Curatola, Giuliano (2011) Utilità non-concava ed Eterogeneità: risultati teorici e test empirici. [Tesi di dottorato] (Inedito)
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Tipologia del documento: | Tesi di dottorato |
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Lingua: | Italiano |
Titolo: | Utilità non-concava ed Eterogeneità: risultati teorici e test empirici |
Autori: | Autore Email Curatola, Giuliano giuliano_curatola@libero.it |
Data: | 28 Novembre 2011 |
Numero di pagine: | 75 |
Istituzione: | Università degli Studi di Napoli Federico II |
Dipartimento: | Economia |
Scuola di dottorato: | Scienze economiche e statistiche |
Dottorato: | Scienze economiche |
Ciclo di dottorato: | 23 |
Coordinatore del Corso di dottorato: | nome email Panico, Carlo [non definito] |
Tutor: | nome email Pagano, Marco [non definito] |
Data: | 28 Novembre 2011 |
Numero di pagine: | 75 |
Parole chiave: | loss-aversion; eterogeneità; equilibrio |
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: | Area 13 - Scienze economiche e statistiche > SECS-P/01 - Economia politica |
Depositato il: | 15 Dic 2011 08:50 |
Ultima modifica: | 15 Lug 2015 01:00 |
URI: | http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/8592 |
Abstract
Nella presente tesi si analizza un'economia di puro scambio in tempo continuo nella quale gli agenti economici sono dotati di funzione di utilità convessa-concava rispetto al consumo in linea con quanto proposto da Kahneman e Tversky (1979). Più precisamente la funzione di utilità è convessa (concava) per livelli di consumo inferiori (superiori) a un dato livello di riferimento. Gli agenti, in ogni istante di tempo, decidono la proporzione della loro ricchezza da consumare e quella da investire sul mercato per massimizzare la funzione di utilità precedentemente descritta. Sono disponibili due opportunità d'investimento: un titolo rischioso e uno privo di rischio. Infine, gli agenti economici sono eterogenei rispetto al livello di riferimento del consumo. I seguenti output di equilibrio sono oggetto di studio: i prezzi dei due titoli in cui è possibile investire e i loro rendimenti, la volatilità del titolo rischioso, il prezzo di mercato del rischio e il rendimento azionario in eccesso rispetto al tasso privo di rischio. Il problema principale della non concavità della funzione di utilità riguarda la possibile non esistenza dell'equilibrio economico come mostrato in De Giorgi, Hens e Levy (2011). Nella tesi si mostra invece che l'eterogeneità nel livello di riferimento garantisce l'esistenza dell'equilibrio economico che invece non esiste in un'economia con agente rappresentativo dotato di un singolo livello di riferimento sul consumo. Inoltre, la funzione di utilità convessa-concava e l'eterogeneità nelle preferenze producono componenti singolarmente continui nella dinamica dei prezzi in equilibrio e quindi jumps nei rendimenti dei titoli. Infine, tale funzione di utilità produce rendimenti azionari con volatilità asimmetrica.
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