Guardascione, Anna (2011) VALORE DELL'ARTROPLASTICA PER ESCISSIONE NELLE PATOLOGIE IRREVERSIBILI DELL'ANCA NEL CANE. [Tesi di dottorato] (Inedito)

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Tipologia del documento: Tesi di dottorato
Lingua: Italiano
Titolo: VALORE DELL'ARTROPLASTICA PER ESCISSIONE NELLE PATOLOGIE IRREVERSIBILI DELL'ANCA NEL CANE
Autori:
AutoreEmail
Guardascione, Annaanna_vet@hotmail.it
Data: 30 Novembre 2011
Numero di pagine: 104
Istituzione: Università degli Studi di Napoli Federico II
Dipartimento: Scienze cliniche veterinarie
Scuola di dottorato: Scienze veterinarie per la produzione e la sanità
Dottorato: Scienze cliniche e farmaco-tossicologiche veterinarie
Ciclo di dottorato: 24
Coordinatore del Corso di dottorato:
nomeemail
Ciaramella, Paolo[non definito]
Tutor:
nomeemail
Lamagna, Barbarablamagna@unina.it
Data: 30 Novembre 2011
Numero di pagine: 104
Parole chiave: ARTROPLASTICA ANCA CANE
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: Area 07 - Scienze agrarie e veterinarie > VET/09 - Clinica chirurgica veterinaria
Depositato il: 10 Dic 2011 16:14
Ultima modifica: 30 Apr 2014 19:48
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/8743
DOI: 10.6092/UNINA/FEDOA/8743

Abstract

Tra il gennaio 2003 e il gennaio 2011 sono stati effettuati, presso la Sezione di Chirurgia del Dipartimento di Scienze Cliniche Veterinarie dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, 41 interventi di artroplastica per escissione per il trattamento di diverse patologie irreversibili dell’anca nel cane. La tecnica utilizzata prevedeva in tutti i casi un accesso cranio-laterale all’articolazione dell’anca senza interposizione di flap muscolari tra la sede di ostectomia femorale e l’acetabolo. L’indicazione più frequente per cui è stato richiesto l’intervento è stata la necrosi asettica della testa del femore o morbo di Legg-Perthes-Calvè, seguita dalla displasia d’anca (nella maggior parte dei casi associata a alterazioni degenerative dell’articolazione) e da lussazioni coxofemorali non riducibili o croniche; in un minor numero di casi i soggetti trattati erano affetti da distacco epifisario della testa o frattura del collo del femore o da fratture acetabolari. E’ stato effettuato uno studio retrospettivo al fine di valutare i risultati clinici della tecnica utilizzata nelle differenti patologie e nelle differenti taglie delle razze trattate.

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