Apreda, Carmela (2017) ADATTAMENTO AL CAMBIAMENTO CLIMATICO IN AMBITO URBANO. La Progettazione Ambientale per la riduzione della vulnerabilità del sistema urbano al pluvial flood. [Tesi di dottorato]

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Tipologia del documento: Tesi di dottorato
Lingua: Italiano
Titolo: ADATTAMENTO AL CAMBIAMENTO CLIMATICO IN AMBITO URBANO. La Progettazione Ambientale per la riduzione della vulnerabilità del sistema urbano al pluvial flood
Autori:
AutoreEmail
Apreda, Carmelacarmela.apreda@unina.it
Data: 11 Dicembre 2017
Numero di pagine: 220
Istituzione: Università degli Studi di Napoli Federico II
Dipartimento: dep02
Dottorato: phd004
Ciclo di dottorato: 30
Coordinatore del Corso di dottorato:
nomeemail
Russo, Michelangelorussomic@unina.it
Tutor:
nomeemail
D'Ambrosio, Valeria[non definito]
Data: 11 Dicembre 2017
Numero di pagine: 220
Parole chiave: vulnerabilità; adattamento; pluvial flood; sistema urbano
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: Area 08 - Ingegneria civile e Architettura > ICAR/12 - Tecnologia dell'architettura
Depositato il: 21 Dic 2017 18:08
Ultima modifica: 22 Mar 2019 10:12
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/12158

Abstract

Tra i molteplici eventi naturali che possono colpire negativamente l’ecosistema urbano, i fenomeni connessi alle variazioni meteo-climatiche rappresentano una minaccia importante sebbene non nuova per gli insediamenti umani, che da sempre si confrontano con le mutevoli condizioni ambientali e climatiche. Eventi estremi accompagnano la storia degli insediamenti fin dall'antichità e si ripetono secondo modalità e forme diverse (terremoti, alluvioni, uragani, etc.) generando ingenti danni sul patrimonio costruito sia alla scala urbana sia a quella architettonica. Tuttavia, l’espansione della città da parte dell’uomo avvenuta negli ultimi due secoli, lo spostamento della popolazione verso i centri urbani e la conseguente elevata concentrazione di persone e attività rendono ancora più urgente che in passato la definizione di una risposta progettuale adeguata. Tale azione di disturbo per il sistema naturale ha mutato i processi caratterizzanti il sistema idrologico, con un incremento dei volumi di deflusso superficiale delle acque causato dall'elevata impermeabilità dei suoli e la conseguente formazione di fenomeni di pluvial flood. Parallelamente, si registra un aumento di frequenza e intensità degli eventi di precipitazione estrema (heavy rainfall) che, sommati alle caratteristiche dell’ambiente urbano, determinano impatti negativi sull'ambiente costruito e sulla popolazione. Oltre a caratterizzarsi come fattori di pressione sul sistema climatico-ambientale locale (e globale), le città si configurano come gli insediamenti umani maggiormente vulnerabili agli impatti generati dagli eventi climatici estremi: la combinazione con specifiche caratteristiche dell’ambiente urbano (geografiche, morfologiche, tipologiche, tecnico-costruttive, culturali, socio-economiche, etc.) determina effetti sul patrimonio costruito e sulla popolazione di notevole entità, caratterizzando tali eventi come hazard. Gli impatti generati, oltre che dipendenti dalla pericolosità dell’evento, sono diretta conseguenza di fattori intrinseci al sistema colpito, sia fisici che sociali. Infatti, come dimostrato purtroppo da disastri ambientali ed eventi calamitosi anche di altra natura (terremoti, tsunami, uragani, etc.), a parità di evento (magnitudo, frequenza) è il parametro vulnerabilità ad incidere maggiormente sulla tipologia e intensità degli effetti, variabili a seconda del contesto. Se le catastrofi climatiche sono prima di tutto disastri sociali dovuti ad un insieme di deliberate azioni compiute dall'uomo, allora è necessario agire concretamente attraverso opportune scelte progettuali, al fine di orientare gli insediamenti umani verso uno sviluppo adattivo al cambiamento climatico. In tale scenario, il presente lavoro di ricerca propone un processo di costruzione di un modello di valutazione della vulnerabilità del sistema urbano finalizzato alla definizione di scenari di impatto da pluvial flood sul sistema fisico e sociale e alla selezione di opportune soluzioni adattive. Nello specifico, a partire dal modello proposto dall’IPCC nell’AR5 e secondo un approccio sistemico, ci si è concentrati sulla possibilità di condurre una valutazione della vulnerabilità intrinseca a scala molto dettagliata, in grado di restituire il “comportamento” dei diversi sotto-sistemi urbani al fenomeno in esame mediante indicatori di tipo quantitativo, integrando le competenze degli ambiti disciplinari della Progettazione Tecnologica e Ambientale e delle Costruzioni Idrauliche. Inoltre, nello sviluppo del modello e degli indicatori, si è posta particolare attenzione alla caratterizzazione della dimensione fisica del sistema urbano, soprattutto in relazione all’efficienza della rete fognaria, considerata uno dei principali elementi di “amplificazione” degli effetti negativi del pluvial flood sul sistema urbano. Tale valutazione della vulnerabilità è considerata quale punto di partenza per lo sviluppo delle soluzioni di adattamento che, intervenendo sulla modifica delle caratteristiche di calcolo degli indicatori, sono in grado di ridurre la vulnerabilità intrinseca e di conseguenza gli impatti.

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