Giuliano, Laura (2017) "De' pittori, scultori, architetti, minatori et ricamatori napolitani e regnicoli". Le Vite d'artisti di Camillo Tutini (ms. del 1664). [Tesi di dottorato]
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Tipologia del documento: | Tesi di dottorato |
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Lingua: | Italiano |
Titolo: | "De' pittori, scultori, architetti, minatori et ricamatori napolitani e regnicoli". Le Vite d'artisti di Camillo Tutini (ms. del 1664) |
Autori: | Autore Email Giuliano, Laura laurag.giuli@gmail.com |
Data: | 10 Aprile 2017 |
Numero di pagine: | 270 |
Istituzione: | Università degli Studi di Napoli Federico II |
Dipartimento: | Studi Umanistici |
Dottorato: | Scienze storiche, archeologiche e storico-artistiche |
Ciclo di dottorato: | 29 |
Coordinatore del Corso di dottorato: | nome email Caglioti, Francesco francesco.caglioti@unina.it |
Tutor: | nome email De Gennaro, Rosanna [non definito] |
Data: | 10 Aprile 2017 |
Numero di pagine: | 270 |
Parole chiave: | Camillo Tutini. Biografie d’artisti. Giorgio Vasari. Bernardo De Dominici. XVII secolo. Napoli. Roma. Letteratura artistica. |
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: | Area 10 - Scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche > L-ART/02 - Storia dell'arte moderna Area 10 - Scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche > L-ART/04 - Museologia e critica artistica e del restauro |
Depositato il: | 19 Apr 2017 07:57 |
Ultima modifica: | 14 Mar 2018 11:47 |
URI: | http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/11843 |
DOI: | 10.6093/UNINA/FEDOA/11843 |
Abstract
Conservato presso il Fondo Brancacciano della Biblioteca Nazionale di Napoli, il manoscritto “De’ pittori, scultori, architetti, minatori et ricamatori napolitani e regnicoli”, stilato a Roma da Camillo Tutini nella seconda metà del XVII secolo, costituisce il punto centrale della presente tesi. Attraverso l’edizione critica dei tre esemplari ad oggi noti si è tentato di ricostruire a ritroso le eventuali fonti consultate dall’erudito, appartenenti sia al genere della letteratura periegetica napoletana sia a quello delle biografie d’artisti; in particolare il ritrovamento di un appunto ha messo in luce una consultazione diretta delle Vite giuntine di Vasari. La tesi affronta, inoltre, il problema di una ricostruzione della biografia di Tutini, l’approccio dell’erudito alle arti figurative, il contesto e le dinamiche in cui ha avuto origine il “De’ pittori”, il rapporto e l’intreccio con i manoscritti di Bartolomeo Chioccarello. È emerso principalmente l’articolato rapporto dell’erudito con l’ambiente culturale romano; quest’ultimo, infatti, avrebbe influenzato in modo decisivo Camillo Tutini nella redazione delle Vite d’artisti meridionali, che sono da interpretare non tanto in chiave antivasariana quanto piuttosto come una risposta alle Vite di Giovanni Baglione (1642).
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