Cattaneo, Fabio (2011) CASCATE DI SEGNALAZIONE INNESCATE DAI RECETTORI PER FORMIL PEPTIDI IN CELLULE NON FAGOCITICHE. [Tesi di dottorato] (Inedito)

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Tipologia del documento: Tesi di dottorato
Lingua: Italiano
Titolo: CASCATE DI SEGNALAZIONE INNESCATE DAI RECETTORI PER FORMIL PEPTIDI IN CELLULE NON FAGOCITICHE
Autori:
AutoreEmail
Cattaneo, Fabiofabio.cattaneo@unina.it
Data: 30 Novembre 2011
Numero di pagine: 153
Istituzione: Università degli Studi di Napoli Federico II
Dipartimento: Scienze biomorfologiche e funzionali
Scuola di dottorato: Scienze biomorfologiche e chirurgiche
Dottorato: Morfologia clinica e patologica
Ciclo di dottorato: 24
Coordinatore del Corso di dottorato:
nomeemail
Montagnani, Stefaniamontagna@unina.it
Tutor:
nomeemail
Ammendola, Rosariorosario.ammendola@unina.it
Guerra, Germano[non definito]
Data: 30 Novembre 2011
Numero di pagine: 153
Parole chiave: Specie reattive dell'ossigeno; recettori per formil peptidi; trasduzione del segnale
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: Area 05 - Scienze biologiche > BIO/10 - Biochimica
Depositato il: 05 Dic 2011 12:55
Ultima modifica: 17 Giu 2014 06:03
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/8869

Abstract

Gli studi condotti nel corso del Dottorato sono stati rivolti al ruolo del recettore per N-formil peptidi FPRL1 in cellule non appartenenti al compartimento polimorfonucleato (PMN). In particolar modo sono state analizzate: (I)L’espressione sia trascrizionale che traduzionale dei recettori per N-formil peptidi in cellule epiteliali polmonari (IMR-90), di cancro anaplastico del polmone (CaLu-6) e cellule epiteliali di prostata (PNT1A). (II)Le cascate di segnalazione intracellulare innescate da FPRL1 in seguito alla stimolazione con gli agonisti sintetici WKYMVm e N-fMLP oppure con la catelicidina LL-37. (III) Il contributo di FPRL1 nella proliferazione cellulare tumorale delle linee cellulari di glioblastoma U-87 e di cancro anaplastico del polmone CaLu-6. (IV) La capacità di FPRL1 di transattivare alcuni recettori tirosin kinasci (EGFR e c-Met) nonché i meccanismi molecolari responsabili della transattivazione. (V) Le cascate di segnalazione associate ai recettori tirosin kinasici in seguito alla loro transattivazione mediata da FPRL1. I risultati hanno dimostrato l’espressione di un recettore FPRL1 funzionalmente attivo nelle linee cellulari IMR-90, CaLu-6 e PNT1A. La stimolazione di FPRL1 con il suo agonista sintetico selettivo WKYMVm oppure con LL-37 e l’utilizzo di specifici inibitori hanno consentito di dissezionare i pathway di trasduzione attivati nelle linee cellulari IMR-90, CaLu-6 e PNT1A. In cellule IMR-90 è stato dimostrato che il legame della catelicidina LL-37 con FPRL1 innesca il pathway delle ERK, e l’attivazione della NADPH ossidasi, espressa in queste cellule, attraverso un meccanismo molecolare associato alla mobilizzazione del Ca2+. Il contributo di FPRL1 nella regolazione della proliferazione e del ciclo celulare è stata studiata nella linea cellulare di glioblastoma U-87, analizzando l’espressione degli inibitori dei complessi ciclina/CDK (CKI), p21waf1/cip1 e p16INK4A. Lo studio della capacità di FPRL1 di transattivare recettori tirosin kinasici è stato effettuato sulle linee cellulari CaLu-6 e PNT1A. In particolar modo, nella linea cellulare CaLu-6 è stato dimostrato che la stimolazione di FPRL1 con WKYMVm innesca la transattivazione di EGFR, espresso in maniera abbondante in queste cellule, in assenza di EGF. Il meccanismo molecolare osservato prevede, la fosforilazione di STAT3 e di Src, nonché la generazione di anione superossido mediato dalla NADPH ossidasi. L’incremento del rate di proliferazione cellulare rappresenta una delle risposte cellulari a valle. In cellule PNT1A è stata osservata l’espressione di un recettore FPRL1 funzionalmente attivo. La stimolazione con WKYMVm determina la transattivazione del recettore c-Met, espresso significativamente in queste cellule, in assenza del suo ligando HGF. La transattivazione dei recettori c-Met ed EGFR indotta dalla stimolazione di FPRL1 dipende dalla generazione di ROS. Infatti, nel lavoro di tesi, è stato dimostrato che inibitori specifici della NADPH ossidasi, o il silenziamento della subunità catalitica della NADPH ossidasi p22phox mediante specifici siRNA previene la transfosforilazione dei domini tirosina kinasi citosolici di entrambi i recettori. I risultati ottenuti nel corso del dottorato dimostrano nuove funzioni per FPRL1 diverse da quelle che li vedono coinvolti nella risposta immune innata, suggerendo il loro coinvolgimento in diversi processi fisiopatologici che includono il controllo del ciclo cellulare. Ulteriori studi saranno necessari per identificare nuovi approcci farmacologici volti a prevenire l’attivazione di FPRL1 e le relative cascate di segnalazione intracellulare.

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