Fiore, Federica (2015) Gli strumenti di democrazia partecipativa negli Statuti regionali. [Tesi di dottorato]

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Tipologia del documento: Tesi di dottorato
Lingua: Italiano
Titolo: Gli strumenti di democrazia partecipativa negli Statuti regionali
Autori:
AutoreEmail
Fiore, Federicafe.fiore@hotmail.it
Data: 31 Marzo 2015
Numero di pagine: 314
Istituzione: Università degli Studi di Napoli Federico II
Dipartimento: Giurisprudenza
Scuola di dottorato: Scienze giuridico-economiche
Dottorato: Diritto pubblico e costituzionale
Ciclo di dottorato: 27
Coordinatore del Corso di dottorato:
nomeemail
Cariola, Agatino[non definito]
Tutor:
nomeemail
Cocozza, Vincenzo[non definito]
Data: 31 Marzo 2015
Numero di pagine: 314
Parole chiave: Democrazia; rappresentanza; partecipazione;
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: Area 12 - Scienze giuridiche > IUS/08 - Diritto costituzionale
Area 12 - Scienze giuridiche > IUS/09 - Istituzioni di diritto pubblico
Area 14 - Scienze politiche e sociali > SPS/04 - Scienza politica
Aree tematiche (7° programma Quadro): SCIENZE SOCIOECONOMICHE E UMANISTICHE > Combinazione degli obiettivi economici, sociali ed ambientali in una prospettiva europea
SCIENZE SOCIOECONOMICHE E UMANISTICHE > Cittadini nell'Unione Europea
Depositato il: 08 Apr 2015 08:35
Ultima modifica: 29 Apr 2016 01:00
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/10338
DOI: 10.6092/UNINA/FEDOA/10338

Abstract

La ricerca affronta il tema della diffusione, più o meno compiuta, degli strumenti di democrazia partecipativa nel contesto regionale e mira ad evidenziare le potenzialità del concetto di partecipazione come antidoto all'attuale crisi della rappresentanza. Il punto di partenza e la cornice entro la quale si sviluppa questa ricerca sono costituiti da una visione dello Stato democratico come organizzazione politica fondata sulla dinamica del pluralismo sociale e della partecipazione popolare alla vita pubblica, che si afferma nel nostro paese contestualmente al progressivo radicamento delle dinamiche regionaliste. Dopo aver esaminato nel primo capitolo come è cambiato il concetto di partecipazione e il ruolo svolto in questa materia da partiti e Regioni, nel secondo lo studio affronta la disamina dei singoli istituti di partecipazione introdotti dagli Statuti regionali, soffermandosi sia su quelli tradizionali che, come il referendum, si fondano sulla logica maggioritaria e aggregativa del voto, sia sulle nuove forme di partecipazione che, invece, mirano a consentire un intervento diretto dei cittadini al fine di pervenire ad una decisione pubblica condivisa o di esercitare forme di controllo e indirizzo, evidenziando l'incidenza degli istituti partecipativi descritti sulla forma di governo regionale. Infine, nel capitolo conclusivo, la partecipazione è analizzata nella sua qualità di vero e proprio diritto costituzionalmente garantito, mettendo a confronto i due concetti di partecipazione e cittadinanza e cercando di testarne la tenuta alla prova del federalismo, che si esprime, oggi più che mai, nei valori della sussidiarietà e dell'autonomia.

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