Trosino, Oreste (2017) Approccio multidisciplinare per la minimizzazione del rischio emorragico nella chirurgia oro maxillo facciale di pazienti con coagulopatie congenite e acquisite. [Tesi di dottorato]

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Tesi_di_Dottorato_Approccio_multidisciplinare_per_la_minimizzazione_del_rischio_emorragico_nella_chirurgia_oromaxillofacciale_di_pazienti_con_coagulopatie_congenite_e_acquisite.pdf

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Tipologia del documento: Tesi di dottorato
Lingua: Italiano
Titolo: Approccio multidisciplinare per la minimizzazione del rischio emorragico nella chirurgia oro maxillo facciale di pazienti con coagulopatie congenite e acquisite
Autori:
AutoreEmail
Trosino, Orestetrosino@libero.it
Data: 2017
Numero di pagine: 34
Istituzione: Università degli Studi di Napoli Federico II
Dipartimento: dep13
Dottorato: phd106
Ciclo di dottorato: 30
Coordinatore del Corso di dottorato:
nomeemail
Di Minno, Giovannidiminno@unina.it
Tutor:
nomeemail
Di Minno, Giovanni[non definito]
Data: 2017
Numero di pagine: 34
Parole chiave: coagulopatie congenite e acquisite
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: Area 06 - Scienze mediche > MED/09 - Medicina interna
Depositato il: 21 Dic 2017 08:07
Ultima modifica: 12 Apr 2019 07:58
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/12045

Abstract

La presenza di un difetto coagulativo per una patologia congenita o acquisita rappresenta una condizione di rischio per le procedure di chirurgia oro-maxillo-facciale. Nell’ambito dell’odontoiatria, risulta fondamentale il ruolo che assume una corretta educazione alla prevenzione dentale, al fine di ridurre drasticamente eventuali rischi emorragici legati alle patologie del cavo orale. Mentre le coagulopatie congenite (emofilia, Glanzmann, Rendu Osler, malattia di von Willebrand, difetti dei fattori della coagulazione e difetti funzionali piastrinici) sono evenienze relativamente poco frequenti e spesso già note e seguite da Centri specialistici, le forme acquisite sono estremamente più frequenti, spesso sottovalutate nella pratica clinica quotidiana. In queste condizioni è necessario adottare un approccio multidisciplinare (medico, anestesiologico e chirurgico) che consenta di effettuare la procedura in maniera efficace e sicura, minimizzando cioè il rischio delle complicanze emorragiche correlate alla deficitaria funzione emostatica del paziente.

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