Pironti, Gianluigi (2011) LA DELEZIONE DELL'E3 UBIQUITINA LIGASI SIAH2 RIDUCE L'APOPTOSI INDOTTA DA IPOSSIA E L'INFARCT SIZE DOPO LEGATURA DELL'ARTERIA CORONARIA. [Tesi di dottorato] (Inedito)

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Tipologia del documento: Tesi di dottorato
Lingua: Italiano
Titolo: LA DELEZIONE DELL'E3 UBIQUITINA LIGASI SIAH2 RIDUCE L'APOPTOSI INDOTTA DA IPOSSIA E L'INFARCT SIZE DOPO LEGATURA DELL'ARTERIA CORONARIA
Autori:
AutoreEmail
Pironti, Gianluigigianluigipironti@gmail.com
Data: 27 Novembre 2011
Numero di pagine: 53
Istituzione: Università degli Studi di Napoli Federico II
Dipartimento: Medicina clinica e scienze cardiovascolari e immunologiche
Scuola di dottorato: Medicina clinica e sperimentale
Dottorato: Fisiopatologia clinica e medicina sperimentale
Ciclo di dottorato: 24
Coordinatore del Corso di dottorato:
nomeemail
Marone, Giannimarone@unina.it
Tutor:
nomeemail
Esposito, Giovanniespogiov@unina.it
Data: 27 Novembre 2011
Numero di pagine: 53
Parole chiave: IPOSSIA,RIMODELLAMENTO, INFARTO DEL MIOCARDIO
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: Area 06 - Scienze mediche > MED/11 - Malattie dell'apparato cardiovascolare
Depositato il: 06 Dic 2011 10:11
Ultima modifica: 30 Apr 2014 19:47
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/8583
DOI: 10.6092/UNINA/FEDOA/8583

Abstract

La proteina Seven In Absentia Homolog 2 (siah2) è una E3 ubiquitina ligasi la cui espressione è indotta in condizioni di ipossia. E’ stato valutato il ruolo della proteina siah2 in condizioni di ischemia tissutale, utilizzando topi knock-out per il gene siah2 (siah2-/-) e topi wild-type (wt), in un modello murino di infarto miocardico acuto (MI) e in condizioni di ipossia cellulare in Fibroblasti Embrionali Murini (MEF). Dopo stimolo ipossico di 12 ore, la delezione genetica di siah2 aumentava i livelli cellulari della proteina di ancoraggio mitocondriale AKAP121, migliorava la funzione mitocondriale e riduceva significativamente l’apoptosi cellulare nei MEF. In vivo l’assenza della proteina non alterava la funzione cardiaca in condizioni basali, tuttavia 4 settimane dopo infarto miocardico i topi privi del gene siah2 mostravano un miglioramento significativo della funzione ventricolare, della sopravvivenza e dell’entità del rimodellamento cardiaco post ischemico. In conclusione, questo studio dimostra per la prima volta il ruolo cruciale svolto da Siah2 nella risposta cardiaca al danno ischemico, identificando un nuovo potenziale target molecolare per la cardiopatia ischemica.

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