Calia, Raffaella Monia (2010) Culture della moda. Produzione, consumo, immaginario. Tendenze e stili di vita fra i giovani napoletani: un'indagine empirica. [Tesi di dottorato] (Inedito)

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Tipologia del documento: Tesi di dottorato
Lingua: Italiano
Titolo: Culture della moda. Produzione, consumo, immaginario. Tendenze e stili di vita fra i giovani napoletani: un'indagine empirica.
Autori:
AutoreEmail
Calia, Raffaella Moniamoniakal@libero.it
Data: 30 Novembre 2010
Numero di pagine: 201
Istituzione: Università degli Studi di Napoli Federico II
Dipartimento: Sociologia "Gino Germani"
Scuola di dottorato: Scienze sociali
Dottorato: Sociologia e ricerca sociale
Ciclo di dottorato: 23
Coordinatore del Corso di dottorato:
nomeemail
Morlicchio, Enrica[non definito]
Tutor:
nomeemail
Caramiello, Luigiluigicaramiello@libero.it
Data: 30 Novembre 2010
Numero di pagine: 201
Parole chiave: moda; cultura; immaginario;
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: Area 14 - Scienze politiche e sociali > SPS/08 - Sociologia dei processi culturali e comunicativi
Depositato il: 09 Dic 2010 10:47
Ultima modifica: 30 Apr 2014 19:46
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/8422

Abstract

Il lavoro di tesi approfondisce i fenomeni di moda. Interpreti privilegiati dei mutamenti di cui si nutre la vicenda sociale dell’umanità, acquisiscono una dirompenza senza precedenti, soprattutto a partire dall’età moderna. Lo sviluppo storico della moda, infatti, sin dagli albori, mostra una parentela - non solo terminologica - con la modernità, soprattutto con un suo tratto costitutivo e fondamentale, ossia la rottura rispetto alla tradizione ed il costante anelito al nuovo. Di tutte le forme di cambiamento cicliche dello stile, del costume, delle abitudini e di altri aspetti connessi al vivere quotidiano, l’abbigliamento rappresenta uno dei terreni privilegiati di studio (Gallino, 1992), forse perché è un sistema di comunicazione, in grado di veicolare immediatamente numerosi significati legati all’identità personale e all’appartenenza sociale. E’ nella superficie, infatti, che l’uomo può esprimere se stesso, e l’abito rappresenta l’involucro, sul quale affiorano mutamenti individuali e sociali ben più profondi, è un segno, dunque, che connette l’individuo al gruppo, è la forma estetica di passaggio tra l’individuale e il sociale. La moda, processo sociale a tutti gli effetti, è, dunque, un dispositivo della “modernità”, mutevole per eccellenza, che accoglie in sé e ben riproduce, il perdurante rapporto esistente tra forme di consumo, pratiche culturali e comunicative, sistemi e strutture della produzione. L'indagine empirica si dedica allo studio degli stili di vita giovanili a Napoli, che si conformano a partire dalle pratiche di consumo e di rielaborazione culturale. Sviluppando un’analisi approfondita del contesto urbano e delle relazioni entro cui si formano e si strutturano i significati della moda, per i giovani napoletani, se ne coglie il suo potere vincolante, evidenziando la sua natura di modello di comportamento atipico, che si caratterizza anche per la mutevolezza delle sue forme esteriori.

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