Ciotola, Antonella (2017) Produzione e circolazione della ceramica comune nei Campi Flegrei in età romana: un campione dal Foro di Cuma. Production et circulation de la céramique commune des Champs Phlégréens à l'époque romaine: l’échantillon du Forum de Cumes. [Tesi di dottorato]

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Tipologia del documento: Tesi di dottorato
Lingua: Italiano
Titolo: Produzione e circolazione della ceramica comune nei Campi Flegrei in età romana: un campione dal Foro di Cuma. Production et circulation de la céramique commune des Champs Phlégréens à l'époque romaine: l’échantillon du Forum de Cumes.
Autori:
AutoreEmail
Ciotola, Antonellaantonella.ciotola@unina.it
Data: 9 Ottobre 2017
Numero di pagine: 753
Istituzione: Università degli Studi di Napoli Federico II
Dipartimento: Studi Umanistici
Dottorato: Scienze archeologiche e storico-artistiche
Ciclo di dottorato: 28
Coordinatore del Corso di dottorato:
nomeemail
Caglioti, Francescofrancesco.caglioti@unina.it
Tutor:
nomeemail
Capaldi, Carmela[non definito]
Brun, Jean-Pierre[non definito]
Data: 9 Ottobre 2017
Numero di pagine: 753
Parole chiave: Ceramica comune; Cuma; ceramica da cucina; ceramica romana; Campi Flegrei; commercio romano
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: Area 10 - Scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche > L-ANT/07 - Archeologia classica
Depositato il: 14 Ott 2017 10:58
Ultima modifica: 27 Ott 2020 02:00
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/11899
DOI: 10.6093/UNINA/FEDOA/11899

Abstract

Il presente lavoro esamina le attestazioni di ceramica comune di età romana rinvenute a Cuma in un ampio arco cronologico che va dal II secolo a.C. all’abbandono dell’insediamento nella tarda antichità. Dopo aver riesaminato i dati disponibili sulla produzione e circolazione dei manufatti ceramici nei Campi Flegrei, vengono analizzati i materiali inediti provenienti dal foro del centro flegreo, riportati alla luce nel corso dei recenti scavi condotti dall’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, nell’ambito dei progetti Kyme, avviati allo scopo di promuovere la ricerca e valorizzazione della città antica e che hanno visto coinvolti anche l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” e il Centre Jean Bérard (CNRS). I dati raccolti dalle diverse équipes impegnate nel sito contribuiscono a chiarire sempre meglio il ruolo di Cuma come centro di produzione ceramica: alcuni dei manufatti prodotti dai vasai cumani sono tra le ceramiche comuni più esportate dalla penisola italica e meglio attestate in tutto l’impero romano, come è il caso della ceramica detta “a vernice rossa interna” (Pompeian Red Ware o Pompejanisch-rote Platte). Il carattere peculiare di Cuma quale sito produttore e le caratteristiche del campione esaminato hanno incoraggiato ad applicare ai materiali rinvenuti nel foro un sistema di classificazione nuovo rispetto a quelli adottati fino ad oggi ed appositamente elaborato. I singoli tipi vengono illustrati in modo analitico con l’ausilio di un ampia documentazione grafica e, nella maggioranza dei casi, con il supporto dei dati provenienti dallo studio degli impasti in sezione sottile. In alcuni casi, l’esame dei manufatti provenienti dal foro e il riesame delle attestazioni note al di fuori del sito hanno consentito di rivedere le conoscenze acquisite in merito alla cronologia e alla produzione dei singoli tipi. La documentazione raccolta ha così permesso di delineare un quadro articolato delle produzioni cumane. Inoltre, l’esame dei prodotti d’importazione ha fornito un nuovo tassello per la ricostruzione del flusso degli scambi commerciali che interessarono il sito e l’area circostante, fortemente influenzata dalla presenza del porto di Puteoli, porta di Roma sulle province dell’Africa settentrionale e dell’Oriente. Attraverso l’analisi delle variazioni del repertorio tipologico e del rapporto quantitativo tra le diverse produzioni nel corso del tempo, è possibile osservare i cambiamenti anche nelle abitudini degli individui, alzando lo sguardo dai manufatti ai cambiamenti sociali ed economici che coinvolsero l’insediamento e i Campi Flegrei tra l’età romana e la tarda antichità.

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