Esposito, Federico (2021) Clan, politica e discorso pubblico. La costruzione sociale della camorra a Pagani. [Tesi di dottorato]
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Item Type: | Tesi di dottorato |
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Resource language: | Italiano |
Title: | Clan, politica e discorso pubblico. La costruzione sociale della camorra a Pagani |
Creators: | Creators Email Esposito, Federico fed.esposito510@gmail.com |
Date: | 13 February 2021 |
Number of Pages: | 330 |
Institution: | Università degli Studi di Napoli Federico II |
Department: | Scienze Sociali |
Dottorato: | Scienze sociali e statistiche |
Ciclo di dottorato: | 33 |
Coordinatore del Corso di dottorato: | nome email Serpieri, Roberto profrobertoserpieri@gmail.com |
Tutor: | nome email Luciano, Brancaccio UNSPECIFIED |
Date: | 13 February 2021 |
Number of Pages: | 330 |
Keywords: | camorra, anticamorra, politica, mafie, comunità, antimafia |
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: | Area 14 - Scienze politiche e sociali > SPS/11 - Sociologia dei fenomeni politici |
Date Deposited: | 23 Feb 2021 11:30 |
Last Modified: | 07 Jun 2023 10:31 |
URI: | http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/13958 |
Collection description
L'interesse scientifico sulla criminalità organizzata di stampo mafioso si è progressivamente concentrato sulla embeddness del fenomeno. Questa prospettiva analitica, ormai consolidata, ha sottolineato la capacità relazionale delle mafie, dimostrando che esse non sono aliene dalle relazioni sociali e dall'ambiente dentro il quale si muovono: instaurano rapporti con soggetti afferenti a sfere diverse della società, in particolare quelle politiche ed economiche. Operano dunque anche all'interno di mercati legali e assumono caratteri differenziati a seconda dei contesti di origine e di intervento. Tali assunti sembrano maggiormente validi se riferiti alla criminalità camorristica, di cui è riconosciuta la natura multiforme e frammentata. In particolare, la camorra è riconosciuta come oggetto di studio problematico, le cui specificità territoriali disegnano traiettorie evolutive in molti casi diversificate. In tal senso, il presente contributo approfondisce i processi di formazione ed affermazione della camorra su un territorio della Campania, l'agro nocerino-sarnese, selezionando come caso di studio la città di Pagani. Il comune del salernitano registra una tradizionale e pervasiva presenza di gruppi camorristi e si presenta fortemente esposto al condizionamento della criminalità organizzata. Il lavoro propone una lettura della camorra come esito di processi storici connessi alla regolazione violenta dei mercati ma anche degli spazi sociali e territoriali e dei rapporti politici. La violenza mafiosa è intesa come condizione necessaria per la formazione dei gruppi criminali a connotazione camorristica, la cui evoluzione risulta strettamente connessa a fattori di contesto e segue mutamenti e trasformazioni sociali ed economiche nel corso del tempo. Per queste ragioni, la ricerca indaga un arco temporale di lungo periodo e intende entrare a fondo nel rapporto problematico tra contesto e processi di genesi e riproduzione del fenomeno. Il radicamento territoriale dell'analisi non è privo di conseguenze. Nel nesso tra contesto e fenomeno risiede infatti la problematica questione della percezione delle mafie da parte della comunità locale. Per tale motivo, il fenomeno camorristico è indagato su diversi livelli. Senza tralasciare lo studio delle forme e dei modelli organizzativi, la camorra è considerata come attore sociale inserito in un sistema di relazioni con altri segmenti della comunità locale. Si privilegia dunque la prospettiva relazionale delle mafie, intesa come capacità di intessere rapporti di diverso tipo con soggetti altri dall'organizzazione stessa. La ricerca empirica ha infatti evidenziato l'elevata capacità di condizionamento politico dei gruppi camorristi sul territorio in oggetto, determinando dunque diverse implicazioni. In primo luogo, la necessità di analizzare a fondo i processi di costruzione dei reticoli politico-mafiosi e le loro articolazioni lungo il tempo. Questa caratterizzazione ha posto poi come questione cruciale anche il tema del riconoscimento del fenomeno da parte della società locale. Si è cercato dunque di comprendere in che modo si parla di camorra sul territorio e quali effetti produce questa narrazione. In sostanza, lo studio muove da un'indagine sulle camorre che tiene conto di diversi fattori concorrenti alla definizione stessa del fenomeno: l'utilizzo pubblico della violenza, i processi di governo territoriale, il sistema relazionale, le circostanze di formazione dei gruppi e i loro meccanismi di riproduzione. Analogamente, il modo in cui queste dinamiche sono percepite dalla comunità permette di focalizzare l'attenzione anche sui discorsi pubblici sul potere mafioso e sulle forme di contrasto istituzionale e sociale. In altri termini, il fenomeno è indagato sia nella sua manifestazione concreta sia in riferimento alla sua dimensione pubblica, cioè in base alla percezione che se ne ha sul territorio e nella comunità.
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