Cannavo, Alessandro (2011) Ruolo cardioprotettivo della Protimosina Alfa. [Tesi di dottorato] (Inedito)

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Tipologia del documento: Tesi di dottorato
Lingua: Italiano
Titolo: Ruolo cardioprotettivo della Protimosina Alfa
Autori:
AutoreEmail
Cannavo, Alessandrocannavo.alessandro@gmail.com
Data: 29 Novembre 2011
Numero di pagine: 58
Istituzione: Università degli Studi di Napoli Federico II
Dipartimento: Medicina clinica e scienze cardiovascolari e immunologiche
Scuola di dottorato: Medicina clinica e sperimentale
Dottorato: Fisiopatologia clinica e medicina sperimentale
Ciclo di dottorato: 24
Coordinatore del Corso di dottorato:
nomeemail
Marone, Gianni[non definito]
Tutor:
nomeemail
Esposito, Giovanniespogiov@unina.it
Data: 29 Novembre 2011
Numero di pagine: 58
Parole chiave: PTα-ischemia-cardioprotezione
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: Area 06 - Scienze mediche > MED/11 - Malattie dell'apparato cardiovascolare
Depositato il: 06 Dic 2011 13:28
Ultima modifica: 30 Apr 2014 19:47
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/8652
DOI: 10.6092/UNINA/FEDOA/8652

Abstract

Il gene umano della Protimosina alfa (PTα) codifica per una piccola proteina nucleare altamente acida ed espressa in molti tessuti quali il cuore, dove però il suo ruolo è ignoto. Per valutare il ruolo della PTα nell’ischemia cardiaca, abbiamo utilizzato un modello murino di infarto del miocardio acuto (IMA) indotto dalla legatura chirurgica della coronaria sinistra. Topi sottoposti alla stessa procedura chirurgica, ma senza legatura della coronaria, sono stati usati come controllo (SHAM). 7 giorni dopo la legatura, abbiamo valutato i livelli di espressione della PTα nel siero e nel cuore mediante immunoblot e immunoistochimica. Al fine di analizzare gli effetti di tale proteina nel cuore, abbiamo espresso e purificato una forma ricombinante di PTα privata del segnale di localizzazione nucleare (NLS). Tale proteina ricombinante (160 nM) è stata successivamente utilizzata per trattare cardiomiociti neonatali di ratto, sottoposti a sola ischemia o ad ischemia/riperfusione (I/R). I risultati ottenuti dimostrano che i livelli di PTα aumentano significativamente sia nel siero che nel cuore dei topi IMA rispetto ai topi SHAM. Tale incremento osservato, è evidente prettamente nell’area cardiaca che è noto essere caratterizzata da fenomeni di apoptosi e necrosi. L’analisi dei livelli di espressione di PTα in vitro su cardiomiociti neonatali di ratto sottoposti ad ischemia o ad I/R, mostra come l’aumento sia più marcato durante I/R rispetto alle cellule ischemiche e alle cellule non ischemiche. Il trattamento con PTα dopo I/R risulta in una marcata riduzione della percentuale di necrosi e di apoptosi, valutata mediante colorazione con ioduro di propidio ed annessina V, ed un consistente aumento della percentuale di sopravvivenza cellulare, stimata con il saggio MTT, rispetto alle cellule non ischemiche e a quelle ischemiche ed I/R non trattate. In conclusione, questo studio suggerisce che gli aumentati livelli riscontrati nel cuore e nel siero di un modello di IMA possano avere un potenziale effetto cardioprotettivo e che pertanto la PTα possa rappresentare un nuovo marcatore e adiuvante terapeutico della cardiopatia ischemica.

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