Sannino, Fabio (2011) PROCEDURA PER LA DIAGNOSI ENERGETICA DI UN COMPLESSO IMMOBILIARE TERZIARIO. IL CASO DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE DI POSTE ITALIANE. [Tesi di dottorato] (Inedito)

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Tipologia del documento: Tesi di dottorato
Lingua: Italiano
Titolo: PROCEDURA PER LA DIAGNOSI ENERGETICA DI UN COMPLESSO IMMOBILIARE TERZIARIO. IL CASO DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE DI POSTE ITALIANE
Autori:
AutoreEmail
Sannino, Fabiofabio_sannino@libero.it
Data: 30 Novembre 2011
Numero di pagine: 262
Istituzione: Università degli Studi di Napoli Federico II
Dipartimento: Progettazione architettonica e ambientale: teorie e metodologie e operative
Scuola di dottorato: Ingegneria civile
Dottorato: Ingegneria delle costruzioni
Ciclo di dottorato: 23
Coordinatore del Corso di dottorato:
nomeemail
Rosati, Lucianorosati@unina.it
Tutor:
nomeemail
Iovino, Renatoreiovino@unina.it
Fascia, Flaviafascia@unina.it
Data: 30 Novembre 2011
Numero di pagine: 262
Parole chiave: energetica, sviluppo sostenibile, retrofit
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: Area 08 - Ingegneria civile e Architettura > ICAR/10 - Architettura tecnica
Depositato il: 15 Dic 2011 15:42
Ultima modifica: 15 Lug 2015 01:00
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/8974

Abstract

L’umanità del XXI secolo deve essere consapevole che i capitoli di un secolo ancora tutto da scrivere riguarderanno difficili sfide fra uomo e la sua capacità di sopravvivere in un’era nella quale il fattore limitante non è più il capitale prodotto dall’uomo, ma quel che rimane del capitale naturale. In questa delicata fase l’unica strada di sostenibilità è investire nella risorsa più scarsa, nel fattore limitante. Il quadro che ci apprestiamo ad osservare nell'era corrente sembrerebbe la rappresentazione del “dipinto narrativo” dello scrittore Tiezzi che nella sua brillante interpretazione della natura nell'anno 1996 sosteneva l’indispensabilità di investire nella direzione del capitale naturale e cioè nell’insieme dei sistemi naturali (territorio, fauna, flora, mari, laghi, fiumi e foreste). La stessa citazione dello scrittore, “ Ora, il punto non è di rinunciare, ovviamente, a queste conquiste del progresso e della scienza; il punto è semmai di sapere che siamo sfuggiti ai controlli di retroazione e di omeostasi della naturale evoluzione biologica e che solo noi, come uomini, possiamo scegliere la strada della sopravvivenza della nostra specie e del Pianeta, rispettando le specie più deboli, i grandi cicli biologici, la biodiversità, i vincoli della natura”, mostra come il progresso non deve essere alieno dal rispetto della natura. Investire, quindi, nel capitale naturale, significa Sviluppo Sostenibile. La vera sfida del XXI secolo riguarda la conservazione delle risorse energetiche, non a caso la maggiore aliquota di richiesta di energia è legata alle necessità di riscaldamento e di raffreddamento degli edifici. Il mondo delle costruzioni e della progettazione deve, pertanto, guardare al tema energia con grande impegno e responsabilità. Il crescente consumo energetico e l’inquinamento ambientale mostra come sia necessario razionalizzare il problema del contenimento energetico con azioni e proposte idonee a perseguire regole edilizie di natura bioclimatica o bioarchitettonica sul “nuovo costruito”, ma anche negli interventi sull’esistente. Conseguentemente è’ facile percepire la grande possibilità d’azione riservata all’edilizia. Occorre, quindi, definire un’adeguata politica di governo del sistema energetico volta al suo miglioramento nella pratica edilizia con la redazione di opportuni piani d’azione nei quali andranno inserite indicazioni e vincoli che regolamentino sia gli insediamenti di nuova costruzione, sia gli interventi di ristrutturazione, andando anche oltre le imposizioni dei decreti, italiani ed europei, recanti attuazione della direttiva 2002/91/CE, relativa al rendimento energetico nell’edilizia. Determinante, quindi, è l’esigenza della definizione di un’adeguata politica di governo del sistema energetico edilizio che abbia come risultato la predisposizione di un documento, che, attraverso un processo di sperimentazione e concertazione, porti alla definizione di un piano di azione operativo. Gli immobili dei prossimi anni saranno il risultato di questa nuova concezione; essi dovranno cambiare struttura, pelle, prestazioni. In un’unica direzione dovranno andare sia le norme esistenti e future che la forte sensibilità verso il rispetto della tutela della vita propria ed altrui, ricordando che sviluppo sostenibile significa “uno sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni” . Migliorare la qualità delle costruzioni, tutelare i diritti delle persone coinvolte nel processo produttivo, impiegare materiali testati sul piano ambientale, ridurre gli sprechi delle risorse, garantire un migliore comfort abitativo ed incentivare la realizzazione di interventi innovativi sul rendimento energetico non sono impegni facili. Occorre una pianificazione di settore a livello locale in cui tutti i protagonisti della filiera edilizia, dalle imprese ai progettisti, dai singoli cittadini agli Enti Pubblici e Privati, sono chiamati ad interpretare queste sfide ed opportunità insieme con proposte pratiche ed efficaci. Le considerazioni sopra esposte mostrano come sia rilevante l'importanza di coinvolgere in tale progetto tutte le strutture, private e pubbliche, nell’applicazione di norme che fino ad ora sono risultate una “fastidiosa imposizione”, in tal caso gli interventi che andrebbero realizzati su questi edifici potrebbero risultare di notevole impatto e testimonianza per l’intera collettività. L’attività di ricerca svolta nell’ambito delle politiche energetiche è, quindi, finalizzata alla necessità di definire azioni e strumenti che possano dimostrarsi incisivi per orientare e selezionare le scelte in campo energetico con indicazioni e vincoli che regolamentino sia gli insediamenti di nuova costruzione, sia gli interventi di ristrutturazione. Nello specifico, la ricerca, nata dall’esigenza della definizione di un’adeguata politica di governo del sistema energetico edilizio, ha come risultato la definizione di una procedura per la diagnosi energetica di un complesso immobiliare che attraverso un processo di sperimentazione e concertazione porta alla definizione di un piano di azione operativo. Il piano individua il “mix design energetico” ottimale, ovvero l'insieme delle azioni e strumenti che garantiscono lo sviluppo di un sistema energetico locale efficiente e sostenibile, in grado di ridurre i consumi di combustibili fossili e le emissioni di gas ad effetto serra, mantenendo allo stesso tempo una coerenza con le principali variabili socio-economiche e territoriali locali. Il lavoro, attraverso lo studio normativo, l’analisi dello scenario energetico ambientale e del patrimonio immobiliare nazionale italiano, definito il campione immobiliare da analizzare, ha richiesto l’analisi sul campo mediante rilievi sull’edificio, calcoli analitici ed adozione di interventi di retrofit che permettono di ridurre notevolmente i consumi energetici. L’attività di ricerca, svolta presso l’Università degli studi di Napoli Federico II, ha richiesto la collaborazione dell’Azienda Poste Italiane S.p.A. presso i cui immobili sono stati svolti continui sopralluoghi tecnici per i dovuti rilievi ed analisi tecniche. I risultati ottenuti, applicati al campione immobiliare scelto, non solo costituiscono una riduzione delle dispersioni termiche e delle emissioni di gas ad effetto serra dell’intero edificio, ma introducono un modello innovativo di procedura per la diagnosi energetica degli immobili applicabile al patrimonio immobiliare che presenta caratteristiche tecnico-costruttive similari.

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