Falco, Fabrizia (2017) Funzioni cognitive e capacità olfattive: correlazione e confronto nella SM recidivante remittente e nella SM secondariamente progressiva. [Tesi di dottorato]

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Tipologia del documento: Tesi di dottorato
Lingua: Italiano
Titolo: Funzioni cognitive e capacità olfattive: correlazione e confronto nella SM recidivante remittente e nella SM secondariamente progressiva
Autori:
AutoreEmail
Falco, Fabriziafabriziafalco@yahoo.it
Data: 7 Ottobre 2017
Numero di pagine: 44
Istituzione: Università degli Studi di Napoli Federico II
Dipartimento: Studi Umanistici
Dottorato: Human mind and gender studies
Ciclo di dottorato: 29
Coordinatore del Corso di dottorato:
nomeemail
Striano, Mauramaura.striano@unina.it
Tutor:
nomeemail
Brescia Morra, Vincenzo[non definito]
Data: 7 Ottobre 2017
Numero di pagine: 44
Parole chiave: Capacità olfattive nella Sclerosi Multipla
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: Area 11 - Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche > M-PSI/01 - Psicologia generale
Depositato il: 15 Ott 2017 19:17
Ultima modifica: 08 Mar 2018 11:22
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/11895
DOI: 10.6093/UNINA/FEDOA/11895

Abstract

Il presente studio nasce dall’esigenza di fare chiarezza rispetto ai risultati contrastanti ottenuti fino ad oggi sui disturbi olfattivi nella Sclerosi Multipla. Come illustrato nel precedente capitolo la maggior parte degli studi che hanno analizzato i disturbi olfattivi nella SM hanno riscontrato che i soggetti che mostravano disturbi olfattivi più marcati sviluppavano forme di SM più aggressive (Lucassen et al., 2016). Recentemente uno studio ha riportato dei risultati relativi al confronto delle capacità olfattive in pazienti con SM Primaria Progressiva e Recidivante Remittente (Schmidt et al., 2017). Lo studio in questione è stato condotto su 32 pazienti con SM-RR, 32 pazienti con SM-PP e 32 soggetti sani, le capacità olfattive sono state valutate somministrando il test per soglia (threshold T), discriminazione (D), identificazione (I) a ciascun soggetto. I risultati hanno rilevato deficit olfattivi in ventisette pazienti con SM-PP, in dieci pazienti con SM-RR e solo in uno dei soggetti sani. I risultati hanno mostrato inoltre una differenza significativa tra le capacità olfattive dei soggetti sani e quelli dei pazienti con SM-PP e tra quelle di quest’ultimo gruppo e dei pazienti con SM-RR (figura 7). È stata inoltre riscontrata una correlazione significativa tra i punteggi ottenuti al test dell’olfatto ed età, genere ed EDSS (indice della gravità clinica della malattia). Sulla base di questi risultati si è giunti alla conclusione che i disturbi olfattivi sono più frequenti e gravi nei pazienti con SM-PP, e sono strettamente dipendenti dalla durata della malattia e dal grado di disabilità totale. Il nostro studio ad oggi è l’unico studio che ha messo a confronto le capacità olfattive nelle diverse forme di SM. Partendo da queste evidenze scientifiche e dalla presenza di risultati ancora incerti ed incoerenti sull’argomento è nata l’esigenza di condurre questo nuovo studio, che confronta per la prima volta le capacità olfattive dei pazienti con diagnosi di SM-RR e SM-SP, per alimentare la presenza di dati sulle capacità olfattive nelle diverse forme di SM e aiutare ad avvalorare l’ipotesi secondo cui i disturbi delle capacità olfattive sono correlati a forme più gravi di SM, nell’ottica della prevenzione e del miglioramento della qualità di vita del paziente.

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