Ambrosino, Giulia (2006) Il trasferimento dei risultati della ricerca scientifica e tecnologica: uno studio di caso. [Tesi di dottorato] (Unpublished)
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Item Type: | Tesi di dottorato |
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Resource language: | Italiano |
Title: | Il trasferimento dei risultati della ricerca scientifica e tecnologica: uno studio di caso |
Creators: | Creators Email Ambrosino, Giulia UNSPECIFIED |
Date: | 2006 |
Date type: | Publication |
Number of Pages: | 283 |
Institution: | Università degli Studi di Napoli Federico II |
Department: | Sociologia "Gino Germani" |
Dottorato: | Sociologia e ricerca sociale |
Ciclo di dottorato: | 18 |
Coordinatore del Corso di dottorato: | nome email Spanò, Antonella UNSPECIFIED |
Tutor: | nome email Amaturo, Enrica UNSPECIFIED Zollo, Giuseppe UNSPECIFIED |
Date: | 2006 |
Number of Pages: | 283 |
Keywords: | Trasferimento tecnologico, Artefatto tecnologico, Organizzazione della ricerca scientifica |
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: | Area 09 - Ingegneria industriale e dell'informazione > ING-IND/35 - Ingegneria economico-gestionale |
Date Deposited: | 28 Jul 2008 |
Last Modified: | 01 Dec 2014 13:55 |
URI: | http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/536 |
DOI: | 10.6092/UNINA/FEDOA/536 |
Collection description
Questo lavoro di tesi si concentra sull’analisi del processo di trasferimento tecnologico tra Università e Impresa: Università, in quanto comunità che produce conoscenza scientifica e tecnologica (offerta); Impresa, in quanto comunità che applica, in specifici ambiti, la conoscenza scientifica e tecnologica come capitale sociale e culturale che entra a far parte delle risorse invisibili e del suo management (domanda) (Gherardi, Nicolini, 2004). L’avvento tecnologico, nel ventaglio di dimensioni in cui si esplica, offre notevoli e molteplici spunti di riflessione su possibili realtà da indagare. Tuttavia, è necessario delimitare un campo d’azione e porsi degli interrogativi di ricerca mirati ad analizzare una sola delle tante realtà possibili che ruotano attorno a questo dilagante fenomeno. Nel caso in questione, lo spunto viene da un progetto di ricerca internazionale: IRC_IRIDE , impegnato nell’azione di supporto alle Piccole e Medie Imprese (PMI) attraverso la valorizzazione delle tecnologie e dei risultati di ricerca del sistema di innovazione. La rete degli IRC (Innovation Relay Centre), in un contesto in cui i mutamenti congiunti di tecnologie e mercati impongono alle imprese la necessità di essere competitive, sostiene e aiuta le PMI a giocare meglio il loro ruolo nel tessuto economico europeo, offrendo loro servizi di informazione ed assistenza per lo scambio di risultati di ricerca e di tecnologie, commisurati alle specifiche esigenze di ciascuna impresa e del contesto industriale locale. Il lavoro di tesi in questione vuole essere, dunque, un possibile strumento di sostegno alle evoluzioni e agli sviluppi del progetto IRIDE, impegnandosi in azioni specifiche di supporto al COINOR (partner di IRIDE), con un contributo di natura pratica oltre che teorica. Partendo da una accurata analisi del materiale esistente nella letteratura di riferimento, mette a punto una rilevazione per dare forma al processo di trasferimento tecnologico tra Università ed Impresa nell’ambito dell’Ateneo federiciano e produce, in termini di risultati trasferibili , il database dei laboratori scientifici e il database dell’offerta tecnologica. Più nel dettaglio, questo studio si articola in cinque capitoli, nel modo che segue: nel primo capitolo viene introdotto l’argomento del trasferimento tecnologico attraverso una prima illustrazione dei concetti fondamentali ad esso correlati, quali quello di conoscenza, di tecnologia e di innovazione tecnologica. Successivamente vengono affrontate alcune problematiche tipiche, come il ruolo dell’Università nello sviluppo della tecnologia e il suo rapporto con l’Impresa e l’ambiente. Il capitolo in questione si chiude con una riflessione sulle principali criticità relative ai processi di trasferimento tecnologico (come l’operazione di descrizione della tecnologia) e la presentazione del modello per la rappresentazione di una tecnologia basato sulla doppia componente di una tecnologia: quella esplicita (nucleo ben definito) e quella tacita (alone sfocato). Il secondo capitolo si concentra sul processo di trasferimento tecnologico come azione positiva nel sistema di innovazione a supporto delle PMI. Il trasferimento tecnologico si inserisce, difatti, nel ventaglio delle politiche pubbliche in termini di possibile azione positiva a sostegno dello sviluppo imprenditoriale. Prima di entrare nel merito del lavoro, descrivendone il contributo in termini empirici, è sembrato opportuno introdurre il contesto all’interno del quale si colloca e prende forma. A tal proposito, è stato necessario il riferimento al VI Programma Quadro di Ricerca Scientifica e Tecnologica della Commissione Europea, in quanto valido strumento di promozione del trasferimento tecnologico tra i diversi Paesi Membri dell’Unione Europea, ma anche efficace descrizione del contesto in cui opera la rete degli Innovation Relay Centres nell’ambito delle strategie a favore della innovazione. Il capitolo continua con l’illustrazione dettagliata del progetto IRC_IRIDE, da cui, come detto, prende spunto l’intero lavoro di tesi. Il terzo capitolo è dedicato alle riflessioni teoriche emerse dai contributi classici sull’argomento. La crescente diffusione delle nuove tecnologie sembra aprire una nuova fase di sviluppo sociale, da molti definita della “società tecnologica” - lo stadio più recente nell’evoluzione sociale - con la conseguente necessità di ripensare a nuovi modi di organizzare la realtà che si interroghino sul ruolo svolto dagli individui, mettendo in risalto la componente sociale della gestione tecnologica. Attraverso l’analisi dei principali approcci di riferimento nel campo della sociologia della scienza e degli studi sulla scienza e la tecnologia si cerca, dunque, di offrire una possibile chiave di lettura della complessa interazione tra individuo e tecnologia, con particolare riferimento al processo di costruzione, contestualizzazione e metabolizzazione di un artefatto tecnologico. Il quarto capitolo è dedicato alla presentazione della metodologia di ricerca messa a punto per rilevare gli scambi nel processo di trasferimento tecnologico tra Università ed Impresa. Si apre con una riflessione generale sugli interrogativi di ricerca che hanno stimolato il lavoro e prosegue con un’esposizione molto puntuale delle varie fasi in cui il lavoro è stato articolato, con la presentazione dettagliata di ogni momento dell’indagine. Il capitolo può essere concepito come diviso in tre parti: la prima, dedicata agli aspetti quantitativi della ricerca, si concentra sulla strutturazione e presentazione dello strumento e sulla sua somministrazione; la seconda mette a fuoco, invece, gli aspetti più qualitativi dell’indagine, cercando di individuare una proposta di elaborazione dei dati raccolti che, attraverso l’analisi delle componenti che costituiscono la rete tridimensionale costruita intorno alla capacità d’azione di una tecnologia (gruppi di ricerca, laboratori scientifici e offerta tecnologica), dia visibilità all’interazione che si instaura tra Università ed Impresa; la terza parte, infine, chiude il capitolo con la presentazione dei prodotti (in termini di risultati trasferibili) della rilevazione: il database dei laboratori scientifici e il database dell’offerta tecnologica. Nel capitolo quinto si presenta uno studio di caso che riguarda il primo Dipartimento indagato, quello di Ingegneria dei Materiali e della Produzione (DIMP). Dopo aver illustrato velocemente le ragioni che hanno orientato la scelta del caso da analizzare per primo, anche in termini di studio pilota, si passa a descrivere l’oggetto d’analisi in maniera più dettagliata, chiarendone tradizioni e linee di ricerca. In questo modo, attraverso l’analisi dei macro-fattori critici che determinano il processo di trasferimento tecnologico del DIMP - ossia gruppi di ricerca, laboratori scientifici e offerta tecnologica - è stato possibile delineare un profilo che descrive il Dipartimento in questione in termini di potenzialità, competenze sviluppate e attitudini nel produrre conoscenze tecnologiche ai fini del loro trasferimento. Nelle conclusioni vengono tirate le somme di questo lavoro, presentando una panoramica delle implicazioni legate al processo di trasferimento tecnologico nel contesto analizzato che, anche in riferimento alle difficoltà emerse e ai limiti riscontrati, dia conto dei risultati ottenuti. Si conclude con le riflessione e le ipotesi sulle possibili evoluzioni e gli eventuali sviluppi futuri della ricerca in questione, con particolare attenzione sulla possibilità di sviluppare un modello descrittivo del processo di trasferimento tecnologico tra Università ed Impresa: con riferimento a quanto emerso dai capitoli quarto e quinto relativi alla parte empirica (e, più in generale, ai risultati dell’indagine sul campo relativa a tutti i Dipartimenti investigati) e senza prescindere dal framework teorico desunto dallo studio della letteratura di riferimento, si cercherà di procedere mettendo a punto un modello capace di rappresentare l’incidenza dei diversi contesti scientifici/organizzativi prima sulla produzione e poi sul trasferimento di tecnologia.
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