Pascale, Federica (2011) I DIPARTIMENTI DI EMERGENZA E ACCETTAZIONE: CARATTERISTICHE TIPOLOGICO-FUNZIONALI E PROCESSI DI INNOVAZIONE. [Tesi di dottorato] (Inedito)

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Tipologia del documento: Tesi di dottorato
Lingua: Italiano
Titolo: I DIPARTIMENTI DI EMERGENZA E ACCETTAZIONE: CARATTERISTICHE TIPOLOGICO-FUNZIONALI E PROCESSI DI INNOVAZIONE
Autori:
AutoreEmail
Pascale, Federicafederica.pascale@unina.it
Data: 30 Novembre 2011
Numero di pagine: 305
Istituzione: Università degli Studi di Napoli Federico II
Dipartimento: Progettazione urbana e di urbanistica
Scuola di dottorato: Ingegneria civile
Dottorato: Ingegneria delle costruzioni
Ciclo di dottorato: 24
Coordinatore del Corso di dottorato:
nomeemail
Rosati, Lucianorosati@unina.it
Tutor:
nomeemail
Polverino, Francescofrancesco.polverino@unina.it
Marraudino, Rocco[non definito]
Data: 30 Novembre 2011
Numero di pagine: 305
Parole chiave: Dipartimento di Emergenza e Accettazione
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: Area 08 - Ingegneria civile e Architettura > ICAR/10 - Architettura tecnica
Depositato il: 15 Dic 2011 15:42
Ultima modifica: 15 Lug 2015 01:00
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/8820

Abstract

L’obiettivo del presente lavoro di tesi è fornire un approccio progettuale che permetta di realizzare Dipartimenti di Emergenza e Accettazione che siano in grado di rispondere al meglio sia alle problematiche legate al loro funzionamento ordinario, sia al loro ruolo nella gestione di eventi eccezionali. In primo luogo, sono state analizzate le criticità dei Dipartimenti di Emergenza nelle condizioni ordinarie, legate soprattutto al problema del sovraffollamento e le soluzioni messe in campo a livello di territorio, di ospedale e di Dipartimento di Emergenza. In particolare, per quanto riguarda le soluzioni che è possibile adottare all’interno del Dipartimento di Emergenza, sono stati analizzati i vari metodi di valutazione del paziente e come questi influenzano la progettazione. Per quanto riguarda le criticità del Dipartimenti di Emergenza in condizioni eccezionali si è partiti dallo studio dello scenario di riferimento e dalle politiche messe in campo a livello internazionale per rispondere ad eventi calamitosi. L’ultimo secolo ha visto l’aumento degli eventi calamitosi sia naturali sia tecnologici, e del numero di persone coinvolte. Questi eventi possono generare un maxi-afflusso di feriti, mettendo in crisi i sistemi di gestione delle emergenze, e a livello internazionale sono definiti “Mass Casualty Event”. Per rispondere a questa particolare problematica, le soluzioni generalmente adottate prevedono lo spostamento dei pazienti già presenti in ospedale o l’utilizzo di strutture alternative e/o provvisorie. Tali soluzioni creano un forte stress sia nei pazienti sia nel personale medico. Si ritiene, quindi, che una delle soluzioni, che merita di essere implementata, sia quella di dotare i Dipartimenti di Emergenza e Accettazione (DEA) di un’idonea capacità di espansione, per far fronte a un eventuale maxi-afflusso di feriti. Per realizzare Dipartimenti di Emergenza che siano in grado di rispondere al meglio sia alle problematiche giornaliere che a quelle in condizioni eccezionali è stato sviluppato un approccio progettuale, che coniuga l’analisi del rischio e della vulnerabilità legata alle condizioni eccezionali alla valutazione dell’effettiva domanda di servizio e del percorso assistenziale del paziente. Dallo studio effettuato è stata ravvisata, inoltre, la mancanza di indicazioni dimensionali che tengano conto non solo del normale andamento degli accessi, ma anche dell’extra-afflusso di feriti generato da un MCE. Alla luce di tale considerazione è stato elaborato uno strumento per il predimensionamento, capace di migliorare la resilienza dei Dipartimenti di Emergenza, tenendo conto di un eventuale maxi-afflusso. Ultima tappa di questo lavoro di tesi è stato il progetto di riqualificazione funzionale del Pronto Soccorso del Presidio Ospedaliero San Giovanni Bosco.

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