Lucà, Roberta (2013) Cancerogenesi vescicale associata a papillomavirus bovino tipo 2 (BPV-2) in grossi ruminanti. [Tesi di dottorato]

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Tipologia del documento: Tesi di dottorato
Lingua: Italiano
Titolo: Cancerogenesi vescicale associata a papillomavirus bovino tipo 2 (BPV-2) in grossi ruminanti
Autori:
AutoreEmail
Lucà, Robertaro.luca@hotmail.it
Data: 2 Aprile 2013
Numero di pagine: 91
Istituzione: Università degli Studi di Napoli Federico II
Dipartimento: Medicina Veterinaria e Produzioni Animali
Scuola di dottorato: Scienze veterinarie per la produzione e la sanità
Dottorato: Biologia, patologia e igiene ambientale in medicina veterinaria
Ciclo di dottorato: 25
Coordinatore del Corso di dottorato:
nomeemail
Cringoli, Giuseppe[non definito]
Tutor:
nomeemail
Roperto, Francoroperto@unina.it
Data: 2 Aprile 2013
Numero di pagine: 91
Parole chiave: Papillomavirus bovini, cancerogenesi vescicale, ruminanti
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: Area 07 - Scienze agrarie e veterinarie > VET/03 - Patologia generale e anatomia patologica veterinaria
Aree tematiche (7° programma Quadro): SALUTE e TUTELA DEL CONSUMATORE > Sicurezza alimentare, salute degli animali, benessere e salute degli animali e delle piante
Depositato il: 12 Apr 2013 11:24
Ultima modifica: 16 Lug 2014 13:02
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/9534
DOI: 10.6092/UNINA/FEDOA/9534

Abstract

I Papillomavirus bovini sono tra i virus animali più studiati per il loro potenziale legame diretto tra infezione virale e neoplasie. In genere, nei bovini, i papillomi risultano essere rari e normalmente regrediscono dopo circa un anno dalla loro comparsa sebbene in soggetti non immuno-competenti essi tendano a diffondersi. Nel caso di animali allo stato brado, tale immunosoppressione può derivare anche dall'ingestione di sostanze tossiche contenute nella felce (Pteridium Aquilinum) (Campo, 2002; Borzacchiello et al., 2003). Recenti studi hanno ulteriormente confermato una stretta sinergia tra papillomavirus (BPV) e Pteridium aquilinum. Il DNA di papillomavirus bovino tipo 2 (BPV-2) è stato riscontrato nel 69% dei tumori vescicali spontanei ed in circa il 46% dei tumori vescicali sperimentalmente indotti (Campo et al., 1992; Borzacchiello et al., 2003; Roperto et al., 2008; Roperto et al., 2011). Recentemente l’infezione da papillomavirus bovino tipo 2 (BPV-2) è stata ampiamente descritta anche in bufali nei quali il virus gioca un ruolo importante nella trasformazione cellulare dell’urotelio (Roperto et al., 2013).

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