Bocchino, Anna (2009) COMPETENZA CULTURALE NELLE INFERMIERE. DUE REALTA’ A CONFRONTO: CASERTA E SIVIGLIA. [Tesi di dottorato] (Inedito)

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Tipologia del documento: Tesi di dottorato
Lingua: Italiano
Titolo: COMPETENZA CULTURALE NELLE INFERMIERE. DUE REALTA’ A CONFRONTO: CASERTA E SIVIGLIA
Autori:
AutoreEmail
Bocchino, Annaanna.bocchino@libero.it
Data: 30 Novembre 2009
Numero di pagine: 121
Istituzione: Università degli Studi di Napoli Federico II
Dipartimento: Scienze relazionali "Gustavo Iacono"
Scuola di dottorato: Scienze psicologiche e pedagogiche
Dottorato: Studi di genere
Ciclo di dottorato: 22
Coordinatore del Corso di dottorato:
nomeemail
Nunziante Cesaro, Adeleadenunzi@unina.it
Tutor:
nomeemail
Arcidiacono, Caterinacaterina.arcidiano@unina.it
Data: 30 Novembre 2009
Numero di pagine: 121
Parole chiave: competenze culturali, immigrazione, pregiudizio
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: Area 11 - Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche > M-PSI/05 - Psicologia sociale
Depositato il: 14 Dic 2009 08:02
Ultima modifica: 30 Apr 2014 19:41
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/4274

Abstract

Abstract La specificità che ha assunto il fenomeno migratorio nell’Europa meridionale rispetto all’Europa settentrionale ha consentito di definire un “modello mediterraneo di immigrazione” con riferimento alle caratteristiche abbastanza omogenee di natura geografica, demografica, sociale ed economica (Pugliese, 2000) riscontrate in Italia, Spagna, Grecia e Portogallo. L’Italia e la Spagna, che costituiscono i due paesi oggetto di studio, si sono trasformati rapidamente, a partire dagli anni settanta, da aree di emigrazione in un bacino di accoglienza di persone immigrate. Un processo piuttosto complesso che ha colto i paesi dell’Europa mediterranea impreparati di fronte a questo repentino cambiamento dei flussi. Alla sempre più evidente stabilizzazione dell’immigrato, nella comunità ospitante, non si sono accompagnate sufficienti iniziative finalizzate tanto ad una migliore integrazione degli immigrati quanto ad una adeguata maturazione della coscienza collettiva in quanto questa profonda accelerazione coglie impreparata anche la popolazione acculturante generando paure, preoccupazioni per lo più infondate e pregiudizi che rendono complesso, e a volte faticoso, il necessario processo di integrazione. Nel presente lavoro è stata data particolare attenzione al processo di integrazione dell’immigrato all’interno del contesto sanitario dove, ancora oggi,sono presenti delle disuguaglianze tra autoctoni e immigratiper ciò che concerne l’accesso e la fruibilità dei servizi. L’intento generale di questo lavoro è di indagare il process il modo in cui gli infermieri professionisti percepiscono gli immigrati e come si rapportano ad essi nell’ambito del proprio lavoro. L’approccio sotteso alla ricerca è di tipo psico-politico; il presupposto da cui parte è che la relazione di assistenza sanitaria – che riguarda un ambito di primaria importanza quale quello della salute - rispecchi lo stato dei rapporti presenti in una società tra autoctoni e immigrati: maggiori sono l’apertura verso altre culture e la disponibilità all’accoglienza e allo scambio, meno faticoso e problematico dovrebbe essere il lavoro con gli utenti stranieri.

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