Gagliardi, Vincenzo (2006) Trattamento dell'ipermetropia con laser ad eccimeri. [Tesi di dottorato] (Inedito)

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Tipologia del documento: Tesi di dottorato
Lingua: Italiano
Titolo: Trattamento dell'ipermetropia con laser ad eccimeri
Autori:
AutoreEmail
Gagliardi, Vincenzo[non definito]
Data: 2006
Tipo di data: Pubblicazione
Numero di pagine: 20
Istituzione: Università degli Studi di Napoli Federico II
Dipartimento: Scienze chirurgiche anestesiologico-rianimatorie e dell'emergenza
Dottorato: Scienze chirurgiche e tecnologie diagnostico-terapeutiche avanzate
Ciclo di dottorato: 18
Coordinatore del Corso di dottorato:
nomeemail
Renda, Andrea[non definito]
Tutor:
nomeemail
Cennamo, Giovanni[non definito]
Data: 2006
Numero di pagine: 20
Parole chiave: Laser ad eccimeri, Ipermetropia, PRK
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: Area 06 - Scienze mediche > MED/30 - Malattie apparato visivo
Depositato il: 31 Lug 2008
Ultima modifica: 30 Apr 2014 19:24
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/884
DOI: 10.6092/UNINA/FEDOA/884

Abstract

Scopo della tesi è di valutare l’efficacia del flying spot nel trattamento dell’ipermetropia semplice, dell’astigmatismo ipermetropico semplice e composto. Tali dati sono stati confrontati con quelli ottenuti mediante l’utilizzo di un laser ad eccimeri scanning slit (a scansione). MATERIALI E METODI: Per i trattamenti PRK è stato utilizzato un laser flying spot Mel G 70 G-scan Asclepion- Meditec provvisto di sistema eye-tracking. Sono stati sottoposti a trattamento 54 occhi, di pazienti di età compresa tra 20 e 56 anni. Tali dati sono stati confrontati con quelli ottenuti mediante l’utilizzo di un laser ad eccimeri a scansione Mel G 60/94 G-scan Asclepion- Meditec su 66 occhi di pazienti di età compresa tra 20 e 58 anni. Per valutare l’efficacia del trattamento del difetto cilindrico è stata inoltre effettuata una valutazione dell’astigmatismo post-PRK mediante analisi vettoriale secondo Alpins. RISULTATI E CONCLUSIONI:I risultati del nostro studio, che tengono conto non solo dell’acuità visiva post-operatoria, ma anche del calcolo in asse ed in diottrie del cilindro post-operatorio consentono di affermare, dopo un follow-up di 3 anni, che la tecnologia flying spot è sicuramente superiore a quella a scansione nel trattamento dell’ipermetropia e dell’astigmatismo ipermetropico e che i risultati ottenuti con la tecnologia flying spot si mantengono costanti nel tempo,come evidenziato dal follow-up di 36 mesi.

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