Iannicelli, Gianpaolo
(2006)
Una, nessuna e centomila memorie: ricordi individuali e memorie
collettive della strage sul treno rapido 904 del 23 dicembre 1984.
[Tesi di dottorato]
(Unpublished)
Item Type: |
Tesi di dottorato
|
Resource language: |
Italiano |
Title: |
Una, nessuna e centomila memorie: ricordi individuali e memorie
collettive della strage sul treno rapido 904 del 23 dicembre 1984 |
Creators: |
Creators | Email |
---|
Iannicelli, Gianpaolo | UNSPECIFIED |
|
Date: |
2006 |
Date type: |
Publication |
Number of Pages: |
220 |
Institution: |
Università degli Studi di Napoli Federico II |
Department: |
Sociologia "Gino Germani" |
Dottorato: |
Sociologia e ricerca sociale |
Ciclo di dottorato: |
18 |
Coordinatore del Corso di dottorato: |
nome | email |
---|
Spanò, Antonella | UNSPECIFIED |
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Tutor: |
nome | email |
---|
Pecchinenda, Gianfranco | UNSPECIFIED |
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Date: |
2006 |
Number of Pages: |
220 |
Keywords: |
Memoria, Comunicazione pubblica, Strage |
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: |
Area 14 - Scienze politiche e sociali > SPS/08 - Sociologia dei processi culturali e comunicativi |
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Date Deposited: |
01 Aug 2008 |
Last Modified: |
30 Apr 2014 19:23 |
URI: |
http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/645 |
DOI: |
10.6092/UNINA/FEDOA/645 |
Collection description
Il 23 dicembre del 1984 a causa di una bomba esplosa sul treno rapido 904 in servizio da Napoli a Milano persero la vita 16 persone, mentre altre 267 rimasero più o meno gravemente ferite.
I famigliari delle vittime e i superstiti – molti dei quali napoletani o campani – si organizzarono in associazione già dopo pochi mesi dall’evento, si costituirono parte civile nel processo, esercitando fin da subito i loro diritti/doveri di cittadini e commemorando ogni anno le vittime.
Eppure, anche se negli ultimi anni si assiste a un coinvolgimento crescente della società civile e delle istituzioni durante i cerimoniali commemorativi e a un appoggio più concreto alle iniziative dell’associazione, da un lato l’evento in questione sembra debolmente radicato nella coscienza collettiva locale e, a maggior ragione, in quella nazionale; dall’altro, esso è stato dimenticato anche dalla comunità scientifica per quel che riguarda le scienze storico-sociali. Ciò ha rappresentato proprio l’ipotesi di partenza che con la presente ricerca si è cercato di controllare empiricamente. In altre parole, ci si è chiesti come mai un evento così importante della storia recente del nostro paese, in un’epoca in cui si commemora di tutto, è stato, in pratica, rimosso, dimenticato, “dislocato”, e quali sono i processi socio-culturali, i soggetti civili e istituzionali e le tensioni tra le diverse forze sociali in campo che, interagendo nello spazio pubblico, hanno determinato tale stato di cose.
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