Catenacci, Roberta (2010) L’evoluzione del processo di Convergenza e di Armonizzazione contabile Principi contabili internazionali (IAS/IFRS) e Principi contabili americani (US GAAP). [Tesi di dottorato] (Unpublished)
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Item Type: | Tesi di dottorato |
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Resource language: | Italiano |
Title: | L’evoluzione del processo di Convergenza e di Armonizzazione contabile Principi contabili internazionali (IAS/IFRS) e Principi contabili americani (US GAAP) |
Creators: | Creators Email Catenacci, Roberta robertacatenacci@hotmail.it |
Date: | 17 November 2010 |
Number of Pages: | 121 |
Institution: | Università degli Studi di Napoli Federico II |
Department: | Economia aziendale |
Scuola di dottorato: | Scienze economiche e statistiche |
Dottorato: | Scienze aziendali |
Ciclo di dottorato: | 23 |
Coordinatore del Corso di dottorato: | nome email Caldarelli, Adele adele.caldarelli@unina.it |
Tutor: | nome email Viganò, Riccardo UNSPECIFIED |
Date: | 17 November 2010 |
Number of Pages: | 121 |
Keywords: | convergenza; armonizzazione; Iasb; Fasb; Ias/Ifrs; Us/gaap; crisi finanziaria e reale; sistema globale di standard contabili; equivalenza |
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: | Area 13 - Scienze economiche e statistiche > SECS-P/07 - Economia aziendale |
Date Deposited: | 10 Dec 2010 16:18 |
Last Modified: | 04 Dec 2014 12:38 |
URI: | http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/7924 |
Collection description
Il lavoro di ricerca consta di un'indagine ragionata sui presupposti teorici alla base dell'avviato processo di convergenza tra US Accounting Standards (US GAAP- Generally Accepted Accounting Principles) e International Accounting Standards (IAS/IFRS), nonché di un'analisi problematica delle analogie e delle differenze che ancora permangono tra di essi e le modalità attraverso cui tale processo si esplicherà negli anni a venire. Se è vero, infatti, che le pressioni dei preparers, degli users e degli auditors dell'informazione contabile hanno favorito tale processo nell'ottica di una comparabilità worldwide, è anche vero che permangono ancora differenze tra i due sistemi. Sebbene IASB e FASB abbiano sottoscritto nel 2002 un formale impegno (“Norwalk Agreement”) per l'eliminazione delle differenze tra gli accounting standard e per lo sviluppo congiunto di questi ultimi, impegno ulteriormente ampliato e confermato nella Roadmap of Convergence between IFRSs and US GAAP 2006-2008 , nella presente tesi si cerca di dimostrare che la rimozione delle differenze, e la conseguente eliminazione della necessità di riconciliazione tra financial reports elaborati in base agli IAS/IFRS e quelli elaborati in base ai GAAP, sia in realtà un obiettivo difficilmente raggiungibile a pieno. Il fenomeno della globalizzazione e l’avvento di società multinazionali ha messo in luce le contraddizioni insite in una visione nazionale dei principi contabili. Un linguaggio contabile condiviso facilita le operazioni economiche e aumenta la credibilità delle compagnie che operano nel campo internazionale. Dal 2005, in applicazione del regolamento 1606/2002 del Parlamento Europeo, tutte le società quotate in mercati europei sono tenute a redigere il loro bilancio in conformità agli IFRS, portando, quindi, questi ultimi a standard contabili riconosciuti internazionalmente. Il processo di convergenza tra lo IASB e il FASB è iniziato nel settembre 2002, ma solo nel 2006 attraverso la pubblicazione da parte dei due organismi contabili del documento denominato “Memorandum of Understanding”, si dà un concreto indirizzo al loro lavoro comune verso la realizzazione di un unico set di regole contabili internazionali. Nel MoU e` stata sancita la loro collaborazione, al fine di intraprendere un percorso di convergenza degli standard sulla base delle seguenti linee guida: sviluppare standard comuni e di alta qualità; eliminare le differenze tra i due corpi di principi contabili, incrementandone la compatibilità; sostituire gli standard “deboli” con standard più “forti”, in un’ottica di miglioramento della qualità informativa; coordinare le loro attività future in modo tale da assicurare che, una volta raggiunta, la compatibilità venga mantenuta. L’obiettivo comune dei due organismi è dunque quello di rendere fruibili gli standard sia a livello nazionale che oltre oceano, eliminando così la necessità di effettuare riconciliazioni da parte delle imprese non americane che utilizzano gli IFRS e sono quotate negli USA1. Nel Memorandum sono dunque formalizzate le milestones che il FASB e lo IASB hanno concordato nel tempo al fine di raggiungere una piena “standard-setting convergence”. Tale obiettivo di lungo termine si declina in più progetti di convergenza a breve termine, inerenti diverse tematiche di rilievo (per esempio il tema delle business combinations, del consolidamento e della presentazione del bilancio), alcune delle quali saranno trattate nel primo capitolo, e di ricerca (per esempio gli Intangibile Assets)2. Nel 2007 la Securities and Exchange Commission (SEC) ha deciso di non richiedere più la riconciliazione con gli US GAAP agli emittenti privati stranieri che redigono il bilancio primario secondo IFRS e di consentire alle società quotate americane di utilizzare gli IFRS come alternativa agli US GAAP3. Alle imprese europee che volevano quotarsi nei mercati borsistici statunitensi era richiesto, infatti, da parte della SEC, di produrre il modello 20-F (Form 20-F). Tale modello contiene un prospetto di riconciliazione del risultato economico e del patrimonio netto rispetto ai principi contabili statunitensi e consente di fornire informazioni supplementari a quelle già contenute nei bilanci prodotti secondo le norme nazionali, riclassificando il bilancio sulla base del formato statunitense. La SEC sosteneva che solo attraverso questa disclosure era possibile garantire l’integrità del mercato azionario e la protezione degli interessi degli investitori. L’adozione nei prospetti di riconciliazione di un unico set di regole contabili consentiva agli utilizzatori finali non solo di poter disporre di maggiori informazioni, ma anche di rendere confrontabili i risultati di imprese provenienti da diverse aree geografiche. Tuttavia queste riconciliazioni si sono spesso rivelate costose, generando inoltre conseguenze legate ai “doppi bilanci”. La Commissione Europea ha stimato nel 2006 che per ognuna delle circa 250 società europee quotate negli USA il costo delle riconciliazione si è aggirato ogni anno tra 1 e 10 milioni di dollari. Con la decisione del 12 dicembre 2008, la Commissione europea ha dichiarato i Principi Ias/Ifrs equivalenti ai GAAP degli Stati Uniti d’America ed ai GAAP del Giappone.4 Questo significa che il processo di convergenza è dunque giunto all’equivalenza dei due “sistemi”. La condizione necessaria ai fini del riconoscimento dell'equivalenza dei GAAP di un paese terzo è che "gli investitori dovrebbero essere in grado di prendere una decisione analoga indipendentemente dal fatto che il bilancio loro presentato sia redatto secondo gli IFRS o secondo i GAAP del paese terzo". Il processo di ampliamento dimensionale delle imprese, di internazionalizzazione e di globalizzazione in atto ha fatto crescere in misura considerevole il numero delle aziende che avvertono la necessità di fornire informazioni comparabili con quelle offerte dai loro competitors in ogni parte del mondo. Differenze tra i principi contabili nazionali dei diversi stati determinano una serie di problemi per tutte le imprese che si affacciano sugli scenari internazionali. La comunicazione economico finanziaria rappresenta , dunque, uno degli strumenti più importanti per le imprese che si rivolgono ai mercati finanziari e le differenze nei “linguaggi” contabili utilizzati non possono che costituire un ostacolo. Questa in definitiva è la forza che ha alimentato e che alimenta tutt'oggi il processo di convergenza. Se da un lato, tuttavia, questo processo di armonizzazione e standardizzazione consente una più incisiva informativa sui global player, sempre più trasparente, completa e comparabile, in modo che investitori ed intermediari possano disporre di un flusso di dati ed informazioni chiare e precise sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale degli stessi, dall'altro rimangono, ad oggi, ancora aperte alcune serie questioni. La situazione di incertezza dei mercati ha stimolato un’intensa riflessione da parte degli organismi internazionali per l’adozione di meccanismi correttivi efficaci volti a ripristinare la fiducia dei mercati e tra i correttivi oggetto di dibattito internazionale, particolare attenzione è stata posta sulle iniziative di armonizzazione delle regole contabili contenute negli IAS/IFRS con gli standard contabili statunitensi US GAAP. Il processo di convergenza sembra quindi aver subito un evidente processo di rallentamento. Lo IASB e il FASB sono, infatti, tuttora in disaccordo sul trattamento di voci-chiave nei bilanci, come ad esempio gli strumenti finanziari e avviamenti. Lo standard sugli strumenti finanziari è sicuramente il dossier più delicato sul tavolo dei due Board ai fini del processo di convergenza e le recenti decisioni di IASB e FASB confermano che il rischio che ci si possa trovare di fronte a due impostazioni differenti sugli strumenti finanziari è elevato, contrariamente a quanto auspicato dal G-20. Anche se il mancato endorsement della prima parte della revisione dello Ias 39 da parte della Commissione Ue è stato giustificato con il rinnovo in corso della stessa Commissione, il dibattito successivo ha evidenziato che, se non esistono divergenze sulla rilevanza del fair value, esistono differenze notevoli sul suo utilizzo. Fino a qualche anno fa, il processo di convergenza rappresentava un anello indispensabile per la costituzione di un unico standard setter mondiale, ed era individuato come un obiettivo strategico inderogabile per favorire un’informativa omogenea volta a soddisfare al meglio le esigenze di operatori economici globali che si confrontano con trasparenza sui mercati finanziari. Forse oggi la convergenza globale tra principi contabili non appare più come un obiettivo obbligato. E' quindi inutile nascondere che la convergenza che, fino a poco fa, sembrava realizzabile in tempi brevi, appare ora più incerta anche a causa delle pressioni che le contingenze della crisi hanno posto sulla ricerca di soluzioni ai problemi di natura contabile.
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