Manzo, Francesca (2017) Abilitazione Scientifica Nazionale (ASN) e progressioni di carriera dei docenti universitari italiani: un’analisi di genere. [Tesi di dottorato]

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Tipologia del documento: Tesi di dottorato
Lingua: Italiano
Titolo: Abilitazione Scientifica Nazionale (ASN) e progressioni di carriera dei docenti universitari italiani: un’analisi di genere
Autori:
AutoreEmail
Manzo, Francescafranceskamanzo@libero.it; francesca.manzo@unina.it
Data: 9 Ottobre 2017
Numero di pagine: 654
Istituzione: Università degli Studi di Napoli Federico II
Dipartimento: Scienze Sociali
Dottorato: Scienze sociali e statistiche
Ciclo di dottorato: 29
Coordinatore del Corso di dottorato:
nomeemail
Morlicchio, Enricaenmorlic@unina.it
Tutor:
nomeemail
Grassia, Maria Gabriella[non definito]
Data: 9 Ottobre 2017
Numero di pagine: 654
Parole chiave: Carriera, genere, disuguaglianza
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: Area 13 - Scienze economiche e statistiche > SECS-S/05 - Statistica sociale
Depositato il: 16 Ott 2017 07:59
Ultima modifica: 14 Mar 2018 11:40
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/11910
DOI: 10.6093/UNINA/FEDOA/11910

Abstract

Il lavoro di ricerca dal titolo “Abilitazione Scientifica Nazionale e progressioni di carriera dei docenti universitari italiani: un’analisi di genere” nasce e si sviluppa sulla base di alcuni assunti fondamentali sostanziati dai risultati di diversi contributi scientifici finalizzati allo studio dei processi di costruzione sociale dei tradizionali stereotipi di genere, secondo i quali, nonostante la notevole crescita della loro presenza sul mercato del lavoro, le donne soffrono ancora di significativi svantaggi occupazionali specie nei settori in cui gli uomini hanno tradizionalmente dominato. Tra questi, particolare attenzione è stata rivolta al campo accademico. L’Università, parafrasando Giannini (2008): «è un microcosmo dove si disegna una stratificazione sociale e culturale molto complessa e uno specifico livello di sviluppo delle relazioni di genere». Nonostante l’indebolimento delle barriere all’accesso e alle possibilità di carriera per le donne, la loro presenza risulta essere sempre numericamente inferiore a quella degli uomini man mano che si sale di livello nella struttura gerarchica, fino ad incontrare un vero e proprio «tetto di cristallo» invalicabile che impedisce loro l’accesso ai gradi più elevati. Secondo i dati più recenti (2015) forniti dal MIUR, i professori ordinari, che occupano il gradino più alto della scala gerarchica dell’università italiana, sono ancora al 78% uomini. Pertanto, a fronte di tali perduranti asimmetrie nei percorsi di carriera di uomini e donne, si è ritenuto interessante verificare, mediante l’utilizzo di due varianti del «Glass Ceiling», se la principale novità nelle modalità di reclutamento del personale docente nelle università, introdotta dalla cosiddetta “riforma Gelmini” – l’Abilitazione Scientifica Nazionale (ASN) –, abbia contribuito a ridurre la segregazione gerarchica delle donne nell’università italiana, o se, al contrario, abbia contribuito a rafforzarla. Ad integrazione dell’analisi dei risultati delle prime due tornate di abilitazione (ASN 2012/13) e della prima sessione con procedura ‘a sportello’ dell’ASN 2016/18, è stata, inoltre, messa a punto un’indagine campionaria, dal titolo “Indagine sulle progressioni di carriera dei docenti universitari italiani”, con lo scopo di analizzare la produttività scientifica e le disuguaglianze di genere nei percorsi di carriera, nonché mettere in luce come l’entità di tali disuguaglianze vari in rapporto ai tre raggruppamenti scientifico-disciplinari – Medico-Sanitario, Scientifico-Tecnologico e Umanistico-Sociale – in cui gli accademici del campione sono stati stratificati.

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