Toriello, Mario (2008) Analisi di fattori genetici nella modulazione del dolore in pazienti affetti da disfunzione temporo-mandibolare. [Tesi di dottorato] (Inedito)

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Tipologia del documento: Tesi di dottorato
Lingua: Italiano
Titolo: Analisi di fattori genetici nella modulazione del dolore in pazienti affetti da disfunzione temporo-mandibolare
Autori:
AutoreEmail
Toriello, Mario[non definito]
Data: 2008
Numero di pagine: 68
Istituzione: Università degli Studi di Napoli Federico II
Dipartimento: Biochimica e biotecnologie mediche
Dottorato: Genetica e medicina molecolare
Ciclo di dottorato: 21
Coordinatore del Corso di dottorato:
nomeemail
Bruni, Carmelo Brunobrucar@unina.it
Tutor:
nomeemail
Sacchetti, Luciaacchetti@dbbm.unina.it
Data: 2008
Numero di pagine: 68
Parole chiave: TMD. Comt
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: Area 05 - Scienze biologiche > BIO/12 - Biochimica clinica e biologia molecolare clinica
Depositato il: 09 Lug 2010 08:03
Ultima modifica: 02 Dic 2014 11:49
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/4008
DOI: 10.6092/UNINA/FEDOA/4008

Abstract

Recentemente è stato dimostrato che il gene COMT gioca un ruolo primario nella regolazione individuale della percezione del dolore e nello sviluppo di patologie temporomandibolari. Il gene COMT mappa sul braccio lungo del cromosoma 22 in prossimità del gene BCR, è costituito da 27.221 basi e codifica per una proteina di 271 aminoacidi (a.a.) dal peso di 30 kDa. Il gene COMT è costituito da 6 esoni. I primi 2 esoni sono trascritti ma non tradotti. L’esone 6 contiene il codone di termine della traduzione in posizione +814, inoltre è presente un putativo segnale di poliadenilazione (AATTAA) in posizione +1082. Da quanto suddetto, appare interessante studiare il gene COMT in soggetti affetti da TMD (n=50) della nostra area geografica e in un gruppo controllo (n=120), con i seguenti scopi: 1) Sequenziamento degli esoni e promotori del gene COMT dei soggetti appartenenti ai gruppi di studio 2) Valutazione della magnesemia nei soggetti affetti da TMD 3) Calcolo delle frequenze alleliche, a livello delle singole varianti geniche nel gene COMT nei gruppi di studio 4) Individuazione di aplotipi di SNPs caratterizzanti i gruppi dello studio 5) Valutazione statistica dei risultati ottenuti 6) Studio di predizione bioinformatica degli effetti delle varianti geniche trovate sulla struttura del DNA, RNA e proteina COMT. Il sequenziamento completo del gene COMT in soggetti con insorgenza del dolore temporo-mandibolare ci ha consentito di ottenere originali paragonati con quelli del gruppo di Diatchenko che ha studiato tale tematica in dettaglio negli ultimi anni (30,45) ma limitandosi nello studio all’analisi di solo 4 polimorfismi nel gene COMT. Il nostro studio, tramite l’intero sequenziamento del gene COMT, ha evidenziato 18 nuove varianti con probabile significato patogenetico nell’insorgenza del dolore temporo-mandibolare e del dolore cefalgico ad esso associato. Inoltre, per 8 di queste varianti l’analisi strutturale ha permesso di accertare un cambio del valore del G e dell’avvolgimento spaziale del RNA, caratteristica quest’ultima fortemente correlata alla quantità di proteina tradotta. Ovviamente tali analisi di predizioni di strutture sia della proteina, che dell’RNA vanno dimostrate mediante saggi funzionali sulla attività dell’enzima COMT. Tali varianti potranno essere studiate anche in tutta quella serie di patologie psichiatriche alle quali il gene COMT è stato precedentemente correlato. E’ stata inoltre evidenziata una nuova mutazione, analizzata anche dal punto di vista strutturale (58Arg>Ser), andando a studiare le modifiche indotte dalla variante nella struttura tridimensionale dell’enzima COMT tramite cristallografia. Il nostro studio, anche se mostra una piccola pecca rappresentata dal numero dei soggetti esaminati TMD (n=50), ha tuttavia utilizzato criteri di inclusione molto accurati ed ha altresì analizzato un gruppo di soggetti controllo sicuramente sufficiente in termini numerici (rapporto 2,4 tra casi/controlli) ai fini di risultati significativi da un punto di vista statistico. Ciò ci consente senza dubbio di affermare che varianti del gene COMT hanno un ruolo nell’insorgenza del dolore temporo-mandibolare.

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