Chiappe, Ida (2013) gestione del sistema storico di drenaggio della città antica di genova. [Tesi di dottorato]

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Tipologia del documento: Tesi di dottorato
Lingua: Italiano
Titolo: gestione del sistema storico di drenaggio della città antica di genova
Autori:
AutoreEmail
Chiappe, Idaidachiappe@libero.it
Data: 2 Aprile 2013
Numero di pagine: 140
Istituzione: Università degli Studi di Napoli Federico II
Dipartimento: Configurazione ed attuazione dell'architettura
Scuola di dottorato: Architettura
Dottorato: Recupero edilizio ed ambientale
Ciclo di dottorato: 25
Coordinatore del Corso di dottorato:
nomeemail
Pinto, Maria Ritapinto@unina.it
Tutor:
nomeemail
Franco, Giovannafrancog@arch.unige.it
Bobbio, Robertor.bobbio@arch.unige.it
Data: 2 Aprile 2013
Numero di pagine: 140
Parole chiave: getione rivi canalizzati - manutenzione urbana
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: Area 08 - Ingegneria civile e Architettura > ICAR/01 - Idraulica
Depositato il: 03 Apr 2013 11:15
Ultima modifica: 22 Lug 2014 13:32
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/9532
DOI: 10.6092/UNINA/FEDOA/9532

Abstract

Obiettivo La tesi affronta un tema di grande attualità e urgenza, ossia la gestione del sistema storico di drenaggio urbano di tipo unitario, nei secoli integrato, ampliato, e di recente in parte demolito in nome di adeguamenti (principalmente idraulici, igienici e infrastrutturali) alle trasformazioni della città antica di Genova e alle esigenze della popolazione. In particolare, la gestione di un elemento cardine per il funzionamento dell’intero sistema, il collettore, qui considerato, comunque, non isolato dal suo contesto, ma come parte di un tutto, ossia nelle sue interazioni con gli altri elementi del sistema, oltre che con un tessuto urbano ricco di preesistenze archeologiche che la gestione non può non tenere in considerazione. L’obiettivo è quello di proporre un piano di gestione per tale elemento, una strategia gestionale che osservi, al tempo stesso, i seguenti criteri-guida: I - garantire l’ efficienza statica e idraulica del collettore (quale elemento di un sistema di drenaggio urbano misto) e la sua affidabilità, con un monitoraggio mirato e programmato, garantendo, altresì, il funzionamento delle altre parti del sistema di drenaggio; II - salvaguardare il valore storico di cui esso è testimone, tutelandone, al contempo la consistenza fisica per le caratteristiche costruttive, proprie dell’antico saper fare (tecniche medioevali dei Magistri Antelami), e per i costanti interventi manutentivi propri delle epoche successive (sino al XIX secolo); un palinsesto, dunque, in cui rintracciare la storia delle pratiche costruttive e manutentive della città. III - tutelare l’ambiente, eliminando il rischio, ad oggi urgente, di danni indotti da alluvioni e mareggiate e tutelando le acque del bacino portuale dall’ inquinamento durante i brevi ma intensi periodi di pioggia. Un piano di gestione che possa essere valido - e, dunque, riproponibile - per la gestione degli altri collettori storici del contesto genovese in studio e di altri ambiti territoriali ad esso simili. Metodologia La ricerca è stata articolata in due parti. Una prima parte rivolta alla comprensione del sistema in studio, articolata nelle seguenti fasi: - messa a fuoco delle problematicità generali del contesto (sottosuolo urbano) in cui è collocato l’oggetto in studio; - individuazione delle caratteristiche funzionali e gestionali dell’intero sistema storico di drenaggio urbano dell’antica città di Genova; - individuazione delle caratteristiche costruttive dei collettori del sistema (di cui al punto precedente), dei guasti (tipologie, cause, effetti) e dei connessi fattori di rischio/aggravanti; - ricerca di indicatori per guasti-fattori di rischio-aggravanti e loro valutazione di gravità (attraverso punteggio). Una seconda parte che, avvalendosi dei risultati della prima parte, affronta lo studio di un elemento del sistema, attraverso i seguenti steps: - analisi nel dettaglio attraverso schede identificative (caratteristiche costruttive-idrauliche); - mappatura di guasti, rischi, aggravanti e loro valutazione come guida per definizione di priorità di intervento; - individuazione di interventi interni al collettore per eliminazione guasti e fattori di rischio più gravi, nel rispetto dei criteri guida individuati nella prima parte; - pianificazione di interventi di massima esterni al collettore per garantire affidabilità nel rispetto dei criteri guida con particolare attenzione alle interconnessioni con gli altri elementi del sistema.

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