Sorge, Marina (2022) La poetica teatrale di Davide Iodice. Altro. UniorPress, Napoli.

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Tipologia del documento: Monografia (Altro)
Lingua: Italiano
Titolo: La poetica teatrale di Davide Iodice
Autori:
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Sorge, Marina[non definito]
Autore/i: [Italiano]: Marina Sorge è laureata in Lingue e letterature straniere all'Università degli Studi di Napoli "L'Orientale" con tesi di laurea in Storia del Teatro e dello Spettacolo su Francesco Cerlone e l’opera buffa napoletana, ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Storia del Teatro con tesi sul teatro di Davide Iodice. Pubblicazioni:La poetica teatrale di Davide Iodice, casa editrice di Ateneo UniorPress.Comme te l’aggia dicere, sulla gestualità napoletana, edizioni Intramoenia.A murì e a pavà, sui detti napoletani in riferimento alla morte, edizioni Intramoenia. / [English]: Marina Sorge has a degree in Foreign Languages and literature at the Università degli Studi di Napoli "L'Orientale” with a thesis on Francesco Cerlone and the Neapolitan Opera buffa. She has a PhD in Theater History at the Università degli Studi di Napoli "L'Orientale” with a dissertation on the theatre of Davide Iodice. Essays:The theatrical poetry of Davide Iodice, casa editrice di Ateneo UniorPress.Comme te l’aggia dicere, on the Neapolitan gestures, edizioni Intramoenia.A murì e a pavà, on the Neapolitan proverbs concerning death, edizioni Intramoenia.
Data: 2022
Numero di pagine: 290
Istituzione: Università degli Studi di Napoli "L'Orientale"
URL ufficiale: http://www.fedoabooks.unina.it/index.php/fedoapres...
Nazione dell'editore: Italia
Luogo di pubblicazione: Napoli
Editore: UniorPress
Data: 2022
Titolo della serie: Dissertationes
ISBN: 978-88-6719-242-7
Numero di pagine: 290
Parole chiave: teatro, regia, quaderno, laboratorio, scrittura scenica, theatre, theatrical direction, director’s notebook, laboratory, stage writing
NBN (National Bibliographic Number): urn:nbn:it:unina-28279
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: Area 10 - Scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche > L-ART/05 - Discipline dello spettacolo
Diritti di accesso: Accesso aperto
Depositato il: 23 Mag 2022 10:19
Ultima modifica: 23 Mag 2022 10:19
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/13362
DOI: 10.6093/978-88-6719-242-7

Abstract

[Italiano]: Il presente saggio affronta il lavoro teatrale del regista napoletano Davide Iodice, esempio compiuto di come si è andata sviluppando la ricerca estetica dopo il Nuovo Teatro a partire dagli anni novanta e di come ha assunto una sua configurazione particolare, soprattutto nel sud Italia. Il saggio si focalizza su tre elementi principali del teatro di Iodice: la scrittura scenica come grammatica fondante del suo linguaggio teatrale; la drammaturgia come fenomeno complesso in cui intervengono la testualità verbale e la testualità scenica; la finalizzazione del suo teatro a un intervento attivo nell’ambito dei contesti sociali disagiati. Il lavoro di ricostruzione attinge principalmente a fonti primarie: interviste mirate, che hanno permesso di usufruire della memoria diretta dell’artista, recuperando informazioni diversamente destinate ad andare perse e soprattutto i quaderni di regia, preziosi materiali d’archivio inediti, che aprono importanti prospettive di lettura del lavoro del regista e permettono di osservare la genesi creativa del suo lavoro. I quaderni sono un percorso preparatorio alla realizzazione finale della scrittura scenica, una vera e propria scrittura in progress al cui interno agiscono annotazioni, immagini, testo, disegni. Nel caso dello spettacolo La luna, il lavoro sulle fonti primarie si è trasformato in un lavoro in presa diretta, seguendo di persona il laboratorio diretto da Iodice e verificando il processo creativo nel suo disporsi reale. Uno spazio particolare è rivolto al lavoro fatto con gli ospiti del dormitorio pubblico di Napoli. In questo aspetto della ricerca teatrale di Iodice si è messo in risalto quanto la componente preliminare di relazione umana sia intervenuta a determinare le condizioni della tessitura scenica. / [English]: This essay deals with the artistic activity of the Neapolitan director Davide Iodice in the contemporary Italian theatre. The essay focuses on three main elements of Iodice’s theatre: the stage writing as the base of his theatrical style; the dramaturgy in which verbal and stage text coexist; his artistic work in poor social contexts. The reconstruction of Iodice’s works is realized from secondary sources, namely articles, press releases and video clips, and above all from such primary sources as interviews with Iodice himself and access to his rich personal archives containing notes, drawings and director’s notebooks from the early 90s onwards. Thanks to this unique unpublished material, it was possible to follow his creative process from its inception up to the process of ‘stage writing’. His wide-ranging production is analyzed according to topic, albeit trying to follow a diachronic sequence. The peculiar works Iodice realized with the homeless, whose lives and memories become ‘stage writing’, are analyzed thanks to his director’s notebooks providing an intimate entry into his talent for deep interpersonal communication and empathy. The analysis of his more recent work La luna starts from the theatre laboratory conducted by Iodice himself. Given the access to his theatre director suggestions and advice during the training and improvisations of the actors, it was possible to follow the creative process in its making and to deconstruct the work from its genesis.

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