Rocco, Annamaria (2010) Valutazione della genotossicità in suoli a diverso grado di contaminazione. [Tesi di dottorato] (Inedito)

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Tipologia del documento: Tesi di dottorato
Lingua: Italiano
Titolo: Valutazione della genotossicità in suoli a diverso grado di contaminazione
Autori:
AutoreEmail
Rocco, Annamariaannamaria.rocco1977@libero.it
Data: 29 Novembre 2010
Numero di pagine: 97
Istituzione: Università degli Studi di Napoli Federico II
Dipartimento: Biologia strutturale e funzionale
Scuola di dottorato: Scienze biologiche
Dottorato: Biologia applicata
Ciclo di dottorato: 23
Coordinatore del Corso di dottorato:
nomeemail
Ricca, Ezioe.ricca@unina.it
Tutor:
nomeemail
Maisto, Giuliag.maisto@unina.it
Data: 29 Novembre 2010
Numero di pagine: 97
Parole chiave: Batteria di test; biomarker; indice di genotossicità.
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: Area 05 - Scienze biologiche > BIO/07 - Ecologia
Depositato il: 02 Dic 2010 10:53
Ultima modifica: 30 Apr 2014 19:44
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/8112
DOI: 10.6092/UNINA/FEDOA/8112

Abstract

Obiettivo principale di questo lavoro di ricerca è stato valutare la genotossicita’ di suoli a diverso grado di contaminazione. A tale scopo è stata selezionata e messa a punto una batteria di test di genotossicità composta dal test dei micronuclei mediante Vicia faba e dal test della cometa mediante V. faba ed Eisenia veneta. Tale batteria di test è stata applicata a suoli campionati, in due campagne di prelievo, in siti dell'area urbana di Napoli sottoposti a diverso impatto antropico al fine di evidenziare eventuali relazioni tra gli effetti genotossici e la concentrazione di alcuni metalli nei suoli, e tra gli effetti genotossici e le principali caratteristiche chimico-fisiche dei suoli. Inoltre, al fine di poter effettuare un confronto spazio-temporale e di attribuire un giudizio di rischio genotossico ai suoli campionati è stato sviluppato e proposto un indice di genotossicità, che integra i risultati ottenuti dalla batteria di test. I metalli pesanti possono provocare, oltre al danno genotossico, anche altri effetti a livello sub-cellulare. A tale scopo è stato condotto uno studio preliminare sui lombrichi della specie Eisenia fetida volto a testare la capacità del saggio “stabilità della membrana lisosomiale” di risposta alla contaminazione da rame. I risultati ottenuti hanno evidenziato che la batteria di test selezionata si è rivelata uno strumento di facile applicazione e sensibile nell’identificazione della genotossicità dei suoli studiati. L’indice di genotossicità proposto (GBI), ottenuto dall’integrazione in un unico valore dei risultati della batteria di test applicati, ha permesso di attribuire un giudizio relativo al rischio genotossico di ogni suolo. Anche l’indice, così come si era evidenziato per i singoli test della batteria applicata, non mostra correlazione con i metalli presenti nei suoli studiati. Pertanto, gli effetti genotossici rilevati nei suoli non sembrerebbero dovuti alla contaminazione dai metalli indagati, probabilmente a causa del fatto che le componenti colloidali e la sostanza organica del suolo possono svolgere un’azione di mitigazione e la genotossicità misurata potrebbe essere attribuita alla presenza di altri contaminanti non indagati o di miscele complesse di essi. Il test sulla stabilità della membrana lisosomiale si è mostrato un biomarker molto sensibile alla contaminazione da rame e come tale potrebbe essere utilizzato in ricerche future per valutarne la sensibilità ad altri contaminanti, al fine ultimo di inserire questo test in una batteria.

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