Vitiello, Maria Luisa (2013) VALUTAZIONE COMPARATIVA SPERIMENTALE DI METODOLOGIE NORMATE PER IL CALCOLO DELLA VITA UTILE DI COMPONENTI EDILIZI. [Tesi di dottorato]

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Tipologia del documento: Tesi di dottorato
Lingua: Italiano
Titolo: VALUTAZIONE COMPARATIVA SPERIMENTALE DI METODOLOGIE NORMATE PER IL CALCOLO DELLA VITA UTILE DI COMPONENTI EDILIZI
Autori:
AutoreEmail
Vitiello, Maria Luisamarialuisa.vitiello@unina.it
Data: 23 Marzo 2013
Numero di pagine: 494
Istituzione: Università degli Studi di Napoli Federico II
Dipartimento: Strutture per l'Ingegneria e l'Architettura
Scuola di dottorato: Ingegneria civile
Dottorato: Ingegneria delle costruzioni
Ciclo di dottorato: 25
Coordinatore del Corso di dottorato:
nomeemail
Rosati, Lucianorosati@unina.it
Tutor:
nomeemail
Nicolella, Maurizionicolell@unina.it
Petrella, Pasqualepapatrel@unina.it
Data: 23 Marzo 2013
Numero di pagine: 494
Parole chiave: DURABILITA' DEI COMPONENTI
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: Area 08 - Ingegneria civile e Architettura > ICAR/10 - Architettura tecnica
Area 08 - Ingegneria civile e Architettura > ICAR/11 - Produzione edilizia
Depositato il: 09 Apr 2013 18:38
Ultima modifica: 22 Lug 2014 10:40
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/9096
DOI: 10.6092/UNINA/FEDOA/9096

Abstract

Il presente lavoro è stato orientato verso uno studio sulla durabilità dei componenti edilizi, ciò in considerazione della crescente importanza che essa ha assunto negli ultimi anni divenendo una fase necessaria alla valutazione della durata, nelle fasi di progettazione, per la programmazione gestionale dell’intervento, per la valutazione dei costi relativi al ciclo di vita, consentendo una ottimizzazione delle scelte progettuali dal punto di vista della sostenibilità dell’intervento. Il percorso di ricerca seguito è partito da una valutazione dello stato dell’arte e mediante una valutazione comparativa sperimentale di metodologie normate per il calcolo della vita utile dei componenti edilizi su una serie di edifici campione, si propone di fornire ai progettisti uno strumento di ausilio per il calcolo del ciclo di vita dei componenti edilizi. In ogni caso, saranno doverosamente considerate le indicazioni della normativa mondiale e nazionale quali – in particolare – la ISO 15686 e la UNI 11156, valutando le interrelazioni fra le indicazioni da esse fornite, i data–base disponibili, implementati negli ultimi anni dal CSTB (Centre Scientifique et Technique du Bȃtiment) e dal Politecnico di Milano partner di ricerca fin dal 2002 nell’ambito della durabilità dei componenti edilizi, e i casi studio di edifici reali. L’attività di ricerca svolta durante questi anni è stata orientata principalmente verso lo studio e l’analisi dei metodi rivolti alla valutazione della vita utile degli edifici e delle parti che lo compongono. In particolare è stato approfondito lo studio dei metodi di previsione della vita utile del componente edilizio intonaco esterno, così da poter condurre un confronto sperimentale, tra i risultati conseguiti con l’applicazione delle metodologie proposte dalle norme ed il comportamento effettivo in servizio. L’applicazione dei metodi per la valutazione della durabilità ed il confronto dei risultati con quelli desunti realmente sul campo ha consentito la raccolta di dati del patrimonio edilizio Napoletano che potrebbero in futuro essere utili ad implementare concretamente i data-base sulla durabilità di componenti edilizi. La sperimentazione è stata basata sullo studio di edifici situati nel Comune di Napoli, appartenenti a due tipologie costruttive diverse ma entrambi rifiniti con intonaco di malta e tinteggiatura: 1. edifici con struttura in muratura di tufo, costruiti tra la fine dell’800 e i primi decenni del 900, 2. edifici con struttura in conglomerato cementizio armato costruiti nel secondo dopoguerra fra gli anni 50 e gli anni 60. Per ogni caso proposto è stata desunta dalla Sezione Anagrafe del Libretto di Manutenzione del fabbricato, la vita utile reale o Real Life Cycle (RLC) ovvero la distanza temporale tra l’ultimo intervento di rifacimento dell’intonaco esterno, fino al momento in cui si è manifestato il livello prestazionale stato 4, al quale corrispondono fessurazioni e/o distacchi in atto che interessano zone limitate comprese tra il 10% - 30%. La RLC è stata quindi comparata sia con l’ Estimated Service Life of a Component (ESLC) ottenuta utilizzando il Metodo Fattoriale proposto dalla norma ISO 15686 che con la Durata più probabile (Dpp), ottenuta utilizzando il Metodo Indiretto per il calcolo della durata sulla base di dati rilevati da edifici campione proposto dalla norma UNI 11156. L’intento è stato quello di potersi rendere conto se ci sono differenze tra i risultati che si conseguono con l’utilizzo delle metodologie proposte dalle norme, rispetto a quanto avviene nella realtà. L’obiettivo è che il lavoro svolto possa offrire ai progettisti che si trovano di fronte alla necessità di dover progettare e dunque prevedere la durabilità dell’intonaco esterno degli edifici, un utile strumento che possa indirizzarli verso l’utilizzo del metodo che consente di ottenere risultati più realistici magari anche mediante l’ausilio di un software realizzato proprio con l’intento di semplificare e velocizzare il processo di calcolo, e che possa dunque fornire degli elementi su cui impostare una corretta selezione dei sistemi costruttivi in relazione alla loro capacità di mantenere nel tempo livelli prestazionali superiori ai determinati standard punto di partenza per definire i programmi temporali di manutenzione.

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