Pascarella, Rosa (2010) Liminal space. The control of territory between formal and informal. [Tesi di dottorato] (Inedito)

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Tipologia del documento: Tesi di dottorato
Lingua: English
Titolo: Liminal space. The control of territory between formal and informal.
Autori:
AutoreEmail
Pascarella, Rosarosa.pascarella@unina.it
Data: 30 Novembre 2010
Numero di pagine: 129
Istituzione: Università degli Studi di Napoli Federico II
Dipartimento: Progettazione urbana e di urbanistica
Scuola di dottorato: Architettura
Dottorato: Urbanistica e pianificazione territoriale
Ciclo di dottorato: 23
Coordinatore del Corso di dottorato:
nomeemail
Miano, Pasqualepasmiano@unina.it
Tutor:
nomeemail
Cillo, Biagiocillobg@tin.it
Lieto, Lauralieto@unina.it
Data: 30 Novembre 2010
Numero di pagine: 129
Parole chiave: controllo; decisione; informale; rendita; territorialità.
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: Area 08 - Ingegneria civile e Architettura > ICAR/21 - Urbanistica
Informazioni aggiuntive: Sponsor advisor presso la University of California Los Angeles: Prof. Edward Soja.
Depositato il: 07 Dic 2010 11:52
Ultima modifica: 30 Apr 2014 19:45
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/8205
DOI: 10.6092/UNINA/FEDOA/8205

Abstract

Lo sfondo entro il quale si colloca il lavoro di ricerca è da riferirsi allo studio dei processi di formazione dello spazio urbano da parte di attori organizzati (formali ed informali) capaci di esercitare controllo (sociale, economico, comportamentale, ecc.) e di influenzare processi decisionali sugli usi dello spazio. La ricerca analizza come alcuni gruppi dominanti possano influenzare le scelte di governo territoriale, muovendosi in un mutevole spazio liminale tra formale e informale. Partendo dal presupposto che formale ed informale non siano due ambiti nettamente distinti, ma in continua relazione fra loro, e che pertanto generino degli spazi di limite indefiniti e dinamici, la ricerca si pone l'obiettivo di comprendere la diversa “forma” e “composizione” di questi spazi decisionali in relazione al sistema di pianificazione formale in cui insistono, quali siano i soggetti che “abitano” questi spazi privilegiati e di quali strumenti “formali” si servano. Per tale motivo si è scelto di confrontare due modelli di pianificazione (italiana e americana) molto diversi fra loro in relazione all'apprendimento e alla gestione delle pratiche informali. Questi diversi sistemi di pianificazione danno vita a modelli diversi di informalità, a seconda della loro strutturazione e degli strumenti e norme di cui si servono. Il sistema informale si adatta mutualmente alle pratiche formali, definendo spazi liminali diversi. Dall’analisi dei due sistemi si desumono considerazioni di carattere generale sulle possibili interazioni instaurabili tra formale ed informale in relazione alle caratteristiche dei sistemi di pianificazione, sull’effettivo utilizzo degli strumenti urbanistici esistenti e sulle modalità di manipolazione della rendita fondiaria. L’analisi consente, in tal modo, di riconsiderare l’adeguatezza dei diversi sistemi analizzati, rispetto ad obiettivi prestazionali enunciati, rispetto alla valutazione degli interessi in gioco e all’equità delle politiche distributive.

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