Gargiulo, Sara (2010) IMAGING MULTIMODALE PET/TC IN CAMPO PRECLINICO: STUDIO DI UN MODELLO MURINO DI INFARTO DEL MIOCARDIO. [Tesi di dottorato] (Inedito)

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Tipologia del documento: Tesi di dottorato
Lingua: Italiano
Titolo: IMAGING MULTIMODALE PET/TC IN CAMPO PRECLINICO: STUDIO DI UN MODELLO MURINO DI INFARTO DEL MIOCARDIO
Autori:
AutoreEmail
Gargiulo, Saragargiulo_sara@libero.it
Data: 21 Novembre 2010
Numero di pagine: 94
Istituzione: Università degli Studi di Napoli Federico II
Dipartimento: Scienze biomorfologiche e funzionali
Scuola di dottorato: Medicina molecolare
Dottorato: Imaging molecolare
Ciclo di dottorato: 23
Coordinatore del Corso di dottorato:
nomeemail
Salvatore, Marcomarsalva@unina.it
Tutor:
nomeemail
Brunetti, Arturobrunetti@unina.it
Cuocolo, Albertocuocolo@unina.it
Data: 21 Novembre 2010
Numero di pagine: 94
Parole chiave: PET/TC, modelli murini, infarto del miocardio
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: Area 06 - Scienze mediche > MED/36 - Diagnostica per immagini e radioterapia
Depositato il: 06 Dic 2010 13:35
Ultima modifica: 30 Apr 2014 19:44
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/7991
DOI: 10.6092/UNINA/FEDOA/7991

Abstract

L’innovativo approccio molecolare ha contribuito significativamente a migliorare la tempestività delle diagnosi, il monitoraggio dell’evoluzione delle malattie e lo sviluppo di nuove terapie. Le patologie cardiovascolari, ed in particolare la cardiomiopatia ischemica, sono attualmente annoverate tra le principali cause di morbilità e mortalità nel mondo occidentale. Pertanto, la comunità scientifica nutre un forte interesse nel perfezionare l’iter diagnostico e sviluppare programmi preventivi e terapeutici innovativi per le cardiopatie. La comprensione della patogenesi e dell’evoluzione dell’ischemia del miocardio e lo sviluppo di nuove terapie si sono evolute di pari passo con la sperimentazione biomedica sui modelli animali. Le potenzialità di manipolazione genetica nei roditori da laboratorio hanno consentito di migliorare la comprensione di fondamentali aspetti genetici e fisiopatologici delle malattie cardiovascolari umane. In particolare, la crescente disponibilità di numerosi ceppi di topo (Mus Musculus) geneticamente modificati, ha condotto alla loro progressiva affermazione rispetto ad altri modelli animali. L’imaging preclinico nei topi da laboratorio ha apportato un contributo rilevante alla ricerca cardiovascolare. La traslazione delle metodiche di imaging dal modello animale all’uomo non è semplice ed in particolare, il loro impiego nel topo per lo studio del cuore è complicata da una serie di fattori, come le ridotte dimensioni e l’elevata frequenza cardiaca. Pertanto, gli studi di diagnostica per immagini sul cuore del topo richiedono alta risoluzione spaziale e temporale. Diverse metodiche di imaging, come l’Ecocardiografia, la Tomografia Computerizzata a raggi X (TC), la Risonanza Magnetica (RM), la Tomografia ad Emissione di Positroni (PET) e la Tomografia ad Emissione di Singolo Fotone (SPECT) consentono di studiare in vivo, in modo non invasivo e longitudinale, la morfologia, il metabolismo e la funzionalità cardiaca. In particolare, l’impiego di tecniche di Imaging morfo-funzionale integrato, come PET/TC o PET/RM, permettono di valutare in vivo processi molecolari che avvengono a livello cellulare e contemporaneamente ottenere informazioni anatomiche ad alta risoluzione.

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