Cavaliere, Gina (2009) Effetto della 3,5-Diiodo-L-Tironina sullo sviluppo dell’obesità, sulla tolleranza al glucosio e sulla steatosi epatica in ratti alimentati con dieta iperlipidica. [Tesi di dottorato] (Inedito)

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Tipologia del documento: Tesi di dottorato
Lingua: Italiano
Titolo: Effetto della 3,5-Diiodo-L-Tironina sullo sviluppo dell’obesità, sulla tolleranza al glucosio e sulla steatosi epatica in ratti alimentati con dieta iperlipidica
Autori:
AutoreEmail
Cavaliere, Ginagina.cavaliere@yahoo.it
Data: 27 Novembre 2009
Numero di pagine: 136
Istituzione: Università degli Studi di Napoli Federico II
Dipartimento: Medicina clinica e sperimentale
Scuola di dottorato: Medicina preventiva, pubblica e sociale
Dottorato: Scienze dell'alimentazione e della nutrizione
Ciclo di dottorato: 22
Coordinatore del Corso di dottorato:
nomeemail
Contaldo, Franco[non definito]
Tutor:
nomeemail
Barletta, Antonioantonio.barletta@unina.it
Data: 27 Novembre 2009
Numero di pagine: 136
Parole chiave: Obesità, steatosi epatica, insulino-resistenza, mitocondri, 3,5 diodo-L-tironina.
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: Area 05 - Scienze biologiche > BIO/09 - Fisiologia
Depositato il: 04 Dic 2009 10:26
Ultima modifica: 29 Ott 2014 14:01
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/4117
DOI: 10.6092/UNINA/FEDOA/4117

Abstract

L'obiettivo di questa tesi è stato quello di valutare l'utilizzo della 3,5 diodo-L-tironina (T2) come potenziale farmaco nella prevenzione e nella cura di patologie associate all'obesità, quali resistenza all'insulina e steatosi epatica, mediante somministrazione in ratti alimentati con dieta iperlipidica. Nel loro complesso, i risultati di questa tesi dimostrano che il trattamento con T2 in ratti alimentati con una dieta ad alto contenuto di grassi influenza il bilancio energetico dell’organismo agendo in particolare sul guadagno energetico corporeo e su una componente della spesa energetica, come il metabolismo basale. Il trattamento con T2 è anche in grado di prevenire e far regredire i danni indotti dalla dieta iperlipidica a livello epatico. Da un punto di vista applicativo, questi risultati aggiungono un ulteriore dato in favore di un possibile utilizzo della T2 non solo nel prevenire lo sviluppo della steatosi epatica come dimostrato nel momento in cui viene somministrata contemporaneamente all’inizio del trattamento con la dieta iperlipidica, ma anche di far regredire questa patologia nel momento in cui è già sviluppata a causa di un precedente trattamento con la dieta iperlipidica.

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