Agueli, Barbara (2022) La cyberviolenza di genere e l'oggettivazione sessuale femminile: la violabilità dei corpi e del consenso delle donne. [Tesi di dottorato]

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Tipologia del documento: Tesi di dottorato
Lingua: Italiano
Titolo: La cyberviolenza di genere e l'oggettivazione sessuale femminile: la violabilità dei corpi e del consenso delle donne
Autori:
Autore
Email
Agueli, Barbara
barbara.agueli@unina.it
Data: 12 Dicembre 2022
Numero di pagine: 148
Istituzione: Università degli Studi di Napoli Federico II
Dipartimento: Studi Umanististici
Dottorato: Mind, gender and languages
Ciclo di dottorato: 35
Coordinatore del Corso di dottorato:
nome
email
Bacchini, Dario
dario.bacchini@unina.it
Tutor:
nome
email
Arcidiacono, Caterina
[non definito]
Data: 12 Dicembre 2022
Numero di pagine: 148
Parole chiave: Cyberviolenza, Cyberviolenza di genere, sessismo, Oggettivazione sessuale
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: Area 11 - Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche > M-PSI/05 - Psicologia sociale
Depositato il: 16 Dic 2022 12:26
Ultima modifica: 09 Apr 2025 14:17
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/14656

Abstract

Il presente lavoro si focalizza sulla cyberviolenza di genere, in particolare sul fenomeno della condivisione non consensuale di immagini intime. La cyberviolenza o violenza virtuale comprende un'ampia varietà di comportamenti violenti agiti tramite le Information Communication Technology e/o i Social Networking Sites. Una prima fondamentale considerazione è che la violenza virtuale non è un fenomeno separato dalla violenza nel mondo reale, poiché spesso riproduce le stesse disparità e discriminazioni di genere ed è radicata nella disuguaglianza sociale tra uomini e donne. Ciò significa che, al pari della violenza offline, anche la cyberviolenza colpisce in maniera sproporzionata donne e ragazze. Partendo da tale considerazione, la tesi presenta i costrutti di sessismo e oggettivazione sessuale come due delle principali variabili che hanno un ruolo nella violenza di genere online e offline. Nello specifico la tesi presenta tre studi empirici. Lo Studio 1 ha avuto l’obiettivo di verificare la struttura fattoriale e l'affidabilità dell’Interpersonal Sexual Objectification Scale – Perpetration Version (ISOS-P) nel contesto italiano, uno strumento di misurazione dell'oggettivazione sessuale, l'unico attualmente presente in letteratura che misuri la perpetrazione di comportamenti oggettivanti. Per perseguire questo obiettivo sono stati realizzati due studi, uno studio pilota che ha coinvolto un campione di 904 studenti/sse universitari/e italiani/e e un'indagine a livello nazionale con 2198 cittadini/e italiani/e, reclutati utilizzando la tecnica del campionamento a palle di neve. I risultati hanno mostrato che l'adattamento italiano ha una buona validità e affidabilità, anche se la struttura bifattoriale a 3 fattori della scala originale ha richiesto alcune modifiche, che verranno ampiamente discusse. Inoltre, l'adattamento ha dimostrato una buona validità convergente e risulta scarsamente condizionato dalla desiderabilità sociale. Lo Studio 2 ha avuto l’obiettivo di indagare l'effetto, diretto e mediato dall’oggettivazione sessuale, del sessismo benevolo ed ostile sulla condivisione non consensuale di sexts, cioè di immagini o video ottenuti tramite sexting, raffiguranti qualcun altro, senza il suo permesso. Lo studio ha coinvolto 2.305 giovani adulti/e italiani/e di età compresa tra i 18 e 35 anni, reclutati utilizzando la tecnica del campionamento a palle di neve e i dati sono stati analizzati utilizzando il Modello delle Equazioni Strutturali e la modellazione MIMIC. Le ipotesi sono state parzialmente confermate. In particolare, riguardo l’ipotesi di mediazione, è emerso che il Sessismo Benevolo non ha effetti indiretti sulla Condivisione non consensuale di sexts, né tramite l’Oggettivazione sessuale verso le Femmine né tramite l’Oggettivazione sessuale verso i Maschi mentre il Sessismo Ostile ha un effetto indiretto sulla Condivisione non consensuale di sexts attraverso l’Oggettivazione sessuale verso le Femmine ma non attraverso l’Oggettivazione sessuale verso i Maschi. Quindi il Sessismo Ostile non agisce direttamente sulla Condivisione non consensuale di sexts, ma ha un effetto solo attraverso la mediazione dell’Oggettivazione sessuale verso le Femmine. Infine, lo Studio 3 ha avuto la finalità di esplorare i vissuti e le emozioni circa le esperienze di vittimizzazione da cyberviolenza e di incrementare la conoscenza scientifica su un fenomeno ancora poco esplorato, attraverso le parole di chi ha avuto esperienza diretta e indiretta della cyberviolenza e di rilevare importanti indicazioni per poter pensare a strategie di prevenzione e intervento. I/Le partecipanti alla ricerca sono 43 giovani adulti/e italiani/e di età compresa tra i 18 e i 35 anni, reclutati mediante campionamento a palla di neve e i dati sono stati analizzati utilizzando il metodo dell’analisi tematica. I risultati hanno confermato due importanti dati della letteratura quali l’eterogeneità di comportamenti che rientrano nella definizione di cyberviolenza e maggior vittimizzazione femminile. Inoltre, lo studio dimostra la necessità di inquadrare il fenomeno della cyberviolenza di genere in un’ottica preventiva e di sensibilizzazione a partire già dal contesto scolastico ma soprattutto la necessità di un approccio ecologico alla base della comprensione di tale fenomeno, un approccio che sappia mettere a fuoco le dimensioni individuali di una questione più generale del potere sociale.

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