Caruso, Valeria (2025) Tra lessico e grammatica: i verbi procomplementari. Altro. UniorPress, Napoli.

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Tipologia del documento: Monografia (Altro)
Lingua: Italiano
Titolo: Tra lessico e grammatica: i verbi procomplementari
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Caruso, Valeria
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Autore/i: [Italiano]: Valeria Caruso è ricercatrice di “Didattica delle lingue moderne” all’Università di Napoli L’Orientale. I suoi interessi di ricerca si concentrano principalmente sulla lessicologia, la lessicografia e lo sviluppo di risorse lessicografiche digitali. In ambito lessicologico si è occupata di semantica formale di stampo cognitivista e di approcci costruzionisti e funzionalisti allo studio della grammatica e del lessico. Altro ambito di ricerca privilegiato è la dimensione fraseologica dell’organizzazione linguistica, analizzata sempre con approcci corpus based con finalità descrittive e applicate nell’ambito della lessicografia e della didattica./[English]: Valeria Caruso is a researcher in Foreign Languages Teaching at the University of Naples "L’Orientale". Her main research interests include lexicology, lexicography, and the development of digital lexicographic resources. Her work in lexicology has explored formal semantics from a cognitive perspective, as well as constructionist and functionalist approaches to the study of grammar and the lexicon. Another major area of her research is the phraseological dimension of language organization, investigated through corpus-based methodologies with both descriptive and applied aims in lexicography and language teaching.
Data: 25 Giugno 2025
Numero di pagine: 102
Istituzione: Università di Napoli L'Orientale
URL ufficiale: http://www.fedoabooks.unina.it/index.php/fedoapres...
Nazione dell'editore: Italia
Luogo di pubblicazione: Napoli
Editore: UniorPress
Data: 25 Giugno 2025
ISBN: 978-88-6719-327-1
Numero di pagine: 102
Parole chiave: pronomi clitici complemento, polirematiche verbali, fraseologia, grammaticalizzazione; clitic complement pronouns, multi-word verbs, phraseology, grammaticalization
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: Area 10 - Scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche > L-LIN/02 - Didattica delle lingue moderne
Diritti di accesso: Accesso aperto
Depositato il: 01 Lug 2025 09:11
Ultima modifica: 01 Lug 2025 09:11
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/15757
DOI: 10.6093/978-88-6719-327-1

Abstract

[Italiano]: Il volume discute le caratteristiche dei verbi procomplementari, un’eterogenea classe di verbi che, pur essendo semanticamente idiosincratici, si flettono assieme ad alcune forme di pronomi clitici complemento, come nei verbi starci, risponderne, giurarla, beccarle, farsene, farcela, cercarsela. Studi precedenti ne propongono descrizioni molto diversificate, considerandoli o come un tipo di espressioni idiomatiche, oppure come il risultato congiunto di fattori di grammaticalizzazione e di lessicalizzazione, che avrebbero prodotto diversi sottotipi della classe. Il primo filone di ricerche si è soffermato su locuzioni come saperla lunga, cercando di ricavare generalizzazioni applicabili anche ai procomplementari ‘semplici’, come saperne. Gli altri approcci, invece, basandosi principalmente sui procomplementari senza espansioni, hanno messo in risalto l’impredicibilità con cui il clitico contribuisce al significato del verbo: dai valori pragmatici (che ne sai di me?) alla dimensione connotativa (finiscila!), dai cambiamenti azionali (ci sento/sento bene) fino all’opacità semantica (chi se ne frega!). Pur partendo da questo secondo filone di studi, che riconosce l’eterogenia della classe, nel volume ci si sofferma su alcune caratteristiche trasversali dei procomplementari, attribuendole a due tipi di referenza licenziata dai clitici lessicalizzati. Da un lato quelli che hanno valore anaforico e, quindi, sono riprese o anticipazioni di elementi presenti nel testo (c1'è molta simpatia1 tra loro; ce la1 farai a superare l'esame1). Dall'altro, verbi come prenderle [le botte], arrivarci [alla soluzione] o attaccarla [una malattia infettiva], il cui clitico lessicalizza un argomento sottinteso, espresso in superficie solo in costrutti marcati, come le frasi dislocate: le botte le hanno prese tutte nella caserma di Bolzaneto. Nel volume i verbi del primo tipo vengono chiamati procomplementari anaforici, mentre i secondi procomplementari denotativi. Questa distinzione appare rilevante anche per le ricadute sintattiche che i diversi tipi di riferimento istituiscono. I procomplementari denotativi hanno un argomento sottinteso e sono, sintatticamente, monoargomentali. Quelli che invece riprendono elementi testuali completano la loro semantica con un argomento recuperabile nel testo o nel contesto di enunciazione. I procomplementari anaforicisono pertanto, sintatticamente, biargomentali con casi di espressione obbligatoria del secondo argomento (ci1 ha messo un’ora1 ad arrivare). A partire dal termine metalinguistico introdotto da De Mauro, i procomplementari sono verbi coniugati con l’ausilio di pronomi complemento (pro-complemento) per lessicalizzare elementi cotestuali oppure argomenti sottintesi. Al contrario, i verbi pronominalisi avvalgono degli altri clitici in modo composizionale, grammaticalizzando diversi tipi di diatesi, come in abbracciarsi, vestirsi, mangiarsi un panino. Queste ed altre considerazioni si riveleranno utili a stilare, in futuro, un sillabo dei verbi procomplementari basato sulle caratteristiche semantico-sintattiche di questi verbi e, allo stesso tempo, a ripensare la didattica dei pronomi clitici, legandola più strettamente al lessico verbale per esplicitarne significati e funzioni.

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