Crispo, Carla (2010) Programmazione e formazione manageriale del personale sanitario. [Tesi di dottorato] (Unpublished)
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Item Type: | Tesi di dottorato | ||||
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Resource language: | Italiano | ||||
Title: | Programmazione e formazione manageriale del personale sanitario | ||||
Creators: |
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Date: | 30 November 2010 | ||||
Number of Pages: | 114 | ||||
Institution: | Università degli Studi di Napoli Federico II | ||||
Department: | Scienze mediche preventive | ||||
Scuola di dottorato: | Medicina preventiva, pubblica e sociale | ||||
Dottorato: | Economia e management delle aziende e delle organizzazioni sanitarie | ||||
Ciclo di dottorato: | 22 | ||||
Coordinatore del Corso di dottorato: |
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Tutor: |
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Date: | 30 November 2010 | ||||
Number of Pages: | 114 | ||||
Keywords: | formazione,programmazione, personale | ||||
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: | Area 06 - Scienze mediche > MED/42 - Igiene generale e applicat Area 09 - Ingegneria industriale e dell'informazione > ING-INF/06 - Bioingegneria elettronica e informatica Area 13 - Scienze economiche e statistiche > SECS-P/07 - Economia aziendale |
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Date Deposited: | 02 Dec 2010 14:21 | ||||
Last Modified: | 30 Apr 2014 19:45 | ||||
URI: | http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/8314 |
Collection description
la candidata ha posto come obiettivo di questa tesi la conoscenza dello stato delle competenze, del grado e del fabbisogno di formazione di figure decisive per la concreta declinazione dei principi di una buona e moderna gestione aziendale, capace di affrontare con successo le grandi sfide della sanità. In quest’ottica, sono state esaminate alcune figure chiave per il funzionamento del SSN, sia della direzione strategica, sia della componente professionale. Lo spunto che nascerà da questa analisi darà l’occasione per avviare un dibattito sulle modalità per definire le figure che nel prossimo futuro dovranno rispondere alle sollecitazione di ambienti in continua modificazione, nonché sulla capacità dei sistemi formativi di offrire percorsi adeguati. L'Organizzazione Mondiale della Sanità individua nella formazione e nell'aggiornamento del personale sanitario uno dei contributi fondamentali al perseguimento di una migliore qualità di vita. Nel nostro Paese si ritiene necessaria una integrazione sempre più accentuata tra S.S.N. e sistemi formativi. Il livello diffuso di conoscenze raggiunto dagli operatori del S.S.N. è ulteriormente valorizzato dal concorso alla formazione di altro personale, con un procedimento attraverso il quale l'insegnamento rappresenta una tappa importante anche dell'autoformazione. La formazione è strumento di ottimizzazione delle risorse umane e di cambiamento organizzativo. Essa svolge un ruolo essenziale, perché attraverso la professionalizzazione degli operatori, a partire dalla loro formazione di base, consente il miglioramento continuo delle culture e dei valori di riferimento ed accompagna e sostiene i programmi di sviluppo dei servizi. E', pertanto, leva strategica per il completamento del processo di aziendalizzazione e va attuata nel quadro di una coerente integrazione con le politiche di organizzazione del lavoro e del personale e alla luce di una attenta previsione dei fabbisogni professionali. La formazione, per sua natura, può svolgere funzioni di implementazione qualitativa dei risultati dei servizi, contrastando le patologie organizzative. Può facilitare riconversioni professionali e gestionali e può, più in generale, caratterizzarsi come strategia per incrementare l'efficacia dei servizi. I percorsi e i piani di formazione aziendale, tenendo conto delle caratteristiche quali-quantitative del personale, medico e non medico, vanno elaborati in coerenza con gli obiettivi regionali e nazionali. In particolare, la programmazione della formazione deve essere fatta contestualmente ai programmi aziendali e con riferimento ai livelli essenziali di assistenza. Il fabbisogno di personale delle strutture sanitarie, ai soli fini della programmazione, da parte del Ministro dell'Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica, degli accessi ai corsi di laurea e di diploma per le professioni sanitarie e della ripartizione tra le singole scuole del numero di posti per la formazione specialistica della dirigenza del ruolo sanitario, sarà determinato dal Ministro della Sanità, sentita la Conferenza Stato-Regioni. Non vanno inoltre sottovalutate le condizioni necessarie per rendere efficace la formazione. A questo scopo è necessario collegare i programmi di formazione con verifiche preliminari sul loro impatto e sulla efficacia attesa, in coerenza con Linee guida nazionali emanate sulla materia. Essa inoltre deve basarsi, su parametri che consentono di verificare nel tempo l'effettiva traduzione operativa di quanto proposto. La formazione manageriale va potenziata e va rivolta alle categorie di operatori più direttamente impegnate nella gestione delle risorse e dei servizi, con precipua attenzione alle tecniche gestionali e alla promozione della qualità. Le Regioni incentivano programmi di formazione e investimenti riguardanti in particolare l'area comune di formazione, cioè quella rivolta a gruppi di lavoro interprofessionali e a strutture organiche di servizio, con riferimento al lavoro per progetti, alla documentazione e alla valutazione degli interventi, alla loro umanizzazione. Nell'attività di formazione assume particolare rilievo il ruolo delle agenzie formative (pubbliche e private) operanti nel SSN. Spetta all'ordinamento centrale e regionale definire le modalità e le procedure di accreditamento di tali agenzie nonché i criteri di scelta per l'attuazione degli interventi formativi programmati nell'ambito del Servizio sanitario nazionale. L'emanazione di Linee guida nazionali potrà facilitare il conseguimento dei diversi obiettivi, fornendo standard valutativi e riferimenti metodologici per rapportare i risultati della formazione con l'efficace attuazione dei livelli essenziali di assistenza. In questo quadro evolutivo, la dirigenza è chiamata a rivestire un ruolo di assoluto rilievo; essa va pertanto selezionata in modo da: - privilegiare le competenze finalizzate alla gestione ottimale delle risorse e all'integrazione dei fattori produttivi; - distinguere tra funzioni dirigenziali con responsabilità di gestione e funzioni dirigenziali con responsabilità professionali; - promuovere la responsabilizzazione sulle scelte di chi incide nelle decisioni di spesa. L'aggiornamento professionale rappresenta quindi un obiettivo da perseguire con forte impegno nella dimensione regionale e locale, al fine di far ulteriormente progredire il livello di preparazione, il coinvolgimento professionale e la propensione ad assumere responsabilità di tutto il personale dipendente del Servizio sanitario nazionale. Ecco quindi il processo formativo per il personale dirigente: - gestione orientata al raggiungimento di obiettivi più che alla esecuzione dei compiti; - padronanza nella conduzione di strutture aziendali fondata su criteri della gestione economica; - competenza nell'impiego di risorse umane e strumentali e di metodologie e tecniche organizzative supportate dalle nuove tecnologie telematiche ed informatiche; - capacità di valutazione della qualità dei servizi resi e dell'efficienza del sistema. Devono considerarsi destinatari delle attività di formazione per il management tutti quegli operatori i quali, ai vari livelli di governo della sanità pubblica, sono responsabili della adozione di scelte allocative. Non soltanto i responsabili della gestione, quindi, ma anche i medici, che detengono enormi responsabilità nelle decisioni relative alla allocazione delle risorse, gli infermieri e le altre professioni. In una prima fase di attivazione dei programmi di formazione manageriale, appare comunque opportuno concentrare gli sforzi sui ruoli dirigenziali, legittimati alla formulazione di indicazioni e decisioni sulla allocazione delle risorse. Obiettivo di più lungo periodo deve essere quello di inquadrare la formazione manageriale in un'ottica di sviluppo del management a livello locale, che coinvolga la generalità delle categorie professionali e dei livelli decisionali operanti nell'ambito del Servizio. Operativamente, la strategia per la formazione manageriale nell'ambito del Servizio sanitario nazionale deve essere orientata a: - prevedere una programmazione a livello nazionale e regionale delle attività di formazione per il management, al fine di adattare l'offerta di corsi ed attività formative al fabbisogno quantitativo e qualitativo specifico di ciascuna Regione; - definire ed individuare, a livello nazionale, regionale e locale, le responsabilità in materia di formazione manageriale; - garantire lo svolgimento di corsi mirati, finalizzati non esclusivamente alla diffusione di conoscenze di natura teorica quanto, piuttosto, allo svolgimento delle attività di insegnamento in contesti operativi concreti; - prevedere una valutazione costante, a livello regionale e locale, dei risultati delle attività di formazione; - prevedere la collaborazione tra servizi sanitari e università nelle fasi di definizione, attuazione e valutazione delle strategie formative. Una ulteriore indicazione in materia di aggiornamento professionale riguarda il personale volontario, al quale indirizzare idonee iniziative di formazione ed aggiornamento al fine di ottimizzarne il contributo al buon funzionamento del Servizio sanitario nazionale.
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