Parenti, Amelia
(2011)
L'attualità del concetto di "integrabilità" negli interventi di recupero. Caso studio: la gestione sostenibile delle risorse idriche.
[Tesi di dottorato]
(Unpublished)
Item Type: |
Tesi di dottorato
|
Lingua: |
Italiano |
Title: |
L'attualità del concetto di "integrabilità" negli interventi di recupero. Caso studio: la gestione sostenibile delle risorse idriche |
Creators: |
Creators | Email |
---|
Parenti, Amelia | ameliaparenti@libero.it |
|
Date: |
30 November 2011 |
Number of Pages: |
184 |
Institution: |
Università degli Studi di Napoli Federico II |
Department: |
Configurazione ed attuazione dell'architettura |
Scuola di dottorato: |
Architettura |
Dottorato: |
Recupero edilizio ed ambientale |
Ciclo di dottorato: |
24 |
Coordinatore del Corso di dottorato: |
nome | email |
---|
Pinto, Maria Rita | pinto@unina.it |
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Tutor: |
nome | email |
---|
Caterina, Gabriella | UNSPECIFIED | Viola, Serena | UNSPECIFIED |
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Date: |
30 November 2011 |
Number of Pages: |
184 |
Uncontrolled Keywords: |
integrabilità, sostenibilità, innovazione |
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: |
Area 08 - Ingegneria civile e Architettura > ICAR/12 - Tecnologia dell'architettura |
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Date Deposited: |
13 Dec 2011 10:36 |
Last Modified: |
15 Jul 2015 01:00 |
URI: |
http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/8963 |

Abstract
L’attuale contesto culturale e operativo sollecita il mondo accademico e scientifico verso una riflessione
sui contributi di ricerca, al fine di promuovere azioni coerenti con le linee strategiche europee.
Innovazione, sostenibilità e creatività sono le parole chiave dello scenario di sviluppo promosso da
programmi quadro e politiche comunitarie, che trova fondamento nella trama di rapporti che
intercorrono oggi tra industria, imprese, comparti produttivi, ricerca tecnologica, ambiente.
Su uno sfondo di una concorrenza sempre crescente e di gravi sfide globali, le pratiche eco-innovative e
le soluzioni creative costituiscono i possibili motori di crescita e benessere personale, sociale ed
economico. Nuove idee, competenze, processi e prodotti possono contribuire a ottenere un vantaggio
competitivo per tutti i paesi europei.
Entro questo scenario, le ricerche afferenti al progetto dell’esistente alle diverse scale (edilizia, urbana,
ambientale), indagano potenzialità, strategie, metodi e strumenti per il recupero e il riuso del costruito,
considerando la conservazione e valorizzazione della diversità culturale quali garanzia di qualità
ambientale.
Nel passaggio da una cultura dello spreco di risorse ad una orientata al risparmio e al recupero,
l’approccio sistemico, tipico della cultura tecnologica, consente di leggere e descrivere la rete di
relazioni tra uomo, energia e ambiente e conseguentemente di rappresentare e simulare nuovi modi di
produzione, uso e gestione, ideando strumenti concettuali e operativi.
Lo studio delle politiche e delle strategie attuali, a livello europeo e nazionale, nel settore dello sviluppo
sostenibile, e dello stato dell’arte sulle esperienze di ricerca e sperimentazione, nell’ambito del recupero
edilizio e ambientale, rileva tuttavia uno squilibrio tra la crescente domanda di eco-innovazione e le
soluzioni offerte, a livello di prodotto e di processo, in contesti molto diversi.
Il vasto campo di ricerche e sperimentazioni, attuate nei paesi europei, si presenta ricco di spunti, ma
anche di discontinuità e inadeguatezze, soprattutto in Italia, dovute alla scarsa ricettività all’innovazione
del contesto e alla mancanza di competenze degli operatori del settore, oltre che alla carenza di fondi.
La necessità di fornire risposte immediate a problemi ambientali urgenti ha fatto sì che si adottassero,
negli interventi di recupero, soluzioni standardizzate, senza indagare in maniera approfondita sul
linguaggio, sugli impatti, sull’efficacia e sull’efficienza di queste soluzioni nel tempo.
Nell’ipotesi che il costruito esistente si configuri come sistema complesso, la qualità del processo di
recupero può essere garantita solo attraverso un approccio progettuale integrato, che tenga conto delle
numerose variabili, esistenti a livello locale, tra le dinamiche e i fattori ambientali, sociali, economici,
culturali, potenzialmente coinvolti in esso.
La volontà di indagare sull’opportunità che l’innovazione tecnologica possa innescare processi di
recupero sostenibili finalizzati all’efficienza economica, all’equità sociale, alla tutela ambientale e alla
salvaguardia dell’identità culturale degli insediamenti esistenti, ha generato l’idea che tale opportunità
possa essere sfruttata solo attraverso un’azione progettuale di individuazione delle variabili territoriali
identitarie e di prefigurazione delle relazioni fra esse.
Si è andato in tal modo delineando il concetto di integrabilità, quale riconoscimento delle diversità locali
e nuovo paradigma di sostenibilità negli interventi sul costruito.
La definizione del concetto di integrabilità, riferito all’applicazione di tecnologie alternative su sistemi
esistenti, consente di declinare l’attuale prassi operativa, frammentata e indifferenziata, verso azioni di
recupero sostenibili orientate al rispetto e alla valorizzazione delle variabili d’identità locali.
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