[non definito] (2021) Kings and Clowns: Il (non)senso del tragicomico. [non definito]. UniorPress, Napoli.

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Tipologia del documento: Monografia ([non definito])
Lingua: Italiano
Titolo: Kings and Clowns: Il (non)senso del tragicomico
Autore/i: [Italiano]: Rossella Ciocca è coordinatrice del dottorato in Studi Letterari, linguistici e comparati presso l’Università di Napoli ‘L’Orientale’ dove insegna Letteratura inglese e Letterature anglofone. Si è spesso occupata di Shakespeare su cui ha pubblicato numerosi saggi e volumi, tra cui Il cerchio d'oro. I re sacri nel teatro shakespeariano (Officina, 1987) e La musica dei sensi. Amore e pulsione nello Shakespeare comico-romantico, (Bulzoni, 1999). Ha recentemente curato e tradotto per Bompiani La Bisbetica Domata (2015) e Vita e Morte di Re Giovanni (2017). Altri suoi campi di interesse sono le rappresentazioni letterarie dell’alterità (I volti dell’altro. Saggio sulla diversità, 1990), le letterature postcoloniali e il romanzo contemporaneo anglofono, in particolare il romanzo indiano contemporaneo, su cui ha pubblicato molti saggi e articoli. Recentemente ha curato con Sanjukta Das Gupta, Out of Hidden India. Adivasi Histories, Stories, Visual Arts and Performances(Anglistica, 19.1, 2015), ha pubblicato con Neelam Srivastava il volume Indian Literature and the World. Multilingualism, Translation and the Public Sphere (Palgrave Mcmillan, 2017), e ha curato con Alex Tickell la pubblicazione di un numero di Textus (XXXIII, 3. 2020) dal titolo Millennium’s Children. New trends in South-Asian postmillennial Anglophone Literature./ [English]: Rossella Ciocca is Professor of English and Anglophone Literatures and Coordinator of the PhD Programme in Literary, Linguistic and Comparative Studies at the University of Naples ‘L’Orientale’. Her publications include volumes on Shakespeare (Il cerchio d’oro. I re sacri nel teatro shakespeariano, 1987; La musica dei sensi. Amore e pulsione nello Shakespeare comico-romantico, 1999). She has translated and edited The Taming of the Shrew and King John for the Bompiani Edition of Shakespeare: The Complete Works. Her more recent research and teaching interests include Postcolonial Literature and Theory, Colonial History, South Asian, Diasporic and Indian Literatures, Anglophone Literature of Globalization. Her published works include a volume on the literary representations of otherness from early modern to pre-modernist periods (I volti dell’altro. Saggio sulla diversità, 1990), essays on contemporary South Asian writers, Shakespearean appropriations in the Indian Subcontinent, the Partition of India, the city of Mumbai’s fiction, sustainability and ecocriticism in the Global South. She has edited with Sanjukta Das Gupta, Adivasi Histories, Stories, Visual Arts and Performances (Anglistica AION An Interdisciplinary Journal, 19.1, 2015); with Neelam Srivastava the volume Indian Literature and The World (Palgrave-Macmillan, 2017) and has edited with Alex Tickell Millennium’s Children. New Trends in South-Asian Postmillennial Anglophone Literature (Textus, XXXIII, 3, 2020). [Italiano]: Bianca Del Villano è Professore Associato di Linguistica Inglese presso L’Università di Napoli “L’Orientale”. Si occupa in particolare di Im/politeness linguistica in relazione a testi drammaturgici e religiosi del Cinque-Seicento e a testi scientifici del Settecento. Tra le sue pubblicazioni, la recente monografia Using the Devil with Courtesy. Shakespeare and the Language of (Im)politeness (Peter Lang 2018). Dirige il Centro Argo (Centro di Ricerca Interuniversitario di Argomentazione, Pragmatica e Stilistica)./ [English]: Bianca Del Villano is Associate Professor of English Language and Linguistics at the University of Naples “L’Orientale”. Her research interests span pragmatics, stylistics, cognitive and literary linguistics. She is currently working on (im)politeness in early modern drama and in eighteenth-century scientific texts. Her publications include Using the Devil with Courtesy. Shakespeare and the Language of (Im)politeness (Peter Lang, 2018). She is the Director of the Argo Centre (Studies in Argumentation, Pragmatics and Stylistics).
Editors:
CuratoreEmail
Ciocca, Rossella[non definito]
Del Villano, Bianca[non definito]
Data: 2021
Numero di pagine: 272
Istituzione: Università degli Studi di Napoli L'Orientale
URL ufficiale: http://www.fedoabooks.unina.it/index.php/fedoapres...
Nazione dell'editore: Italia
Luogo di pubblicazione: Napoli
Editore: UniorPress
Data: 2021
Titolo della serie: Quaderni della ricerca
ISBN: 978-88-6719-229-8
Numero di pagine: 272
Parole chiave: tragicomico, studi letterari, performative studies, tragicomic, literary studies
NBN (National Bibliographic Number): urn:nbn:it:unina-27960
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: Area 10 - Scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche > L-FIL-LET/14 - Critica letteraria e letterature comparate
Depositato il: 17 Dic 2021 11:34
Ultima modifica: 17 Dic 2021 11:37
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/13295
DOI: 10.6093/978-88-6719-229-8

Abstract

[Italiano]: La convivenza dell'elemento tragico con quello comico ha da sempre registrato l’ambivalenza connaturata alla dimensione esistenziale, in favore della contaminazione e in polemica con ogni accademismo e rigore classicista. Essa ha rappresentato una logica alternativa alla mimesi più tradizionalmente intesa, in una continua tensione tra la forza normativa della precettistica letteraria e l'esuberanza di forme scaturite dalla necessita d rompere l’orizzonte di attesa del pubblico, ingaggiando un nuovo gioco comunicativo e interpretativo. Fattasi genere letterario tra il Cinquecento e il Settecento, come tragicommedia, dramma pastorale o poema eroicomico, se ne può registrare la presenza in tutte le stagioni e in tutti gli ambiti, dall’antica Grecia alla letteratura contemporanea. Da Euripide a Ionesco, passando per Shakespeare, Cervantes, Tassoni, Grimmelshausen o Pope, le modalità del comico e del tragico trovano mille possibili declinazioni e sfumature di combinazione semiseria per determinare un’estetica dell’impurità che è chiave di volta sia della sensibilità barocca che di quella contemporanea, quando troverà nuove manifestazioni ad esempio nel surrealismo e nel black humour del Novecento. Il volume muove da questo assunto, proponendo, come enuncia il titolo tratto dalla Defence of Poesie di Sidney, letture e percorsi che esplorano i linguaggi del tragicomico, la portata innovatrice e insieme corrosiva generata dalla commistione di alto e basso, di kings & clowns, in un arco cronologico che origina nel Rinascimento e giunge alla contemporaneità. I contributi, organizzati in tre sezioni e ordinati cronologicamente, affrontano da prospettive metodologiche diverse la natura sfuggente e paradossale del tragicomico, offrendo una lente attraverso cui leggerne Il (non)/senso, secondo una logica interna che lega autorialità, attorialità e inter/testualità./ [English]: The coexistence of ‘tragic’ and ‘comic’ has always expressed the ambivalence inherent in human life, favouring literary contamination and experimentation against any form of academicism and scholasticism. Having become a literary genre – tragicomedy, pastoral drama or heroic-comic poem – between the sixteenth and eighteenth centuries, its presence is attested from ancient Greece to contemporary literature. From Euripides to Ionesco, passing through Shakespeare, Cervantes, Tassoni, Grimmelshausen or Pope, the modes of the tragicomic find a rich variety of intersections and declinations, inaugurating an ‘aesthetics of impurity’ that, though long acknowledged as a trait of the baroque sensibility, is still vivid and vibrant in contemporary culture. Kings &Clowns starts from this assumption, proposing – as the title taken from Sidney's Defense of Poesie announces – a number of critical perspectives on the languages and genres of the tragicomic. The contributions, organized into three sections and arranged chronologically, address the elusive and paradoxical nature of the tragicomic from different methodological perspectives, offering a lens through which its (non)/sense comes to be investigated in relation to authorship, to the actor’s performative sphere and to its metanarrative and discursive textuality.

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