Carbone, Francesca
(2006)
Protezione cerebrale durante lo stentino carotideo: la nostra esperienza.
[Tesi di dottorato]
(Unpublished)
Item Type: |
Tesi di dottorato
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Resource language: |
Italiano |
Title: |
Protezione cerebrale durante lo stentino carotideo: la nostra esperienza |
Creators: |
Creators | Email |
---|
Carbone, Francesca | UNSPECIFIED |
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Date: |
2006 |
Date type: |
Publication |
Number of Pages: |
29 |
Institution: |
Università degli Studi di Napoli Federico II |
Department: |
Scienze chirurgiche anestesiologico-rianimatorie e dell'emergenza |
Dottorato: |
Scienze chirurgiche e tecnologie diagnostico-terapeutiche avanzate |
Ciclo di dottorato: |
18 |
Coordinatore del Corso di dottorato: |
nome | email |
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Renda, Andrea | UNSPECIFIED |
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Tutor: |
nome | email |
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Bracale, Giancarlo | UNSPECIFIED |
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Date: |
2006 |
Number of Pages: |
29 |
Keywords: |
Stenting carotideo, Endoarteriectomia, Placca ateromasica |
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: |
Area 06 - Scienze mediche > MED/22 - Chirurgia vascolare |
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Date Deposited: |
30 Jul 2008 |
Last Modified: |
30 Apr 2014 19:24 |
URI: |
http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/883 |
DOI: |
10.6092/UNINA/FEDOA/883 |
Collection description
Per molti anni la terapia endovascolare delle stenosi carotidee è stata limitata a sporadici casi perché gravata da alta percentuale di complicanze tromboemboliche cerebrali. Negli ultimi anni invece, grazie soprattutto all’evoluzione dei materiali e della tecnica, questo trattamento endovascolare è divenuto alternativa consolidata nei confronti della chirurgia tradizionale in casi selezionati.
Lo stenting carotideo è un’alternativa al trattamento chirurgico di endoarteriectomia. Lo scopo di questa procedura è la prevenzione dello stroke e la sua efficacia dipende dalle complicanze periprocedurali.
Nonostante gli sviluppi delle tecniche di stenting e l’uso di terapia antiaggregante, gli eventi neuroembolici di materiale friabile, ulcerato e trombotico sono possibili durante lo stenting pertanto risulta necessario l’impiego dei sistemi di protezione durante la procedura.
Noi abbiamo riportato i risultati ottenuti nel corso della procedura e a distanza di 30 giorni.
Da settembre 2002 a gennaio 2005 abbiamo effettuato presso la nostra Area funzionale 24 stenting carotidei in elezione con l’applicazione di sistemi di protezione cerebrale.
I pazienti sono stati 21: 16 (76% ) maschi e 5 (24%) femmine di età 70±8 anni per un totale di 24 procedure. Tutti i pazienti avevano un grado di stenosi ≥70% della carotide interna o della comune misurato secondo il criterio NASCET.
Il catetere introduttore usato è stato di 7-8F e la protezione cerebrale è stata effettuata utilizzando dei sistemi di filtri distali: FilterWire (Boston Scientific); palloni da occlusione distale: PercuSurge GuardWire (Medtronic); o sistemi di protezione prossimale con palloni da occlusione nella comune e nell’esterna: MO.MA (Invatec).
Dopo l’apertura del sistema di protezione sono stati aperti gli stent alcuni in nitinolo, altri autoespandibili, altri aperti su pallone.
Nel post operatorio i pazienti sono stati costantemente monitorati valutando in modo non cruento la pressione arteriosa ogni 3 ore inizialmente e ogni 12 ore successivamente.
Tutti i pazienti sono stati trattati con terapia antiaggregante per 30 giorni. Lo studio neurologico è stato effettuato durante la procedura e nel follow-up a 30 giorni (NIH e Stroke Scale).
Delle 24 lesioni il 95% erano stenosi primarie mentre il 5% erano restenosi dopo endoarteriectomia.
Circa un quarto delle lesioni erano associate a sintomi neurologici nei sei mesi precedenti il trattamento.
Nel 70%(17 pazienti) fu impiegato il FilterWire, nel 17%(4 pazienti) il PercuSurge e nel 13% (3 pazienti) il MO.MA.
Dei 4 pazienti trattati utilizzando il pallone da protezione distale in 1 caso non fu tollerato e quindi non fu utilizzata alcuna protezione.
Delle 24 procedure si è raggiunto il successo in tutti i casi senza alcun segno neurologico immediato e a distanza di 30 giorni.
A volte i filtri possono non poter essere impiegati per l’eccessiva tortuosità dei vasi o per la stenosi severa.
Abbiamo osservato una riduzione del diametro delle stenosi dall’83%±11% al 15%±6.
La nostra esperienza ha dimostrato che l’uso dei sistemi di protezione riduce a meno dell’1% i rischi di complicanze emboliche cerebrali durante lo stenting carotideo
Le complicanze più frequenti si hanno nel tempo periprocedurale e nei primi 30 giorni, essi vanno dall’attacco ischemico transitorio all’emorragia dell’emisfero omolaterale di entità diversa fino allo stroke e alla morte soprattutto nei pazienti di età superiore agli 80 anni.
La tecnica di stenting carotideo con l’applicazione dei sistemi di protezione è possibile e da dei risultati molto simili dal punto di vista delle complicanze neurologiche rispetto all’endoarteriectomia tradizionale ma con minori complicanze generali.
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