Casella, Claudia (2014) ASPETTI PROBLEMATICI DELLA PROCREAZIONE MEDICALMENTE ASSISTITA. [Tesi di dottorato]

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Tipologia del documento: Tesi di dottorato
Lingua: Italiano
Titolo: ASPETTI PROBLEMATICI DELLA PROCREAZIONE MEDICALMENTE ASSISTITA
Autori:
AutoreEmail
Casella, Claudiacasella.claudia@virgilio.it
Data: 30 Marzo 2014
Numero di pagine: 180
Istituzione: Università degli Studi di Napoli Federico II
Dipartimento: Studi Umanistici
Scuola di dottorato: Scienze filosofiche
Dottorato: Bioetica
Ciclo di dottorato: 26
Coordinatore del Corso di dottorato:
nomeemail
D'Antuono, Emiliadantuono@unina.it
Tutor:
nomeemail
Donisi, Carmine[non definito]
Data: 30 Marzo 2014
Numero di pagine: 180
Parole chiave: PROCREAZIONE MEDICALMENTE ASSISTITA
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: Area 12 - Scienze giuridiche > IUS/01 - Diritto privato
Depositato il: 12 Apr 2014 08:45
Ultima modifica: 19 Mag 2017 01:00
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/9804

Abstract

Il lavoro prende l’avvìo dalla constatazione che la legge n. 40/2004 in materia di Procreazione Medicalmente Assistita (in sigla: PMA) è apparsa, fin dalla sua entrata in vigore, pressoché esclusivamente orientata per la tutela del concepito, che si manifesta in una serie di divieti e sanzioni che pervadono l’intero testo di legge e nella determinazione di criteri di accesso alla procreazione medicalmente assistita di particolare rigidità. Impostazione, questa, per la quale la dottrina più attenta, oltre alla nostra giurisprudenza (da quella di merito a quella della Corte di Cassazione, della Corte costituzionale e, da ultimo, della Corte europea dei diritti dell’uomo) ha manifestato aspri dissensi. Ciò in quanto, dal raffronto tra la posizione dell’embrione e quella della donna, emerge un netto “sbilanciamento” ai danni di quest’ultima sotto il profilo della tutela della sua salute. Di qui la sollecitazione a riflettere, in chiave comparatistica, sulla appropriatezza dei criteri (soggettivi ed oggettivi) d’accesso alle varie tecnologie riproduttive e sulle ripercussioni delle stesse sui soggetti coinvolti. Disamina, questa, che non può non coinvolgere l’analisi della categoria del “diritto a procreare”, allo scopo di accertare se possa configurarsi, nel nostro sistema, un diritto al concepimento, e, nell’affermativa, quali ne siano i titolari, l’àmbito di estensione e i diritti da bilanciare, e se possa, infine, estendersi alla procreazione medicalmente assistita. Indagini, queste, quanto mai ardue, attesi i progressi della scienza in materia di tecniche di riproduzione, ai quali fanno riscontro significativi e perduranti contrasti nella letteratura e nella giurisprudenza.

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