Carnevale, Diego (2024) Cittadini ombratili : mobilità e accoglienza degli stranieri nel Regno di Napoli (secoli XVII-XVIII). [non definito]. FedOA - Federico II University Press, Napoli.
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Tipologia del documento: | Monografia ([non definito]) |
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Lingua: | Italiano |
Titolo: | Cittadini ombratili : mobilità e accoglienza degli stranieri nel Regno di Napoli (secoli XVII-XVIII) |
Autori: | Autore Email Carnevale, Diego [non definito] |
Autore/i: | [Italiano]: Diego Carnevale è professore associato di storia moderna presso l'Università di Napoli Federico II. I suoi principali lavori riguardano la storia sociale, economica e istituzionale delle grandi realtà urbane. Attualmente sta svolgendo una ricerca sui conflitti relativi alla gestione dell'approvvigionamento idrico urbano nella Napoli tardo-moderna. Tra le sue pubblicazioni L’affare dei morti. Mercato funerario, politica e gestione della sepoltura a Napoli (secoli XVII-XIX), Roma 2014./[English]: Diego Carnevale is Associate Professor of Early Modern History at the University of Naples Federico II. His main works concern the social, economic and institutional history of large urban realities. He is currently researching the conflicts surrounding the management of urban water supply in late-early modern Naples. Among his publications L’affare dei morti. Mercato funerario, politica e gestione della sepoltura a Napoli (secoli XVII-XIX), Roma 2014. |
Data: | 2 Luglio 2024 |
Numero di pagine: | 273 |
Istituzione: | Università degli studi di Napoli Federico II |
URL ufficiale: | http://www.fedoabooks.unina.it/index.php/fedoapres... |
Nazione dell'editore: | Italia |
Luogo di pubblicazione: | Napoli |
Editore: | FedOA - Federico II University Press |
Data: | 2 Luglio 2024 |
Titolo della serie: | Clio. Saggi di scienze storiche, archeologiche e storico-artistiche |
ISBN: | 978-88-6887-243-4 |
Numero di pagine: | 273 |
Parole chiave: | Mobilità, Accoglienza, Regno di Napoli, Viaggio, Passaporto; Mobility, Hospitality, Kingdom of Naples, Travel, Passport |
NBN (National Bibliographic Number): | urn:nbn:it:unina-30125 |
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: | Area 11 - Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche > M-STO/02 - Storia moderna |
Diritti di accesso: | Accesso aperto |
Depositato il: | 02 Lug 2024 08:11 |
Ultima modifica: | 02 Lug 2024 10:16 |
URI: | http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/15278 |
DOI: | 10.6093/978-88-6887-243-4 |
Abstract
[Italiano]: Cosa significava essere straniero in una realtà dell’Europa moderna, prima dell’affermazione dello Stato di diritto, del principio di uguaglianza, del diritto internazionale? Questo libro cerca di rispondere a tale domanda a partire da un contesto specifico, il Regno di Napoli, focalizzando l’attenzione su un aspetto particolare, quello della mobilità. Le società di antico regime erano ben lungi dall’essere immobili, molte persone si spostavano, anche per lunghi tragitti, spinte da molteplici esigenze ma soprattutto dalla necessità di lavorare. Nel tentativo di incanalare e controllare i flussi migratori, le autorità imponevano regole e procedure, obbligando i viaggiatori a dotarsi di specifici documenti e sottoporsi a controlli lungo le strade e nei luoghi dove prendevano alloggio. Chi infrangeva le norme era accusato di vagabondaggio, un crimine molto grave che portava all’arresto immediato e a condanne severe. Il libro approfondisce il modo in cui le istituzioni napoletane (centrali e periferiche, laiche ed ecclesiastiche) categorizzavano le persone in movimento, mostrando come il non essere nativo del Regno rappresentasse soltanto uno degli elementi presi in considerazione, accanto ad altri come la fede religiosa, la lingua parlata, lo status sociale. Ne emerge un quadro ricco di sfumature, nel quale gli stranieri – ma anche gli abitanti del Regno – sfruttavano le zone d’ombra della normativa per aggirarla oppure se ne avvalevano per proteggersi dall’eccessivo arbitrio di chi era preposto ai controlli./[English]: What did it mean to be a foreigner in modern Europe, before the establishment of the rule of law, the principle of equality, and international law? This book attempts to answer this question from a specific context, the Kingdom of Naples, focusing on the mobility issues. Early modern societies were far from immobile, many people moved, even for long distances, driven by multiple needs but above all by the need to work. In an attempt to channel and control migratory flows, the authorities imposed rules and procedures, forcing travellers to carry specific documents and undergo controls along the roads and in places where they took lodgings. Those who broke the rules were charged with vagrancy, a very serious crime that led to immediate arrest and severe sentences. The book delves into the way in which Neapolitan institutions (central and peripheral, secular and ecclesiastical) categorised people on the move, showing how not being a native of the kingdom was only one of the elements taken into consideration, alongside others such as religious faith, spoken language and social status. A nuanced picture emerges, in which foreigners - but also inhabitants of the Kingdom - exploited the grey areas of the legislation to circumvent it or used it to protect themselves from the excessive arbitrariness of those in charge of controls.
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