Varriale, Marcella (2008) Tra pubblico e privato: reti familiari e relazioni di genere nel lungo Ottocento. [Tesi di dottorato] (Inedito)

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Tipologia del documento: Tesi di dottorato
Lingua: Italiano
Titolo: Tra pubblico e privato: reti familiari e relazioni di genere nel lungo Ottocento
Autori:
AutoreEmail
Varriale, Marcellav.marcella@tiscali.it
Data: 27 Novembre 2008
Numero di pagine: 250
Istituzione: Università degli Studi di Napoli Federico II
Dipartimento: Scienze relazionali "Gustavo Iacono"
Dottorato: Studi di genere
Ciclo di dottorato: 21
Coordinatore del Corso di dottorato:
nomeemail
Nunziante Cesaro, Adeleadenunzi@unina.it
Tutor:
nomeemail
Guidi, Lauraguidi@unina.it
Data: 27 Novembre 2008
Numero di pagine: 250
Parole chiave: relazioni di genere
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: Area 11 - Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche > M-STO/04 - Storia contemporanea
Depositato il: 19 Nov 2009 09:50
Ultima modifica: 05 Dic 2014 14:46
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/3495
DOI: 10.6092/UNINA/FEDOA/3495

Abstract

La ricerca ha come oggetto di studio le scritture edite e inedite di donne che sono legate a vario titolo con la figura di Antonio Ranieri, avvocato, letterato, deputato parlamentare, patriota napoletano. L’analisi abbraccia il lungo Ottocento italiano poiché il fondo Ranieri raccoglie lettere e scritti prodotti tra il Risorgimento e il primo conflitto mondiale. Attraverso la categoria di genere si sono mostrati gli sviluppi delle relazioni familiari in tre generazioni successive e l’apporto femminile e maschile alla costruzione dell’Italia. Enrichetta Capecelatro Carafa, nipote di Ranieri, scrive i Ricordi, che si configura non tanto un’autobiografia, quanto un’opera storica che raccoglie la descrizione della Napoli di fine ‘800 e della propria famiglia che ha partecipato al Risorgimento: l’onore della famiglia viene celebrato attraverso la presenza alle lotte nazionali. Il contributo delle donne alla storia è mostrato anche da altre figure: Cesira Pozzolini Siciliani e Fanny Arndt emergono come custodi delle memorie di patrioti o come studiose di storia. In quanto tali esse si sono adoperate per costruire testimonianze della storia del Risorgimento, che risulta sempre più come un movimento di massa. Infine è stato osservato lo stretto rapporto tra la sfera pubblica e privata. Le corrispondenti di Antonio Ranieri si rivolgono al deputato in qualità di interposta persona: chiedono infatti raccomandazioni per i propri mariti, padri, fratelli, figli, talora per altre donne o per se stesse. Un sistema clientelare consente loro di partecipare a quella sfera pubblica dalla quale sono escluse formalmente dopo l’Unità. Infine l’amicizia può essere considerato l’altro filo conduttore della corrispondenza con Antonio Ranieri. Si tratta di lunghe corrispondenze che molte mittenti italiane intrattengono con quest’ultimo, discutendo con lui di letteratura e di politica.

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