Castellana, Stefania (2025) Zenthilomeni. Élite, committenza e circolazione di opere d’arte a Monopoli tra Quattrocento e Cinquecento. [non definito]. FedOA - Federico II University Press, Napoli.
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Tipologia del documento: | Monografia ([non definito]) |
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Lingua: | Italiano |
Titolo: | Zenthilomeni. Élite, committenza e circolazione di opere d’arte a Monopoli tra Quattrocento e Cinquecento |
Autori: | Autore Email Castellana, Stefania [non definito] |
Autore/i: | [Italiano]: Stefania Castellana ha conseguito il dottorato di ricerca in ‘Arti, storia e territorio dell’Italia nei rapporti con l’Europa e i paesi del Mediterraneo’ presso l’Università del Salento, istituzione con cui collabora come cultrice della materia. È stata assegnista post-doc all’Università degli Studi di Napoli Federico II, nell’ambito del progetto PRIN 2017: The Renaissance in Southern Italy and in the Islands e, precedentemente, borsista della Fondazione di Studi di Storia dell’Arte ‘Roberto Longhi’ di Firenze e dell’Associazione del Centro Studi Normanno-Svevi di Bari. Si occupa soprattutto di cultura figurativa in età moderna, con particolare attenzione alla circolazione di artisti e opere in area adriatica. Ha partecipato a diversi convegni, pubblicato contributi in riviste scientifiche, volumi e cataloghi di mostre e la monografia Johannes Hispanus (Edizioni Delmiglio 2017)./[English]: Stefania Castellana obtained her PhD in Italian Arts, History, and Territory in the Context of Relations with Europe and Mediterranean Countries from the University of Salento, where she is currently cultrice della materia. She held a postdoctoral fellowship at the University of Naples Federico II within the framework of the PRIN 2017 research project The Renaissance in Southern Italy and in the Islands. Previously, she was a research fellow at the Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi in Florence and at the Associazione del Centro Studi Normanno-Svevi in Bari. Her research focuses primarily on early modern visual culture, with particular attention to the circulation of artists and artworks in the Adriatic region. She has presented papers at several academic conferences and published contributions in scholarly journals, edited volumes, and exhibition catalogues, as well as the monograph Johannes Hispanus (Edizioni Delmiglio, 2017). |
Data: | 24 Giugno 2025 |
Numero di pagine: | 202 |
Istituzione: | Università degli studi di Napoli Federico II |
URL ufficiale: | http://www.fedoabooks.unina.it/index.php/fedoapres... |
Nazione dell'editore: | Italia |
Luogo di pubblicazione: | Napoli |
Editore: | FedOA - Federico II University Press |
Data: | 24 Giugno 2025 |
Titolo della serie: | Regna |
ISBN: | 978-88-6887-334-9 |
Numero di pagine: | 202 |
Parole chiave: | Monopoli, Venezia, Rinascimento in Italia meridionale, Committenza, Circolazione di opere d'arte; Monopoli, Venice, Renaissance in Southern Italy, Patronage, Circulation of artworks |
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: | Area 11 - Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche > M-STO/02 - Storia moderna |
Depositato il: | 24 Giu 2025 08:20 |
Ultima modifica: | 26 Giu 2025 10:18 |
URI: | http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/15751 |
DOI: | 10.6093/978-88-6887-334-9 |
Abstract
[Italiano]: Nel panorama che vede i centri pugliesi interessati da una capillare presenza di opere d’arte venete, Monopoli si presenta come un vero e proprio ‘caso’ per via delle importanti commissioni – ricondotte dagli studi a personalità facenti capo all’élite cittadina – ai due principali maestri attivi a Venezia tra Quattrocento e Cinquecento: il San Gerolamo nello studio di Lazzaro Bastiani e il San Pietro martire di Giovanni Bellini. La situazione artistica di Monopoli, generalmente connessa alla sottomissione alla Serenissima negli anni a cavallo tra i due secoli e sovente interpretata come manifestazione di subalternità culturale, viene qui analizzata alla luce dei più recenti studi sul Rinascimento in Italia meridionale, che ne hanno messo in evidenza la dimensione urbana policentrica, e attraverso un approfondimento sull’élite e sull’atteggiamento dei cosiddetti zenthilomeni nei confronti delle arti. Il volume si concentra sulla circolazione di opere di gusto lagunare, e sugli artisti e committenti presenti in città, affrontando l’argomento con approccio attento alla dimensione politica e sociale. La rilettura di fonti edite e del materiale archivistico, l’approccio relazionale nello studio dei legami tra le famiglie – su tutte Arpona, Palmieri, Montemaro, Ferro –, della ‘geografia’ dell’occupazione dello spazio sacro e il focus su alcune personalità di spicco attive sia dentro che fuori dal Regno, hanno consentito di proporre scenari originali relativi alla circolazione, alla cronologia e allo stile delle opere venete presenti sul territorio, al ruolo dei mediatori, al coinvolgimento dei maestri e al gusto della società monopolitana, aprendo nuove prospettive per riconsiderare il più ampio fenomeno dell’importazione artistica da Venezia alla Puglia./[English]: Within the broader context of Apulian towns characterized by a widespread presence of Venetian artworks, Monopoli stands out as a true ‘case study’ due to the significant commissions – traced by scholarship to figures belonging to the local élite – bestowed upon the two leading masters active in Venice between the Fifteenth and Sixteenth Centuries: St. Jerome in His Study by Lazzaro Bastiani and St. Peter Martyr by Giovanni Bellini. The artistic landscape of Monopoli, typically associated with its political subjugation to the Serenissima around the turn of the century and often interpreted as an expression of cultural subordination, is here reconsidered in light of the most recent studies on the Renaissance in Southern Italy. These studies have emphasized its polycentric urban dimension, which, combined with an in-depth investigation of the élite and the attitudes of the so-called zenthilomeni toward the arts, provides a renewed framework for analysis. This volume focuses on the circulation of artworks reflecting a typical Venetian taste, as well as on the artists and patrons active in Monopoli, adopting an approach attentive to both political and social dimensions. A critical reassessment of published sources and archival materials, combined with a relational approach to the study of family networks – particularly the Arpona, Palmieri, Montemaro, and Ferro families – the spatial ‘geography’ of sacred space occupation, and a particular focus on prominent figures active both within and beyond the Kingdom, has allowed for the proposal of original scenarios concerning the circulation, chronology, and style of Venetian artworks in the area. This includes examining the role of intermediaries, the involvement of masters, and the aesthetic preferences of Monopoli’s society, ultimately opening new perspectives for re-evaluating the broader phenomenon of artistic importation from Venice to Apulia.
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