BUCCINI, FRANCESCA
(2022)
Genere e STEM: una prospettiva bioeducativa.
[Tesi di dottorato]
Item Type: |
Tesi di dottorato
|
Resource language: |
Italiano |
Title: |
Genere e STEM: una prospettiva bioeducativa |
Creators: |
Creators | Email |
---|
BUCCINI, FRANCESCA | francesca.buccini@unina.it |
|
Date: |
9 March 2022 |
Number of Pages: |
207 |
Institution: |
Università degli Studi di Napoli Federico II |
Department: |
Studi Umanististici |
Dottorato: |
Mind, gender and languages |
Ciclo di dottorato: |
34 |
Coordinatore del Corso di dottorato: |
nome | email |
---|
Bacchini, Dario | dario.bacchini@unina.it |
|
Tutor: |
nome | email |
---|
Marone, Francesca | UNSPECIFIED |
|
Date: |
9 March 2022 |
Number of Pages: |
207 |
Keywords: |
STEM, neuroscienze, infanzia, plasticità cerebrale, epigenetica, genere, formazione scientifica |
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: |
Area 11 - Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche > M-PED/01 - Pedagogia generale e sociale |
[error in script]
[error in script]
Date Deposited: |
19 Mar 2022 08:53 |
Last Modified: |
28 Feb 2024 10:24 |
URI: |
http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/14491 |
Collection description
Le differenze di genere nei percorsi STEM (Scienze, Tecnologie, Ingegneria, e Matematica) rappresentano, ancora oggi, una realtà sempre più diffusa e preoccupante. In Italia la segregazione formativa in ambito scientifico si presenta come un’emergenza educativa multifattoriale: condizioni materiali, differenti opportunità economiche, norme discriminatorie, rappresentazioni introiettate, attitudini attribuite ai generi, la naturalizzazione dei ruoli e dei modelli socialmente assegnati agli uomini e alle donne, ostacolano di fatto il raggiungimento della parità e soprattutto l’equivalenza delle opportunità.
In questa prospettiva, l’analisi riportata in questo lavoro di ricerca ci invita a riflettere da un lato sul ruolo cruciale che la famiglia, la scuola e la società esercitano nell’indirizzare un interesse verso un determinato percorso di studio e quindi poi professionale; dall’altro mette in evidenza l’importanza dell’educazione, soprattutto nei primi anni di vita, quando si avvia quel processo di acquisizione di schemi comportamentali, preferenze e valori condizionati dai modelli presenti nel contesto sociale di appartenenza. Alla luce delle recenti evidenze neuroscientifiche, è importante riflettere sul ruolo che la scuola dell’infanzia, attraverso gli stimoli offerti dai e dalle docenti e i relativi ambienti di apprendimento, può svolgere nella decostruzione di stereotipi e pregiudizi, e garantire a tutti e tutte la possibilità di fare scelte consapevoli libere dal peso del condizionamento.
Capire quanto queste scelte siano il frutto dell’agire razionale del soggetto coinvolto e quanto invece siano influenzate da condizionamenti educativi e culturali è essenziale per comprendere sia come pregiudizi e stereotipi di genere si riproducano in maniera invisibile e inconsapevole ma anche per sottolineare come pratiche e modelli culturali tendono, ancora oggi, a definire e riprodurre opportunità e destini differenziati per uomini e donne. Partendo dal presupposto che già dai primi anni della formazione è possibile il formarsi di percezioni stereotipate delle professioni in relazione al genere che porteranno a scelte formative tradizionalmente e stereotipicamente considerate di pertinenza maschile e femminile, soltanto recentemente tale considerazione è declinata rispetto ai possibili condizionamenti che insegnanti e educatori possono esercitare già a partire dalla scuola dell’infanzia al fine di favorire un’inversione di tendenza. La scelta di condurre la ricerca con le docenti della scuola dell’infanzia parte quindi dal riconoscimento dell’intelligenza infantile in quanto risorsa che può essere arricchita e potenziata: proposte di esperienze cognitive ben articolate e stimolanti inserite in un ambiente accogliente, rispettoso dei bisogni individuali e collettivi, agiscono da catalizzatore dei processi mentali, migliorando la percezione delle proprie capacità fin dalla primissima infanzia. Dare attenzione alle pratiche, ai bisogni, alle esperienze e alle scelte formative e personali delle docenti coinvolte nella ricerca ha permesso di invidiare i primi elementi fondamentali dai quali partire per la promozione di una formazione scientifica, che fin dai primi anni, sia attenta alle differenze e priva di condizionamenti.
Downloads per month over past year
Actions (login required)
|
View Item |