Competiello, Francesca (2010) Mandato di arresto europeo e la tutela dei diritti fondamentali. [Tesi di dottorato] (Unpublished)
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Item Type: | Tesi di dottorato |
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Resource language: | Italiano |
Title: | Mandato di arresto europeo e la tutela dei diritti fondamentali |
Creators: | Creators Email Competiello, Francesca francesca.competiello@tin.it |
Date: | 30 November 2010 |
Number of Pages: | 135 |
Institution: | Università degli Studi di Napoli Federico II |
Department: | Scienze internazionalistiche e studi sul sistema politico ed istituzionale europeo |
Scuola di dottorato: | Scienze giuridico-economiche |
Dottorato: | Ordine internazionale e tutela dei diritti individuali |
Ciclo di dottorato: | 22 |
Coordinatore del Corso di dottorato: | nome email Iovane, Massimo UNSPECIFIED |
Tutor: | nome email Mastroianni, Roberto UNSPECIFIED |
Date: | 30 November 2010 |
Number of Pages: | 135 |
Keywords: | mandato d'arresto diritti individuali |
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: | Area 12 - Scienze giuridiche > IUS/13 - Diritto internazionale |
Date Deposited: | 13 Dec 2010 11:21 |
Last Modified: | 30 Apr 2014 19:46 |
URI: | http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/8400 |
Collection description
La ricerca affronta il tema del Mandato d’Arresto Europeo, istituito con decisione quadro del Consiglio 2002/584/GAI, in relazione alla tutela dei diritti individuali. La decisione quadro, concepita nell’ottica di realizzare un sistema che consenta il superamento del dogma della discrezionalità statale circa la concessione dell’estradizione, si inserisce nel contesto del rafforzamento dell’azione comune in materia penale. Nel ripercorrere le fasi principali che hanno condotto alla realizzazione di quello che oggi con maggiore dignità, viene definito Sistema Penale Europeo, si è proceduto a dare un quadro complessivo degli step compiuti per la creazione di un Sistema dei diritti fondamentali dell’Unione Europea. Anche a causa del difficile dialogo tra giurisdizioni, la creazione di uno spazio giuridico europeo della giustizia s’inserisce in un quadro ancora caratterizzato da una tutela “multilivello” dei diritti fondamentali, basata sul contemperamento tra garanzie e valori di fonte interno – internazionale. Data la delicatezza della materia estradizionale e del mandato d’arresto europeo che ne costituisce una forma semplificata, non desta meraviglia l’ampio dibattito dottrinale che ne è scaturito ed i problemi di compatibilità costituzionale che sono stati sollevati all’atto del recepimento interno della disciplina dettata dalla decisione quadro. A differenza della Germania, della Polonia, della Repubblica Ceca e della Repubblica di Cipro, che hanno risolto a livello interno il problema della compatibilità della disciplina europea con i principi fondamentali sanciti dalle rispettive Costituzioni, i giudici belgi hanno deciso di non pronunciarsi direttamente sulla questione e di ricorrere alla Corte di giustizia in via pregiudiziale, sostenendo che gli addebiti fatti valere contro la legge d’attuazione interna, corrispondevano a quelli che potevano essere rivolti alla decisione quadro. Il lavoro si conclude con la disamina dei precetti contenuti nella legge n.69/2005, recante disposizioni di attuazione del mandato d’arresto europeo nell’ordinamento italiano, sottolineando quando ed in che modo si discostano dalle prescrizioni della decisione quadro, tenuto conto delle copiose pronunce della Corte di Cassazione e della Corte Costituzionale.
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