Scibelli, Tina (2011) Il trattamento delle metastasi epatiche da cancro del coloretto. [Tesi di dottorato] (Inedito)

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Tipologia del documento: Tesi di dottorato
Lingua: Italiano
Titolo: Il trattamento delle metastasi epatiche da cancro del coloretto
Autori:
AutoreEmail
Scibelli, Tinatinascibelli@hotmail.it
Data: 2011
Numero di pagine: 48
Istituzione: Università degli Studi di Napoli Federico II
Dipartimento: Chirurgia generale, geriatrica, oncologica e tecnologie avanzate
Scuola di dottorato: Scienze biomorfologiche e chirurgiche
Dottorato: Scienze chirurgiche e tecnologie diagnostico-terapeutiche avanzate
Ciclo di dottorato: 24
Coordinatore del Corso di dottorato:
nomeemail
Renda, Andrearenda@unina.it
Tutor:
nomeemail
Renda, Andrearenda@unina.it
Data: 2011
Numero di pagine: 48
Parole chiave: Metastasi epatiche da neoplasia del coloretto, nuovi criteri di resecabilità delle metastasi epatiche,trattamento preoperatorio ha incrementato il tasso di resecabilità in pazienti considerati inoperabili
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: Area 06 - Scienze mediche > MED/18 - Chirurgia generale
Depositato il: 12 Dic 2011 10:02
Ultima modifica: 30 Apr 2014 19:47
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/8655
DOI: 10.6092/UNINA/FEDOA/8655

Abstract

Il cancro del colon-retto (CRC) è il quarto cancro più comune in Occidente e la seconda causa più comune di mortalità per cancro dopo il tumore al polmone correlati in Europa e Nord America [1,2]. Nei pazienti con cancro del colon retto il fegato è il sito più comune di metastasi a diffusione ematogena. Oltre il 50% dei pazienti con CRC svilupperà metastasi al fegato durante la loro vita [2,3]. Un quarto dei pazienti con CRC primarie si trovano ad avere secondarismi epatici sincroni [4]. Quasi la metà dei pazienti sottoposti a resezione der CRC primitivo probabilmente svilupperà secondarismi epatici metacroni [5]. Metastasi epatiche sincrone si presentano nel 15% dei pazienti, mentre il rischi complessivo di sviluppare metastasi metacrone dopo la resezione della sede primaria è del 13%[1].Questo rischio incrementa a più del 30% in pazienti che presentano linfonodi mesenterici positivi( stadio III) [6].Al centro di ogni discussione di tecniche di resezione del fegato sono le questioni legate alle indicazioni e alla resecabilità. E 'chiaro per esperienza suffragata dalle prove sopra citata (Simmonds et al, 2006; Rees et al, 2008) [13,14]. che ottimi risultati possono essere ottenuti con la resezione del fegato utilizzando criteri altamente selettivi. Inoltre, le indicazioni sono cambiati notevolmente negli ultimi anni come è stato dimostrato che buoni risultati possono essere raggiunti con una chemioterapia efficace in pazienti precedentemente incurabili (Adam et al, 2009) [32]. Il ruolo della resezione epatica come un trattamento efficace per le metastasi epatiche colorettali è stata fondata nel 1988 dal Registro delle metastasi epatiche [9].Infatti la chirurgia laparoscopica del fegato ha impiegato molto tempo per ottenere popolarità nella comunità scientifica ed anche ora essa è limitata a pochi centri di eccellenza, dove è essenzialmente utilizzata per eseguire resezioni minori. Negli ultimi anni c'è stato un grande interesse nella chirurgia epatica laparoscopica o mininvasiva

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