Vitucci, Andrea (2011) Acquisto della proprietà e trascrizione. [Tesi di dottorato] (Inedito)

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Tipologia del documento: Tesi di dottorato
Lingua: Italiano
Titolo: Acquisto della proprietà e trascrizione
Autori:
AutoreEmail
Vitucci, Andreaandrea.vitucci@libero.it
Data: 16 Novembre 2011
Numero di pagine: 139
Istituzione: Università degli Studi di Napoli Federico II
Dipartimento: Diritto comune patrimoniale
Scuola di dottorato: Scienze giuridico-economiche
Dottorato: Diritto comune patrimoniale
Ciclo di dottorato: 24
Coordinatore del Corso di dottorato:
nomeemail
Quadri, Enrico[non definito]
Tutor:
nomeemail
Quadri, Enrico[non definito]
Data: 16 Novembre 2011
Numero di pagine: 139
Parole chiave: proprietà; trascrizione
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: Area 12 - Scienze giuridiche > IUS/01 - Diritto privato
Depositato il: 12 Dic 2011 07:34
Ultima modifica: 30 Apr 2014 19:46
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/8514
DOI: 10.6092/UNINA/FEDOA/8514

Abstract

La tesi si sofferma sul rapporto tra il principio dell’efficacia traslativa del consenso, sancito dall’art. 1376 c.c., e le regole dettate in materia di trascrizione (in particolare, art. 2644 c.c.). Essa muove dalla collocazione della trascrizione nella più ampia cornice della tutela dell’affidamento, cercando di cogliere i profili di sovrapposizione tra esigenze di conoscibilità, affidamento, circolazione dei beni e consensualismo, sia in relazione ai beni mobili che immobili. Nella tesi si delinea, così, la necessità di individuare il ruolo della trascrizione nel meccanismo di acquisto dei diritti: ne consegue l’esigenza di soffermarsi sulle figure di procedimento e fattispecie nel diritto privato. Ne emerge un quadro dottrinale articolato, dal quale, come sostenuto da parte della dottrina, pare possibile trarre il rilievo per cui il trasferimento della proprietà, sullo sfondo della tutela dell’affidamento e delle esigenze sottese alla circolazione giuridica, configuri un procedimento che si dipana dal contratto fino alla trascrizione. Ne consegue che colui che riceve un bene immobile ex art. 1376 c.c. ha un interesse, giuridicamente rilevante, al completamento del suddetto procedimento (che si chiude con la trascrizione). Ebbene, nel caso della prioritaria trascrizione di una seconda vendita dello stesso bene intervenuta tra l’alienante e un secondo acquirente, il primo acquirente può vedere ingiustamente leso tale interesse in caso di mala fede del secondo acquirente primo trascrivente. Appare così praticabile, in favore del primo acquirente, il rimedio dell’ordine giudiziale di cancellazione della prioritaria trascrizione (rimedio già individuato da parte della dottrina ma sulla base di una diversa e articolata ricostruzione), in modo da riportare, ex art. 2058 c.c., lo stato delle cose al tempo in cui il procedimento di acquisto doveva ancora essere completato. E ciò avverrà sulla base di una soluzione che, nell’equo contemperamento degli interessi contrapposti, proporzioni, come rilevato da parte della dottrina,la reazione dell’ordinamento in modo da negare la prevalenza del primo trascrivente allorquando risultino circostanze che facciano ritenere non meritevole di tutela l’interesse da lui perseguito.

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