Mirabella, Cristina (2015) Il problema dell’equilibrio finanziario con termine di memoria di tipo Markowitz e vincoli elastici. [Tesi di dottorato]

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Tesi di Dottorato di Ricerca di Cristina Mirabella_A.pdf

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Tipologia del documento: Tesi di dottorato
Titolo: Il problema dell’equilibrio finanziario con termine di memoria di tipo Markowitz e vincoli elastici
Autori:
AutoreEmail
Mirabella, Cristinacrimira@hotmail.it
Data: 27 Settembre 2015
Numero di pagine: 80
Istituzione: Università degli Studi di Napoli Federico II
Dipartimento: Dipartimento di Matematica e Applicazioni "Renato Caccioppoli"
Scuola di dottorato: Scienze matematiche ed informatiche
Dottorato: Scienze computazionali e informatiche
Ciclo di dottorato: 27
Coordinatore del Corso di dottorato:
nomeemail
Moscariello, Giocondagmoscari@unina.it
Tutor:
nomeemail
MAUGERI, ANTONINO[non definito]
SCRIMALI, LAURA[non definito]
Data: 27 Settembre 2015
Numero di pagine: 80
Parole chiave: Termine di Memoria, Vincoli elastici
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: Area 01 - Scienze matematiche e informatiche > MAT/09 - Ricerca operativa
Depositato il: 11 Gen 2016 09:47
Ultima modifica: 11 Gen 2016 09:47
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/10567
DOI: 10.6092/UNINA/FEDOA/10567

Abstract

Nella tesi viene presentato un modello di equilibrio finanziario con termine di memoria e vincoli elastici. In particolare, invece di utilizzare una funzione di utilità generica, si considera una funzione che non dipende solo dalla classica funzione di utilità introdotta da Markowitz, ma anche da un termine di memoria, che esprime l'influenza delle precedenti soluzioni di equilibrio finanziario nell'equilibrio attuale. Con l’introduzione del termine integrale di memoria nel modello finanziario si giunge ad un raffinamento del modello stesso. Infatti, è ancor più realistico, cercare di considerare come la soluzione di equilibrio attuale è influenzata da quella precedente, per questo motivo viene incluso esplicitamente il contributo di flussi dal tempo iniziale al tempo di osservazione. Un altro fondamentale aspetto della tesi è che l'ammontare degli investimenti come attivi e come passivi si assumono essere dipendenti delle soluzioni previste, cioè si suppone che i vincoli siano flessibili e adattivi. Questo obiettivo è raggiunto proprio supponendo che i vincoli di uguaglianza dipendano dalla soluzione attesa in modo medio. Si sceglie di fare tale supposizione allo scopo di prendere in considerazione il fatto che, quando si sceglie un investimento, si tiene conto delle previsioni di mercato. Tale situazione è molto realistica visto che nessuno investe senza avere un'idea del comportamento futuro del mercato. Poichè il nostro modello evolve nel tempo, certamente gli investitori non possono avere una valutazione istante per istante, ma una valutazione in media. Pertanto, si evince che imporre una dipendenza dal valore medio non è un requisito ``ad hoc'', ma quello che accade nella vita reale. In questo modo si prende in considerazione l'influenza, per mezzo del valore in media, della distribuzione di equilibrio attesa per gli attivi ed i passivi sugli investimenti relativi a tutti gli strumenti finanziari. Il modello finanziario include anche l'intervento politico in forma di prezzo massimo e minimo di mercato e di tasse. Inoltre, è possibile anche includere i costi di gestione, ivi compresi i dividendi. Con tutte queste premesse si giunge ad una formulazione quasi-variazionale del problema di equilibrio finanziario e, soprattutto, alla dimostrazione di un importante teorema di esistenza che garantisce l'esistenza della soluzione per una disequazione quasi-variazionale che caratterizza il modello finanziario considerato. Viene presentata, anche, la teoria della dualità applicata al nostro problema, con lo scopo di introdurre un indice di valutazione E(t), che è molto utile per le procedure di valutazione finanziarie di mercato, e le variabili di deficit e surplus. Infine, si è studiato il risultato ottenuto e l'indice E(t) attraverso esempi numerici di mercati finanziari con termine di memoria e insieme di vincoli elastici. In particolare, è stato effettuato un paragone tra un modello finanziario con memoria ed uno senza memoria e abbiamo scoperto che il secondo è una prima approssimazione del primo.

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