Ruggieri, Stefano (2006) Applicazione di metodologie di geofisica marina allo studio dei margini continentali in aree vulcaniche attive: carta magnetica di alta risoluzione del margine continentale campano-laziale tra i golfi di Gaeta e Napoli (Tirreno centro-meridionale) e correlazione con i principali lineamenti morfostrutturali. [Tesi di dottorato] (Inedito)
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Tipologia del documento: | Tesi di dottorato |
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Lingua: | Italiano |
Titolo: | Applicazione di metodologie di geofisica marina allo studio dei margini continentali in aree vulcaniche attive: carta magnetica di alta risoluzione del margine continentale campano-laziale tra i golfi di Gaeta e Napoli (Tirreno centro-meridionale) e correlazione con i principali lineamenti morfostrutturali |
Autori: | Autore Email Ruggieri, Stefano [non definito] |
Data: | 2006 |
Tipo di data: | Pubblicazione |
Numero di pagine: | 139 |
Istituzione: | Università degli Studi di Napoli Federico II |
Dipartimento: | Scienze della Terra |
Dottorato: | Scienze e ingegneria del mare |
Ciclo di dottorato: | 17 |
Coordinatore del Corso di dottorato: | nome email D'Argenio, Bruno [non definito] |
Tutor: | nome email Marsella, Ennio [non definito] Aiello, Gemma [non definito] |
Data: | 2006 |
Numero di pagine: | 139 |
Parole chiave: | Integrazione metodologie geofisiche, Anomalie magnetiche, Vulcanismo |
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: | Area 04 - Scienze della terra > GEO/02 - Geologia stratigrafica e sedimentologica Area 04 - Scienze della terra > GEO/12 - Oceanografia e fisica dell'atmosfera Area 08 - Ingegneria civile e Architettura > ICAR/02 - Costruzioni idrauliche e marittime e idrologia Area 01 - Scienze matematiche e informatiche > MAT/08 - Analisi numerica |
Depositato il: | 31 Lug 2008 |
Ultima modifica: | 30 Apr 2014 19:23 |
URI: | http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/634 |
DOI: | 10.6092/UNINA/FEDOA/634 |
Abstract
Questa tesi di dottorato costituisce un’applicazione di metodologie di geofisica marina (magnetometria e batimetria in particolare) mirata allo studio geologico delle aree vulcaniche attive nel margine continentale Campano-laziale (Tirreno Centro-Meridionale) attraverso la costruzione di una carta delle anomalie magnetiche di alta risoluzione del Golfo di Napoli e del settore marino tra l’isola d’Ischia ed il Golfo di Gaeta. Il rilievo magnetometrico utilizzato nella tesi di dottorato è stato acquisito dall’Istituto per l’Ambiente Marino Costiero (IAMC), del CNR di Napoli, nel corso di varie crociere oceanografiche effettuate a bordo delle navi oceanografiche Urania e Thetis e presenta una copertura spaziale molto più fitta dei rilievi aeromagnetici precedenti. Nel Golfo di Napoli e nel tratto di mare dall’isola d’Ischia a Gaeta, questo ha reso possibile la costruzione di una carta delle anomalie magnetiche di alta risoluzione che mostra complessi campi di anomalie associati sia a strutture subsuperficiali di natura vulcanica (com’è confermato dall’analisi di profili sismici a riflessione acquisiti su linee di navigazione parallele alla magnetometria) che ad alti morfostrutturali anch’essi vulcanici e ben evidenti nelle carte morfobatimetriche delle due aree. Si vuole mettere in risalto la alta risoluzione delle mappe delle anomalie magnetiche presentate, in quanto, oltre alla densità di dati acquisita, ogni singolo passo dell’elaborazione è mirata al miglioramento statistico degli errori: considerando che gli scarti, calcolati nei punti di intersezione tra i profili, contengono errori di tipo casuale e sistematico, vengono mostrati diversi grafici che testimoniano un andamento a campana della curva degli errori, i quali, passo dopo passo, diminuiscono in intensità e si addensano prevalentemente intorno allo zero. Possono risultare interessanti alcuni esempi, nei quali vengono mostrati dei confronti, eseguiti su profili magnetici e batimetrici, tra la funzione segnale analitico applicata ai dati magnetici e le profondità stimate tramite il metodo di Eulero. Le profondità rispettano alcune risultanze, derivanti dall’interpretazione di profili sismici, suggerite da autori precedenti, ad esempio per l’anomalia al largo della foce del fiume Volturno. Inoltre, ove possibile il confronto con i profili sismici acquisiti in contemporanea alla magnetometria, ci sono delle conferme importanti riguarda alla natura dei corpi e, in particolare, la correlazione con l’anomalia al largo di Torre del Greco. I profili e le mappe batimetriche presentate vengono estratti da un dataset, acquisito tramite il sonar Multibeam, acquisito dall’IAMC nel corso di varie campagne oceanografiche mirate alla ricostruzione dei fondali della Regione Campania nell’ambito dei progetti di cartografia geologica nazionale in scala 1:25.000. Lo strumento permette una copertura accurata del fondale indagato fino a raggiungere un accuratezza di poche decine di centimetri.
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