Orlando, Severino (2013) Generalizzazione di un elemento finito non lineare e sua formulazione con approccio fiber-free. [Tesi di dottorato]
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Tipologia del documento: | Tesi di dottorato |
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Lingua: | Italiano |
Titolo: | Generalizzazione di un elemento finito non lineare e sua formulazione con approccio fiber-free |
Autori: | Autore Email Orlando, Severino severino.orlando@email.it |
Data: | 2 Aprile 2013 |
Numero di pagine: | 150 |
Istituzione: | Università degli Studi di Napoli Federico II |
Dipartimento: | Strutture per l'Ingegneria e l'Architettura |
Scuola di dottorato: | Ingegneria civile |
Dottorato: | Ingegneria delle costruzioni |
Ciclo di dottorato: | 24 |
Coordinatore del Corso di dottorato: | nome email Rosati, Luciano rosati@unina.it |
Tutor: | nome email Rosati, Luciano rosati@unina.it |
Data: | 2 Aprile 2013 |
Numero di pagine: | 150 |
Parole chiave: | fiber free, analisi non lineare, analisi della sezione, cemento armato |
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: | Area 08 - Ingegneria civile e Architettura > ICAR/08 - Scienza delle costruzioni |
Depositato il: | 07 Apr 2013 18:06 |
Ultima modifica: | 17 Giu 2014 06:04 |
URI: | http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/9368 |
Abstract
Nell’ambito di una formulazione alle forze basta sul modello di Eulero-Bernoulli, è stato programmato in Matlab un elemento finito tipo trave per l’analisi statica non lineare di strutture intelaiate. L’elemento finito proposto costituisce l’estensione di un elemento originariamente proposto da Neuenhofer e Filippou in quanto: 1. L’analisi sezionale viene condotta con la recente metodologia “fiber-free” anzichè con il tradizionale metodo a fibre; 2. E' possibile applicare carichi distribuiti o concentrati arbitrari lungo l’elemento in modo da modellare ciascuna trave o pilastro del modello strutturale con un unico elemento finito; 3. Sono state introdotte delle funzioni spline di interpolazione del campo di deformazione, a sua volta ricavato a partire da quello di tensione, da cui viene ricavato il campo di spostamenti lungo l’elemento. In tal modo è possibile determinare la posizione e le dimensioni effettive delle eventuali zone plasticizzate nonchè eseguire verifiche di duttilità e deformabilità in punti non coincidenti con le sezioni di controllo lungo l’elemento o con i suoi nodi di estremità. Per contro l’elemento proposto presenta delle limitazioni in quanto non si tiene in conto di eventuali rami di softening del legame costitutivo del calcestruzzo, si trascura la deformabilità a taglio nonchè ulteriori fenomeni tipici del comportamento non lineare di strutture in cemento armato quali lo scorrimento tra la barra di armatura ed il calcestruzzo, il tension-stiffening, ecc. Nonostante tali limitazioni le analisi condotte con riferimento a esempi campione tratti dalla letteratura hanno mostrato un confortante accordo con i risultati sperimentali e tempi di calcolo assolutamente ragionevoli sì da rendere possibile in un prossimo futuro l’uso di algoritmi non lineari anche nelle applicazioni correnti della pratica professionale.
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