Galante, Stefania (2006) Materia, forma e tecniche costruttive in Terra d’Otranto. Da esperienza locale a metodologia per la conservazione. [Tesi di dottorato] (Inedito)
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Tipologia del documento: | Tesi di dottorato |
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Lingua: | Italiano |
Titolo: | Materia, forma e tecniche costruttive in Terra d’Otranto. Da esperienza locale a metodologia per la conservazione |
Autori: | Autore Email Galante, Stefania [non definito] |
Data: | 2006 |
Tipo di data: | Pubblicazione |
Numero di pagine: | 349 |
Istituzione: | Università degli Studi di Napoli Federico II |
Dipartimento: | Storia dell'architettura e restauro |
Dottorato: | Conservazione dei beni architettonici |
Ciclo di dottorato: | 18 |
Coordinatore del Corso di dottorato: | nome email Casiello, Stella [non definito] |
Tutor: | nome email Casiello, Stella [non definito] |
Data: | 2006 |
Numero di pagine: | 349 |
Parole chiave: | Tecniche costruttive; Restauro; Salento |
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: | Area 08 - Ingegneria civile e Architettura > ICAR/19 - Restauro |
Depositato il: | 08 Set 2008 |
Ultima modifica: | 30 Apr 2014 19:34 |
URI: | http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/2937 |
DOI: | 10.6092/UNINA/FEDOA/2937 |
Abstract
La tesi affronta il tema delle tecniche costruttive in Terra d’Otranto in epoca moderna alla luce dell’importanza della loro conoscenza ai fini del restauro e della conservazione dei beni architettonici. L’indagine ha, infatti, inteso approfondire non solo gli aspetti tecnologici e fattuali, ma anche i valori culturali collegati al modo di produzione, all’ambiente socio-economico, alla committenza e alle competenze delle maestranze, conoscenze che consentono di operare scelte in direzione della preservazione dei valori materiali ed immateriali del manufatto architettonico, e della riduzione al minimo degli interventi nel rispetto della sua autenticità testimoniale. La tesi, articolata in quattro capitoli, affronta dapprima una lettura delle caratteristiche geomorfologiche del territorio, gli eventi storici e politici, e gli aspetti economici e sociali, per fornire gli strumenti di base necessari a comprendere le opere analizzate dell’area in questione; prende, poi, in esame i materiali utilizzati nella costruzione, in quanto fattori determinanti nei processi esecutivi, la loro disponibilità sul territorio, la lavorazione e la finitura, le caratteristiche dimensionali, definite sulla base del raffronto delle informazioni ricavate dalla bibliografia disponibile, dalle fonti e dai documenti, e descrive gli elementi e le particolarità costruttive caratterizzanti, nonché le relative tecniche di realizzazione. La lettura dei documenti, in particolar modo, ha consentito di acquisire nuove informazioni circa la conduzione del cantiere, le figure professionali, le pratiche di mestiere, i materiali e gli strumenti di lavoro e di produrre confronti, riguardo ai sistemi di appalto dei lavori, tra committenze, private e pubbliche, e maestranze, e le realtà geografiche più prossime alla Terra d’Otranto, in particolare Napoli e la Sicilia. In ultimo, partendo dai risultati dell’analisi delle tecniche costruttive, propone una ricostruzione della loro diffusione, permanenza, cambiamento e scomparsa dalla regione, e delle cause che ne furono alla base, e delle relazioni intercorse tra i diversi attori della realizzazione architettonica, i committenti, gli architetti e le maestranze. In presenza della complessità degli edifici di Terra d’Otranto, frutto delle numerose trasformazioni e stratificazioni, è risultata evidente la necessità di una conoscenza storica delle tecniche costruttive, che, consentendo di recuperare il valore di ogni traccia materiale, segno e testimonianza anch’essa della storia, può così garantire una loro corretta conservazione.
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