Caprioli, Domenico (2010) Uomo, circostante, progetto architettonico. Outillage concettuale per una Nuova Alleanza. [Tesi di dottorato] (Inedito)
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Tipologia del documento: | Tesi di dottorato |
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Lingua: | Italiano |
Titolo: | Uomo, circostante, progetto architettonico. Outillage concettuale per una Nuova Alleanza. |
Autori: | Autore Email Caprioli, Domenico domenicomaria.caprioli@hotmail.it |
Data: | 29 Ottobre 2010 |
Numero di pagine: | 250 |
Istituzione: | Università degli Studi di Napoli Federico II |
Dipartimento: | Progettazione architettonica e ambientale: teorie e metodologie e operative |
Scuola di dottorato: | Architettura |
Dottorato: | Progettazione architettonica e tecnologie innovative per la sostenibilità ambientale |
Ciclo di dottorato: | 23 |
Coordinatore del Corso di dottorato: | nome email Scarano, Rolando scarano@unina.it |
Tutor: | nome email Scarano, Rolando scarano@unina.it |
Data: | 29 Ottobre 2010 |
Numero di pagine: | 250 |
Parole chiave: | ecologia; architettura; circostante |
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: | Area 08 - Ingegneria civile e Architettura > ICAR/14 - Composizione architettonica e urbana |
Depositato il: | 02 Dic 2010 08:33 |
Ultima modifica: | 30 Apr 2014 19:44 |
URI: | http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/8055 |
DOI: | 10.6092/UNINA/FEDOA/8055 |
Abstract
L’architettura non occupa spazi ma trasforma ambienti, intervenendo su una complessa rete di relazioni su molteplici livelli: estetico - percettivi, semantici, culturali, sociali, energetici. La banalizzazione del ruolo dell’architetto è uno degli aspetti fenomenici della rottura dell’antica alleanza fra uomo e natura, una frattura che è soprattutto semantica, giacché l’architetto ha smarrito il bisogno e la capacità di leggere il territorio sul quale interviene, nella molteplicità delle sue manifestazioni: una molteplicità che richiede, finalmente, una prospettiva integrata e una presa di coscienza completa. Tale acquisizione non può che passare, come indica Jonas, attraverso un’assunzione di responsabilità che è, a sua volta, inattuabile se non si risolvono due nodi: l’ineluttabilità della relazione fra l’uomo e quanto lo circonda e i termini di questa relazione, soprattutto dal punto di vista ecologico. Questa ricerca si propone di fornire strumenti per la comprensione degli aspetti estetico-percettivi, segnici ed ecologici del territorio in una visione olistica che possa avvalersi del contributo di più discipline - dalla biologia all’antropologia filosofica, dalla fisica all’economia – per suggerire nuovi modelli di relazione tra contesto e architettura, affinché quest’ultima, strumento di trasformazione del territorio per eccellenza, possa rinnovare il proprio ruolo nella costruzione dell’ecumene, della casa degli uomini.
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