Senatore, Francesco (2003) L’itinérance degli aragonesi di Napoli. In: L’itinérance des seigneurs (XIVe-XVIe siècles), Actes du colloque international de Lausanne et Romainmôtier, 29 novembre-1er décembre 2001. Cahiers Lausannois d'Histoire Médiévale . Clhm, Lausanne, pp. 275-325. ISBN 2-940110-47-6

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Item Type: Book Section
Title: L’itinérance degli aragonesi di Napoli
Creators:
CreatorsEmail
Senatore, Francescofrancesco.senatore@unina.it
Editors:
EditorsEmail
Paravicini Bagliani, AgostinoUNSPECIFIED
Pibiri, EvaUNSPECIFIED
Reynard, DenisUNSPECIFIED
Date: 2003
Department: Discipline storiche "E. Lepore"
Identification Number: 34
Title of Book: L’itinérance des seigneurs (XIVe-XVIe siècles), Actes du colloque international de Lausanne et Romainmôtier, 29 novembre-1er décembre 2001
Place of Publication: Lausanne
Publisher: Clhm
Date: 2003
Series Name: Cahiers Lausannois d'Histoire Médiévale
ISBN: 2-940110-47-6
Page Range: pp. 275-325
Keywords: Itinerari; Territorio; Regalità; Aragona; Regno di Napoli
Identification Number: 34
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: Area 11 - Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche > M-STO/01 - Storia medievale
Additional information: I paragrafi secondo, terzo e quarto (p. 279-298) e parte dell'ottavo (p. 318-324) sono già stati pubblicati, con qualche adattamento e con il titolo "Un re ed il suo regno attraverso l’itinerario", in F. Senatore-F. Storti, "Spazi e tempi della guerra nel Mezzogiorno aragonese. L’itinerario militare di re Ferrante (1458-1465)", Salerno, Carlone ed., 2002 (Iter Campanum 10), p. 33-57.
Date Deposited: 14 Feb 2012 08:31
Last Modified: 30 Apr 2014 19:46
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/8499

Collection description

Studio statistico degli itinerari di Alfonso il Magnanimo. Ferrante d'Aragona e Alfonso duca di Napoli considerati come re "napoletani" (XV secolo) al fine di identificare le aree più frequentate del regno e le motivazioni degli spostamenti e delle residenze nell'una o nell'altra regione. La monarchia aragonese ha indubbiamente carattere residenziale. Proprio per questo, la presenza del re mantiene tutto il suo valore, specie quando e dove essa non è consueta. Essa ha sempre funzione enfatica e risolutiva. In periodi di crisi, la mobilità aumenta, ed il sovrano torna itinerante. Particolarmente significative, sia a livello simbolico che sostanziale (per concessioni di privilegi ed esenzioni), sono le visite alle città demaniali, che rinsaldano i vincoli "personali" ed economici tra la comunità ed il sovrano, celebrati nel cerimoniale dell’entrata. L’ideale del re "domestico", che si distingue per la "familiarità" con cui entra in città, si oppone all’incubo del re tiranno, che esibisce inopportunamente la sua forza, senza rispetto dei poteri locali. Durante il governo di Ferrante, la presenza della monarchia nella periferia o all’estero è assicurata dal vicario del Regno, il duca Alfonso, e dagli altri membri della famiglia reale. Il viaggio, nella cui esecuzione si manifestano razionalità e programmazione, è per tutti i membri della dinastia aragonese un’occasione fondamentale di formazione, di addestramento al governo, di presentazione pubblica delle proprie qualità politiche, militari, morali. Nella corte aragonese il diario, ad esempio quello redatto da Giampiero Leostello per il duca di Calabria, è ritenuto uno strumento necessario per l’equilibrata amministrazione di sé e del proprio tempo.

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